Quali sono le aliquote della cedolare secca per gli affitti brevi nel 2025?

Le aliquote cedolare secca 2025 variano in base al tipo di contratto:
  • 21% per i contratti a canone libero.
  • 10% per i contratti a canone concordato, inclusi quelli per studenti universitari e locazioni transitorie.
  • 26% per gli affitti brevi dal secondo immobile locato in poi.

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Quali sono le tasse per gli affitti brevi nel 2025?

Dal 2024 è stata introdotta una nuova e terza aliquota del 26%, confermata dunque anche per il 2025, applicabile agli affitti brevi per chi loca più di un immobile all'anno.

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Qual è la nuova aliquota per cedolare secca di locazione breve?

Con la manovra finanziaria del 2024 viene modificata la disciplina della cedolare secca sui contratti di locazioni brevi stipulati da persone fisiche. Anche per il 2025, infatti, è prevista una nuova tassazione: aumento dell'aliquota dal 21 al 26%.

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Quali sono le novità per la cedolare secca nel 2025?

Il Modello 730/2025 accoglie quest'anno delle novità per i redditi derivanti dalle locazioni brevi. In particolare, tali redditi sono assoggettati ad imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca con aliquota al 26 per cento nel caso di opzione per tale tipo di regime.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi?

L'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi passa dal 21% al 26%. Questo aumento della cedolare secca al 26% si applica soltanto se si gestiscono da 2 a 4 immobili destinati ad affitti brevi, ovvero affitti inferiori a 30 giorni.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per le locazioni brevi?

L'aliquota dell'imposta

Con l'entrata in vigore della legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023), dal 1° gennaio 2024, in caso di opzione per l'imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, si applica l'aliquota del 26%.

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Qual è l'aliquota dell'imposta sostitutiva per gli affitti brevi nel 2024?

1) Locazioni brevi: 26% di cedolare sul 2° immobile per i redditi maturati dal 1.01.2024. Con la Circolare n 10 si specifica che l'aliquota dell'imposta sostitutiva della cedolare secca sarà applicata al 26% a partire dal secondo immobile dato in locazione.

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Quali sono le novità per gli affitti brevi nel 2025?

Per il 2025 l'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi passa dal 21% al 26%, aumento che si applica soltanto se si gestiscono da 2 a 4 immobili, mentre per chi ha un solo immobile in gestione potrà applicare l'aliquota del 21%.

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Quanto si paga di cedolare secca per gli affitti brevi?

La "cedolare secca" si calcola applicando un' aliquota fissa del 21% sull'intero canone di locazione annuo, qualunque sia l'importo. L' aliquota scende al 10% per i contratti di locazione a canone concordato.

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Quali sono le nuove regole per la cedolare secca per gli affitti nel 2025?

Quali sono le novità della cedolare secca 2025? Nel 2025, le principali novità della cedolare secca riguardano: La conferma delle aliquote del 10% per i contratti a canone concordato, del 21% per i contratti a canone libero e del 26% per gli affitti brevi a partire dal secondo immobile.

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Cos'è la cedolare secca al 21% per le locazioni brevi?

La cedolare secca è una nuova modalità di imposizione fiscale per l'affitto di un'abitazione. Il proprietario che sceglie la cedolare secca non è più tassato in base alla propria aliquota marginale IRPEF, ma in misura fissa del 21% (o 19% per immobili a canone concordato).

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Come si calcola la cedolare secca per gli affitti brevi?

In verità, calcolare l'importo della cedolare secca è piuttosto semplice. La tassa corrisponde al 21% dei corrispettivi lordi, comprensivi non solo del prezzo del pernottamento, ma anche di tutte le altre spese, come la pulizia del condominio, le utenze, l'elettricità e le spese di manutenzione.

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Quali sono le nuove regole fiscali per gli affitti brevi?

A partire dal 2024 la percentuale della cedolare secca sugli affitti brevi passa dal 21% al 26% se si possiede più di un immobile affittato nello stesso anno. Quindi il 21% rimane applicabile solo ad un singolo immobile affittato per brevi periodi, sugli altri si applica il 26% di tassazione.

