Quali soggetti sono tenuti ad osservare il Codice Etico?

Il Codice Etico è diretto agli organi sociali ed ai loro componenti, ai dipendenti, ai prestatori di lavoro, anche temporaneo e volontario, ai consulenti ed ai collaboratori a qualunque titolo, ai procuratori ed a qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto dell'Associazione per la Famiglia, a tutti ...

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Quali soggetti sono tenuti ad osservare le previsioni del Codice Etico?

Ciascun destinatario è tenuto a conoscere e rispettare le previsioni del Codice; la Società vigila con attenzione sull'osservanza del Codice, predisponendo adeguati strumenti di informazione, prevenzione e controllo ed intervenendo, se del caso, con azioni correttive.

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Chi sono i soggetti destinatari del Codice Etico?

Chi sono i destinatari del codice etico? L'insieme dei soggetti interni ed esterni alle Società che devono attenersi al rispetto di quanto prescritto nel Codice Etico costituiscono i “Destinatari” dello stesso.

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Per chi è obbligatorio il Codice Etico?

In effetti, il codice etico non è obbligatorio né vincolante ai sensi di legge ma ha lo scopo fondamentale di sottolineare e ricordare a tutti gli stakeholder qual è lo spirito, i valori e le regole generali che hanno animato l'azienda sin dalla sua fondazione.

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Quali sono i soggetti che devono vigilare sull'applicazione del codice di comportamento?

Art.

165, vigilano sull'applicazione del presente Codice e dei codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina.

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Cosa significa codice etico?

Quali sono i soggetti deputati al controllo e monitoraggio dell osservazione del codice di comportamento?

All'interno dell'Ente unitamente ai Dirigenti un ruolo preponderante per la vigilanza e l'attuazione del Codice di comportamento spetta all'RPCT. Tale potere gli deriva dall'art. 1 commi 10 e 14 della Legge n. 190/2012, dall'art.

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Chi deve osservare le disposizione del nuovo codice di comportamento?

Ai sensi dell'articolo 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull'applicazione del presente Codice e dei codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina.

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Cosa si intende per Codice Etico?

Il termine codice etico definisce quell'insieme di principi di comportamento, che rispecchia particolari criteri di adeguatezza e opportunità, visti in astratto ovvero considerati in riferimento a un determinato contesto culturale, sociale o professionale.

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Su cosa si basa il Codice Etico?

Il codice etico e di condotta stabilisce i valori, i principi e i comportamenti che l'azienda si impegna a rispettare nei confronti dei propri dipendenti, dei clienti, degli azionisti, dei fornitori e dell'ambiente: in una parola, dei suoi stakeholder di riferimento.

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Che cos'è il Codice Etico 231?

lgs. 231/2001, per Codice Etico s'intende il documento ufficiale dell'ente contenente l'insieme dei diritti, doveri e responsabilità dell'ente nei confronti degli stakeholders (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.).

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Perché è importante il Codice Etico?

Il codice etico, o codice di condotta aziendale, è un documento che viene fatto firmare ai dipendenti di un'azienda, e serve a definire le regole di comportamento interno.

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Cosa succede se si viola il Codice Etico?

Cosa succede se non si rispetta il Codice etico

Quando il lavoratore incorre in una violazione del Codice etico, viene irrogato allo stesso un provvedimento disciplinare.

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Dove ha valore il Codice Etico?

È la carta dei diritti e dei doveri fondamentali dove vengono definite le responsabilità etico-sociali (sia verso l'interno, che verso l'esterno) dell'impresa e i valori che abbraccia: è volontaria e non è vincolante ai sensi di legge.

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Chi verifica il rispetto del Codice Etico?

L'Organismo di Vigilanza è deputato al controllo circa il funzionamento, l'applicazione del Modello ed il suo aggiornamento periodico. Vigila altresì sul rispetto del Codice Etico da parte dei soggetti destinatari del medesimo.

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Chi è responsabile dell osservanza dell'interpretazione e della verifica dei principi del Codice Etico?

La funzione di vigilanza sull'osservanza ed il funzionamento del Codice è di competenza dell'Amministratore (di seguito anche “Amm”).

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Quali sono i doveri minimi che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare definiti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici?

Si rammenta che i codici di comportamento delle singole amministrazioni, nell'integrare e specificare le regole del codice, non possono però scendere al di sotto dei «doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare».

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Quali sono i valori etici fondamentali per i dipendenti pubblici?

Il dipendente rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi.

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Cosa deve fare ogni dirigente per rispettare le regole del Codice Etico?

Ogni Amministratore, dirigente, dipendente, collaboratore e, in generale, ogni destinatario del presente Codice Etico deve impegnarsi al rispetto delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra norma giuridica in vigore nell'ambito territoriale in cui Unacoma e Service operano.

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Cosa non può fare il dipendente pubblico?

60 del d.P.R. n. 3/57, sicché il dipendente pubblico non potrà “esercitare attività commerciali, industriali, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro”.

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Chi definisce ai sensi del D Lgs 165 2001 il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni?

5. Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1.

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Chi è il responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza?

n. 5 del 12 gennaio 2022, la dottoressa Grazia Strano è stata nominata Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ai sensi dell'art. 1, co. 7, della Legge 6 novembre 2012, n.

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Chi è chiamato a redigere ed approvare l'adozione dei codici di comportamento?

Il Codice di comportamento deve essere adottato dall'organo di indirizzo politico, su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC), che deve anche curarne la diffusione e il monitoraggio.

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Chi è il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato tra i dirigenti. Laddove possibile, è altamente consigliato attribuire l'incarico di RPCT in capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati.

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Chi è tenuto a rispettare le regole del modello 231?

n. 231/2001 al fine di prevenire il verificarsi dei reati sopra richiamati e fornisce: Le regole di comportamento e le procedure che gli amministratori, i dirigenti ed i dipendenti, nonché i consulenti, liberi professionisti e partner aziendali sono tenuti ad osservare ai fini della corretta applicazione del Modello.

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Quali sono i soggetti destinatari del decreto legislativo n 231?

231/2001 si applica a tutti soggetti privati del comparto sanità in quanto inevitabilmente inclusi nelle definizioni di enti forniti di personalità giuridica/società e associazioni anche prive di personalità giuridica (fra questi: case di cura, cliniche private, società che gestiscono strutture ospedaliere, ecc..).

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