Quando fu ricostruito il Partenone?
Il Partenone di Pericle sostituì questo primo Partenone arcaico che era stato distrutto dai Persiani nel 480 a.C., al tempo di Serse (guerre persiane). Il nuovo edificio venne costruito a partire dal 445 a.C. ampliando la spianata dell'Acropoli.
Quando viene ricostruito il Partenone?
Ictino e Callicrate, tra il 447 e il 438 edificarono il Partenone proseguendo, modificando e ampliando un precedente tempio, ovvero un edificio periptero esastilo che presentava il parthenon oltre al naos. Il Partenone è dedicato alla dea Atena Parthenos (Atena Vergine).
Chi ha fatto ricostruire l acropoli di Atene?
Fidia, un importante scultore ateniese, e Ictino e Callicrate, due famosi architetti, erano i responsabili della ricostruzione.
Chi distrusse il Partenone di Atene?
Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone
I mortai della coalizione cristiana guidata dal veneziano Francesco Morosini colpiscono il simbolo più insigne dell'antichità classica: il Partenone, giunto quasi intatto dai tempi di Pericle a quelli del re Sole.
Cosa accadde al Partenone nel 1687?
Nel 1687 il Partenone subì grandi danni dalla più grande catastrofe della sua lunga storia. La Repubblica di Venezia inviò una spedizione guidata dal futuro doge Francesco Morosini per attaccare Atene e catturare l'acropoli.
Il Partenone in 8 minuti, spiegazione audio, testo e immagini
Chi ha distrutto il Partenone?
Il Partenone subì la maggiore distruzione nel 1687, durante la prima guerra di Morea tra la Repubblica di Venezia e l'Impero ottomano; le truppe veneziane erano al comando di Francesco Morosini e assediarono Atene. Gli Ottomani fortificarono l'Acropoli e usarono il Partenone come magazzino di polvere da sparo.
Come si distrusse il Partenone?
Ma il momento buio per questo gioiello dell'architettura classica arrivò nel 1687: la Repubblica di Venezia attaccò Atene e una cannonata distrusse l'edificio, diventato nel frattempo magazzino di polvere da sparo. La distruzione fu notevole e le opere ridotte in pezzi diventarono souvenir dei visitatori europei.
Perché Pericle fece costruire il Partenone?
L'edificio doveva servire principalmente a tre scopi: custodire il tesoro della lega; ricordare la vittoria greca nelle guerre Persiane; e accogliere la gigantesca statua crisoelefantina (in oro e avorio) della dea Atena commissionata a Fidia, artista amico di Pericle.
Perché il Partenone si chiama così?
Il nome “Partenone” si riferisce all'epiteto “parthenos” della dea Atena (che indica il suo stato di nubile e vergine), nonché al mito della sua creazione, per partenogenesi, dal capo di Zeus.
Perché viene ricostruita l acropoli di Atene?
Acropoli di Atene
Atene è il centro artistico della Grecia; divenne tale dopo due guerre importantissime, che sono quelle del Peloponneso e la guerra Persiane, che fecero in modo che tutto venga distrutto, per poi essere ricostruito con maggiore attenzione e quindi in modo migliore.
A cosa serviva l'Acropoli?
La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione dominante rispetto al resto dell'insediamento, in età micenea ospitava la residenza fortificata del re ed era connotata da caratteri difensivi e politici.
Quando e perché viene ricostruita l acropoli di Atene?
Le mura e i bastioni furono ricostruiti sotto il governo di Temistocle e di Cimone, mentre durante l'epoca di Pericle, per celebrare la vittoria sui Persiani e il primato politico, economico e culturale di Atene, fu realizzata la ricostruzione dell'acropoli, con la costruzione del Partenone (all'interno del quale fu ...
A quale divinità è dedicato il Partenone?
Il Partenone è il tempio maggiore dell'Acropoli, la collina più elevata di Atene, costruito in dono alla dea Atena Parthénos (vergine) ma costituì, nel contempo, l'espressione somma delle tradizioni e della vita culturale dell'Atene periclea, nel momento più alto della sua storia.
Qual è la storia del Partenone?
Il tempio del Partenone, dedicato all'Atena Parthenos, fu costruito all'epoca di Pericle, tra il 447 e il 432 a.C., e ospitava la statua di Atena. Il Partenone fu creato per rappresentare la vittoria di Atene, leader della coalizione di forze greche, sugli eserciti persiani di Serse e Dario.
Qual è il più importante tempio greco?
Il tempio di Zeus Olimpio (in greco Ναός του Ολυμπίου Διός), noto anche come Olympieion (in greco antico: Ὀλυμπιεῖον), è un tempio situato ad Atene, in Grecia.
In che materiale è fatto il Partenone?
Il Partenone, costruito in marmo pentelico, è un tempio greco periptero octastilo di ordine dorico.
Cosa rappresentano le metope del Partenone?
le metope della fronte orientale, che rimangono sul posto, raffigurano una battaglia tra Dei e Giganti(Gigantomachia). Sembra,invece, che le metope del lato occidentale rappresentassero una lotta tra Atena e le Amazzoni(Amazzonomachia).
Che tipo di pianta ha il Partenone?
PARTENONE PIANTA
Il tempio è dedicato ad Atena, dea della saggezza e protettrice della città di Atene. Nella fattispecie Atena è parthenos, cioè vergine. Lo stile è: Dorico nelle colonne e nel fregio esterno.
Chi poteva entrare nel Partenone?
Da un lato c'era la cella della divinità, in cui poteva entrare unicamente il personale addetto ai riti per lavare e vestire la statua sacra, e le cui porte erano sempre chiuse perché nessun altro potesse accedervi. Dall'altro, un'area porticata e colonnata che circondava la zona sacra ed era aperta a tutti.
Quali sono i punti di forza del Partenone?
La straordinaria impressione di armonia e di forza che scaturisce da questo edificio nasce dalla ferma plasticità delle masse, in cui le varie dimensioni di altezza, larghezza e lunghezza trovano perfetti ed equilibrati rapporti.
Quanti triglifi ha il Partenone?
Il fregio esterno
L'esterno del Partenone presenta una trabeazione composta da un architrave (parte liscia) e da un fregio dorico (decorato e policromo) di 160 m. É caratterizzato 92 metope separate da triglifi, raffiguranti scene della mitologia.
Che fine hanno fatto i marmi del Partenone?
I marmi vennero collocati al British Museum, dove nel 1832 furono disposti nella Sala Elgin, in cui rimasero fino al 1939, anno di completamento della galleria Duveen. La massa di turisti che visitò i marmi fece segnare al museo un record di visite.