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Quanto aumenteranno gli affitti nel 2025?

Inoltre, il Fondo Nazionale per l'Affitto ha destinato 550 milioni di euro per sostenere le famiglie a reddito medio-basso, incrementando la domanda di affitti stabili. Secondo l'ISTAT, queste misure potrebbero favorire una crescita del mercato degli affitti residenziali del 4% entro il 2025.

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Quali tasse devo pagare se affitto una casa per le vacanze?

Nel caso dell'affitto a uso turistico, il proprietario deve pagare un'imposta del 21% sul reddito derivante dalla locazione. Questa imposta sostituisce quelle tradizionali sul reddito delle persone fisiche, quindi il proprietario non dovrà pagare l'IRPEF.

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Quali sono le nuove norme per gli affitti brevi nel 2024?

Dal 1° settembre 2024 è entrato in vigore l'obbligo per i proprietari di affitti brevi, ossia le locazioni di durata inferiore ai 30 giorni, di ottenere e mostrare il Codice Identificativo Nazionale (Cin) sia negli annunci online che nelle strutture fisiche.

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Quali sono le aliquote della cedolare secca per gli affitti nel 2025?

Per il 2025, la Legge di Bilancio ha confermato le seguenti aliquote: 21%: applicabile ai contratti di locazione a canone libero. 10%: riservata ai contratti a canone concordato, incentivando accordi tra proprietari e inquilini su canoni inferiori a quelli di mercato.

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Qual è l'aliquota dell'imposta sostitutiva per la cedolare secca?

L'imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un'aliquota del 10%.

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Qual è la base imponibile per la cedolare secca per gli affitti brevi?

Quale è base imponibile per la cedolare secca per le “locazioni turistiche brevi”? L'aliquota dell'imposta sostitutiva (21%) va applicata sull'intero importo del canone indicato nel contratto, senza considerare l'abbattimento forfettario del 5% previsto nel regime di tassazione ordinaria dei canoni di locazione.

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Come funziona la cedolare secca su Booking.com nel 2025?

Entro il 31 marzo 2025, Booking.com rilascia una certificazione fiscale che riepiloga l'importo totale della cedolare secca trattenuta e versata. Questa certificazione deve essere utilizzata per la dichiarazione dei redditi, permettendo agli host di ottenere un credito d'imposta corrispondente all'importo trattenuto.

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Come posso evitare di pagare le tasse sugli affitti brevi?

La soluzione più drastica per evitare le tasse dovute sui canoni di locazione stabiliti e incassati è quella di affittare casa gratis.

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Cosa cambierà per gli affitti brevi?

Tra le principali novità, spiccano l'imposizione di un soggiorno minimo di due notti e il limite di due appartamenti affittabili dallo stesso proprietario. L'obiettivo è quello di tutelare l'offerta abitativa per i residenti e contrastare l'inflazione dei prezzi degli immobili dovuta alla crescente domanda turistica.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi nel 2024?

La guida tiene conto delle recenti modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), che ha innalzato l'aliquota della cedolare secca applicabile alle locazioni brevi dal 21% al 26%. Inoltre, come detto, sono stati approntati alcuni aggiornamenti in ordine agli obblighi per gli intermediari.

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Quali sono le novità per gli affitti brevi nel 2024?

Aumento dell'aliquota della cedolare secca: dal 1° gennaio 2024, per i proprietari che destinano più di un'abitazione agli affitti brevi, l'aliquota della cedolare secca è stata aumentata dal 21% al 26%. Rimane invariata l'aliquota del 21% per i proventi derivanti dalla locazione breve del primo immobile.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per le locazioni brevi nel 2024?

Anche chi si avvale del regime delle locazioni brevi può optare per la cedolare secca. In questo caso, dal 2024 l'aliquota è pari al 21% per cento per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a un immobile scelto dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.

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