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Cosa vedere a Parma in tre giorni? Situato nel nord-ovest della regione centrale dell’EmiliaRomagna, un viaggio a Parma ti porterà a conoscere importanti monumenti, grandi palazzi, musei e, soprattutto, una fantastica e gustosa gastronomia.

Città di teatri e musica, Parma ha tutto il fascino di una tipica città medievale italiana, così come un immenso patrimonio culturale e culinario. È una delle culle gastronomiche d’Italia, patria del formaggio Parmiggiano-Reggiano e del famoso Prosciutto di Parma. Solo per la sua cucina, una visita a Parma è altamente raccomandata.

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Cosa vedere a Parma in 3 giorni

Parma ha una posizione privilegiata, vicino alla bellissima costa ligure e a città importanti come Milano e Bologna. Visitare Parma è sempre attraente, eletta capitale italiana della cultura 2020. In questo articolo vi diremo quali sono le migliori cose da vedere e fare a Parma in tre giorni.

Tre giorni a Parma 1° giorno

PIAZZA DUOMO DI PARMA

La Piazza del Duomo è una delle più belle piazze medievali che si possono vedere in Italia, uno dei posti da visitare a Parma in un giorno. È il vero cuore della città, dove si può vedere la Cattedrale di Parma, il Battistero e il Palazzo Episcopale.

Quest’ultima, costruita nell’XI secolo, è la sede del Museo Diocesano, dove si possono vedere le più importanti opere d’arte religiosa di Parma. Tutti loro creano un ambiente unico e armonioso, uno degli insiemi architettonici più attraenti del nord Italia. Nonostante abbiano quasi mille anni, gli edifici che compongono la Piazza del Duomo sono in perfetto stato di conservazione.

Nei dintorni della piazza, oltre ad altri luoghi imperdibili di Parma come l’Abbazia di San Giovanni, si può godere di un bel centro storico, pieno di trattorie e ristoranti dove si può gustare la favolosa gastronomia parmense.

IL BATTISTERO DI PARMA

Se trascorri solo poche ore a Parma, è chiaro che la prima cosa che devi fare è dirigerti verso Piazza Duomo. Lì, oltre al Duomo – la cattedrale – incontrerai il piccolo gioiello della città, una meraviglia di marmo rosa di Verona: il Battistero. Anche se non ti piace l’arte, non potrai non commuoverti quando entrerai nel battistero di Parma.

Vi troverete di fronte ad altorilievi – con le loro allegorie dei mesi, delle stagioni e dei segni zodiacali – e affreschi che vi faranno chiedere come hanno potuto farlo nel XIII secolo. Prima di entrare, non lasciatevi sfuggire i rilievi dei tre portali e le statue nelle nicchie. Ci è stato detto che queste ultime sono tra le statue romaniche più significative d’Italia, il che non è poco…

GLI AFFRESCHI DI CORREGGIO NELLA CATTEDRALE DI PARMA, SAN GIOVANNI EVANGELISTA E LA CAMERA DI SAN PAOLO

Il Rinascimento italiano non è solo Michelangelo, Leonardo da Vinci o Raffaello. Ci sono molti altri artisti che sono poco conosciuti fuori dall’Italia – noi italiani li abbiamo studiati a scuola, quindi abbiamo un vantaggio.

Uno di loro è Correggio, un pittore del tardo Rinascimento o Manierismo -inizio del XVI secolo- che lavorò molto alla corte dei Farnese, i duchi di Parma. Anche se non lo conoscete ancora, possiamo assicurarvi che vale la pena andare a vedere le sue opere d’arte. Dove? Praticamente in tre posti.

CATTEDRALE DI PARMA, UNA VISITA OBBLIGATA A PARMA

Il primo è il Duomo, la cattedrale di Parma. Gli affreschi dell’Assunzione della Vergine all’interno della cupola sono veramente affascinanti: si ha quasi la sensazione di salire verso questa composizione con tanto movimento.

Tre giorni a Parma: 2° giorno

LA CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA

La seconda è la chiesa di San Giovanni Evangelista. Lì, ancora una volta, dovrai andare alla cupola – e accendere la luce – per trovare il suo capolavoro: un affresco che rappresenta la Visione di San Giovanni di Patmos.

Ci sono anche affreschi del pittore nei pennacchi – gli Evangelisti – e in una lunetta sopra la porta della sacrestia – San Giovanni Evangelista da giovane.

