Nel cuore dell’Italia ci sono zone bellissime, spesso poco conosciute, che possono regalare emozioni a chi le visita. La zona di Viterbo e i suoi dintorni possono offrirvi un viaggio indimenticabile nell’Alto Lazio.

In questa occasione, faremo del nostro meglio per scoprire i luoghi più affascinanti di questa provincia situata nel nord della regione che sempre trascuriamo quando viaggiamo da Roma, nella nostra smania di dirigerci verso la bucolica Toscana o la storica Umbria. Ma questa volta è arrivato il momento di fermarsi, fare un respiro profondo e dedicare qualche giorno di vacanza a questa meta senza la quale non si può capire l’origine dell’Italia e naturalmente dell’intero Impero Romano.

Cosa vedere a Viterbo in 3 giorni

Con una storia che affonda le sue radici nelle popolazioni etrusche, Viterbo è un comune situato a pochi chilometri a nord di Roma che ha avuto il suo momento di gloria nel Medioevo. Passeggiare per le sue strade è come fare un salto nel passato medievale segnato dalla Curia romana. Nel XIII secolo fu scelta come luogo di residenza dei papi. Oggi il suo centro storico è uno dei centri medievali meglio conservati d’Italia.

Tre giorni a Viterbo: 1° giorno

Centro storico di Viterbo

Il centro storico di Viterbo racchiude la maggior parte delle principali attrazioni della città: qui si trovano i palazzi nobiliari che hanno visto la presenza di papi e nobili, chiese e musei che vi lasceranno senza fiato.

Palazzo dei Papi

Palazzo dei Papi è uno degli edifici storici più importanti di Viterbo. Risalente al XIII secolo, si trova nel centro storico della città ed era la residenza papale dopo Roma. La sua parte più famosa è senza dubbio la “loggia”, detta “delle Benedizioni”, dalla quale il Papa si presentò ufficialmente dopo il Conclave.

Villa Lante

A pochi chilometri da Viterbo, Villa Lante ospita uno dei giardini manieristi italiani più famosi al mondo. Oltre a passeggiare nel verde di questa splendida villa, è possibile vedere i giochi d’acqua e ammirare cascate e fontane.

Il carro di Santa Rosa

La Macchina di Santa Rosa è una delle principali attrazioni di Viterbo. Questa torre illuminata da torce pesa circa 5 tonnellate ed è alta ben 30 metri. La “macchina” è la tettoia sulla quale si trova la statua di Santa Rosa, patrona della città. Da non perdere la processione del 3 settembre, durante la quale la Macchina viene sollevata e portata a spalla da un centinaio di devoti.

Tre giorni a Viterbo: 2° giorno

Santuario di Santa Maria della Quercia

Il Santuario della Madonna della Quercia, dedicato alla compatrona della città, è un luogo da non perdere. La chiesa è riconoscibile per la scalinata esterna su cui si ergono due colonne, con un frontone che mostra i leoni scolpiti di Viterbo e una quercia. L’interno, invece, diviso in tre navate, è riccamente decorato in stile rinascimentale e completato da due chiostri.

Cattedrale di San Lorenzo

La Cattedrale di San Lorenzo è la chiesa principale della città. È stato costruito su quello che un tempo era il tempio dedicato a Ercole, in puro stile romanico. Da non perdere, oltre al campanile gotico-senese del XIV secolo, il pavimento di rara bellezza e il dipinto della Benedizione di Cristo di Girolamo da Cremona, nonché il sarcofago di Papa Giovanni XXI.

Quartiere San Pellegrino

Il quartiere di San Pellegrino è una delle zone più caratteristiche della città. Questa zona, nata intorno all’asse principale della città, è ricca di palazzi del XIII secolo che conservano ancora le facciate originali. Alcuni sono stati distrutti, come Palazzo Gatti, durante le lotte di potere tra le famiglie della città.

Tre giorni a Viterbo: 3° giorno

Parco di Bomarzo

Il Parco di Bomarzo (o Villa delle Meraviglie) è noto in tutto il mondo per le sue sculture in basalto del XVI secolo che raffigurano temi mitologici e mostri. Progettato dall’architetto Pirro Ligorio su incarico del principe Pier Franesco Orsini, contiene diverse attrazioni tra cui un teatro, un ninfeo e una piazza detta “dei Vasi”.

Necropoli etrusca di Castel d’Asso

Alle porte di Viterbo, vi aspetta la Necropoli di Castel d’Asso. L’importanza di questo sito risiede innanzitutto nella località, in quanto sembra essere l’antica Azia citata nella Pro caecina di Cicerone. In secondo luogo, le tombe sono davvero uniche. Disposte in tre ordini, conservano ancora le iscrizioni che indicano chi era il proprietario della tomba.

Il risveglio di Seward Johnson

A due passi dal centro storico di Viterbo, il Risveglio ha un impatto incredibile su chi lo vede per la prima volta. Questa gigantesca scultura è composta da diversi pezzi disposti in modo da formare un’unica figura titanica che emerge dal terreno. L’artista che lo realizzò, Seward Johnson, lo considerava il simbolo del risveglio dell’uomo e della coscienza.

Viterbo in 3 giorni PDF – SCARICA LA GUIDA

È possibile scaricare questa guida turistica di Viterbo in PDF per averla a portata di mano durante il viaggio, stampata o sul proprio smartphone, senza doversi collegare a Internet.

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