Qual è la fobia del Papa?
Papafobia: paura del Papa o di figure religiose. Chi è affetto da questa fobia prova un'intensa paura e ansia alla vista di immagini o menzioni riguardanti il Papa o altre autorità religiose, a volte percependo tali figure come minacciose.
Qual è la fobia più rara al mondo?
Al numero 1 della nostra lista delle 10 fobie più strane c'è la kenophobia, ovvero il terrore degli spazi vuoti. Può sorgere sporgendosi per esempio da un balcone, non avendo alcun oggetto ai di fuori della ringhiera.
Quali sono le fobie peggiori?
- Optofobia. Si tratta della paura irrazionale di aprire gli occhi. ...
- Arachibutirofobia. Avere paura del burro di arachidi è una cosa. ...
- Fobofobia.
- Omfalofobia. In questo caso a spaventare, o mettere tremendamente a disagio, sono gli ombelichi. ...
- Deipnofobia.
- Singenesofobia. ...
- Geniofobia. ...
- Decidofobia.
Cos'è la geniofobia?
Geniofobia. La paura del mento. Menti strani, prominenti, particolari, doppi-menti.
Qual è la fobia più popolare?
Al primo posto si piazza la paura delle altezze, o acrofobia. Al secondo posto c'è l'atavica paura dei serpenti, o ofidiofobia. Al terzo posto, la paura di parlare in pubblico, o glossofobia, che paralizza molte persone.
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Che cos'è la papafobia?
Papafobia: paura del Papa o di figure religiose. Chi è affetto da questa fobia prova un'intensa paura e ansia alla vista di immagini o menzioni riguardanti il Papa o altre autorità religiose, a volte percependo tali figure come minacciose.
Come si chiama la fobia della morte?
Come si chiama la paura di morire? In psicologia la fobia della morte prende il nome di tanatofobia, la cui etimologia può essere ricondotta alle parole greche “thanatos” (morte) e phobos (paura).
Che fobia è la cherofobia?
Assolutamente sì, nonostante sembri paradossale. E il fenomeno sembra non essere nemmeno così tanto raro. Questa condizione è nota come cherofobia, un timore irrazionale che porta chi ne soffre a sviluppare un'avversione patologica verso tutte quelle emozioni solitamente considerate positive.
Cosa vuol dire ginofobia?
Antipatia veemente, orrore della donna. Può dipendere da frigidità sessuale unita a pregiudizî antifemminili. Si può osservare, come vera fobia, in soggetti che hanno sofferto d'impotenza psichica e che per questa sono andati incontro a disillusioni, triboli, umiliazioni indimenticabili.
Che cos'è la turofobia?
Nel suo caso specifico, la paura per il formaggio ha anche un nome, è comunemente chiamata turofobia. Può essere di diversi tipi: c'è chi non riesce a mangiarlo, toccarlo o addirittura vederlo.
Cos'è la singenesofobia?
SINGENESOFOBIA
La paura dei parenti, e in particolare dei ritrovi familiari. Si tratta di una paura irrazionale; di solito in questi casi è particolarmente consigliato l'aiuto di uno specialista: psicoterapeuta.
Come si chiama la paura di dormire?
La clinofobia è la paura di coricarsi e di addormentarsi, una condizione che provoca ansia nei soggetti che ne soffrono.
Come si chiama la fobia dei puntini?
La tripofobia è la paura dei buchi, il timore o la repulsione derivante dalla vista di pattern costituiti da piccole figure geometriche ravvicinate.
Qual è la fobia più lunga?
Nel vasto mondo delle fobie, esiste un fenomeno piuttosto curioso: la paura delle parole lunghe. Questa fobia è nota come hipopotomonstrosesquipedaliofobia (talvolta abbreviata in sesquipedaliofbia) e il suo nome già dice molto sulla sua natura peculiare.
Qual è la fobia del burro?
Dalla 'A' come arachibutirofobia, la paura del burro di arachidi incollato al palato, alla 'Z' come zelofobia, cioè la paura insistente della gelosia.
Cosa significa kenophobia?
Per kenofobia si intende lo stato di agitazione determinato dagli spazi vuoti, sia quelli in locali chiusi sia quelli all'aperto.
Che cos'è l'agofobia?
COS'È L'AGORAFOBIA? Tra tutte le fobie è una delle più conosciute, ne soffre all'incirca l'1% della popolazione. Letteralmente questo termine significa “paura della piazza”, fa quindi riferimento al timore di trovarsi in spazi aperti e/o affollati.
Che significa anginofobia?
L'anginofobia si riferisce a un'intensa paura di deglutire –si tratta di ingestione di piccoli oggetti, di parti di cibo non ben masticate, talvolta persino della saliva– nella convinzione che, nello stesso atto della deglutizione, possa insorgere il soffocamento.
Cosa vuol dire disfobia?
Definizione. Difficoltà nell'emissione di suoni per un disturbo a carico della laringe, delle corde vocali, della lingua o della bocca.
Qual è la fobia più comune?
Fra le fobie più diffuse troviamo la paura delle altezze o acrofobia, la paura dei serpenti o ofidiofobia, la paura di parlare in pubblico o glossofobia, la paura dei ragni o aracnofobia, la paura dei piccoli spazi o claustrofobia, la paura di volare o aerofobia, l'agorafobia o paura degli spazi aperti, la paura della ...
Cosa vuol dire atelofobia?
L'atelofobia è la paura dell'imperfezione intesa come vera e propria fobia di non essere all'altezza o di commettere errori in diversi aspetti della propria vita. Questo stato di inadeguatezza può essere talmente pervasivo da limitare le interazioni sociali e il benessere generale di chi ne soffre.
Come si chiama la fobia di aver paura di tutto?
La panofobia, chiamata anche polifobia, omnifobia, pantofobia o panfobia, è la vaga e persistente paura associata a un male sconosciuto, quindi per qualsiasi cosa. È conosciuta, in psicologia anche come "paura di tutto" o "paura non specifica".
Come si chiama la paura di non dormire?
Cause. La clinofobia ha origine dalla parte inconscia della mente come risultato di un meccanismo di difesa.
Come si chiama la paura del buio?
La paura del buio (o acluofobia) è una sensazione di angoscia, o forte disagio, che una persona percepisce quando si ritrova in ambienti oscuri. Conosciuto anche come “nictofobia”, questo disturbo fobico è abbastanza comune tra i bambini, mentre è meno diffuso negli adulti.
Come si chiama la paura di vomitare?
Emetofobia, dal greco émetos (vomito) e phòbos (paura), significa propriamente paura di vomitare; fobia marcata, persistente, eccessiva e irrazionale di esperienze dirette o indirette di vomito, di assistere a scene o di vedere il vomito stesso.