A proposito, se visitate la chiesa, non perdetevi, qui accanto, l’Antica Spezieria di S. Giovanni Evangelista (ingresso: 2 €, gratuito la prima domenica del mese/orari: da martedì a domenica dalle 8.30 alle 14.00, ultimo ingresso alle 13.30), un’antica farmacia fondata dai Benedettini nel 1201 e attiva fino al 1766. Era chiuso quando ci siamo andati, ma abbiamo sentito parlare molto bene di questo posto.

LA CAMERA DI SAN PAOLO

La terza è la Camera di San Paolo – chiamata anche Camera del Correggio – nell’ex monastero delle monache benedettine di San Paolo e in particolare in una stanza che apparteneva all’alloggio privato della badessa Giovanna da Piacenza.

Nei sedici “segmenti” della cupola e nelle lunette troverete uno dei grandi capolavori del tardo Rinascimento italiano… e dei simpaticissimi putti! Ok, quest’ultimo commento non sarebbe andato giù al mio insegnante di storia dell’arte.

A proposito, nel Prado e nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando si possono trovare alcune opere di Correggio, nel caso si voglia “conoscerlo” prima di andare a Parma.

IL TEATRO FARNESE: UNO DEI TEATRI PIÙ SORPRENDENTI DEL MONDO E UN MUST DA VEDERE A PARMA, ITALIA

Potrebbe essere uno dei teatri più affascinanti del mondo. È certamente il più sorprendente che abbiamo visto nei nostri viaggi. Il fatto che sia “nascosto” all’interno del Palazzo della Pilotta a Parma gli dà un tocco intrigante prima di entrare.

Ma vi possiamo assicurare che quando ci abbiamo messo piede e ci siamo imbattuti in questo enorme teatro costruito interamente in legno – ha solo decorazioni in stucco – siamo rimasti letteralmente sbalorditi. Risale all’inizio del XVII secolo, anche se è stato ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una tappa obbligata a Parma.

Tre giorni a Parma: 3° giorno

IL PALAZZO DELLA PILOTTA E LA GALLERIA NAZIONALE: ANCORA CORREGGIO E LO SCHIAVO TURCO DI PARMIGIANINO, ICONA DELLA CITTÀ

Se passeggiate per Parma non potete perdervi il Palazzo della Pilotta: è enorme! Fu costruito dalla famiglia Farnese tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo e oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e una galleria d’arte: la Galleria Nazionale, l’unica parte che abbiamo visitato.

Incluso nella visita alla Galleria Nazionale c’è il Teatro Farnese, quindi questo da solo vale il viaggio. Ma troverete anche altre opere di Correggio e opere di Parmigianino, compreso il suo autoritratto.

Sì, lo so, il nome suona ridicolo, ma è uno dei più grandi rappresentanti del manierismo. E il suo Schiavo Turco è uno dei simboli di Parma: il suo sguardo e le sue guance rosse ci hanno fatto innamorare di lui!

IL TEATRO REGIO DI PARMA: L’OSTENTAZIONE DEGLI ASBURGO IN ITALIA

Dopo aver visto il Teatro Farnese, non basta un teatro qualsiasi, ma vale la pena visitare anche il Teatro Regio, uno dei più grandi e tradizionali d’Italia. Questo teatro dell’inizio del XIX secolo, commissionato da Maria Luisa d’Austria – seconda moglie di Napoleone I Bonaparte – è il prototipo del teatro neoclassico. È uno di quei luoghi che vuole, e riesce, a mettere soggezione.

Si può visitare solo con una visita guidata – in italiano, ovviamente – ed è molto curioso scoprire dettagli come il funzionamento del sistema di riscaldamento, quanto costava entrare a seconda della classe sociale o cosa fanno oggi gli spettatori se non gli piacciono le opere che stanno vedendo.

IL PARCO DUCALE E IL PALAZZO DUCALE DI PARMA

Dietro il Palazzo della Pilotta un ponte attraversa il fiume fino al Parco Ducale, uno dei polmoni verdi della città. Vale la pena visitare il Palazzo Ducale, anche se solo dall’esterno.

Parma in 3 giorni PDF – SCARICA LA GUIDA

È possibile scaricare questa guida turistica di Parma in PDF per averla a portata di mano durante il viaggio, stampata o sul proprio smartphone, senza doversi collegare a Internet.

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