Perché gli italiani erano in Istria e Dalmazia?

La potenza di Venezia fu prevalentemente commerciale e le coste dell'Istria e della Dalmazia divennero ben presto indispensabili per i suoi traffici mercantili verso il Levante. Venezia estese gradualmente il suo dominio alle principali località dell'Adriatico Orientale e dell'interno dell'Istria.

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Quando l'Italia perse l Istria e Dalmazia esodo giuliano?

L'esodo da Fiume

A partire dal maggio del 1945 iniziò l'esodo massiccio degli italiani da Fiume e dall'Istria. «Da Fiume se ne andarono, nel periodo 1946-1954, oltre 30.000 abitanti. Le ragioni di un esodo così massiccio furono di diversa natura...

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Perché Pola non è più italiana?

Pola, ora si chiama Pula ed è in Croazia, fa parte delle città che alla fine della II Guerra mondiale e dopo il trattato del 1947 sono state cedute alla ex Jugoslavia. E' come dire che io non sono più italiana”.

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Perché in Istria si parla italiano?

Croati e sloveni parlano italiano o perché discendenti da italiani (soprattutto istriani e dalmati che rimasero in quelle terre anche dopo l'annessione jugoslava) oppure per motivi turistici, dato che recentemente molti italiani scelgono la Croazia come meta delle proprie vacanze.

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Da quando Istria e Dalmazia erano italiane?

Il 12 novembre 1920, i Governi Italiano e Jugoslavo firmarono a Rapallo un Trattato con cui i confini tra i due Paesi venivano fissati in maniera consensuale: l'Italia otteneva la quasi totalità della Venezia Giulia (ma non Fiume), mentre rinunciava a quasi tutta la Dalmazia (tranne Zara e l'isola di Lagosta).

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Quando l'Italia perse l'Istria e Dalmazia (ESODO GIULIANO)

Perché l'Italia non ebbe la Dalmazia?

L'Italia aveva trovato un ostacolo insormontabile nel presidente americano Wilson, deciso a difendere il principio di nazionalità, in virtù del quale gli Slavi dovevano riunirsi sotto un unico stato: perciò egli non volle riconoscere l'annessione all'Italia della Dalmazia, dove la popolazione era quasi tutta slava.

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Come l'Italia ha perso l Istria?

Il sogno italico della Venezia Giulia durò poco più di vent'anni . Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l'Istria, Fiume e Zara e le isole all'Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.

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Quando fu ceduta l Istria?

A seguito del trattato di Campoformio (17 ottobre 1797) l'Istria assieme a tutto il territorio della Repubblica di Venezia fu ceduta agli Asburgo d'Austria. Dal 1805 al 1813 cadde sotto la dominazione francese ed i suoi destini furono decisi da Napoleone.

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Quando l'Italia conquista l Istria?

Il 26 aprile 1915, l'Italia, che aveva deciso di entrare in guerra a fianco delle potenze dell'Intesa, firmò a Londra il famigerato patto che assegnava in caso di vittoria, oltre il confine al Brennero, tutta l'Istria con Trieste e Gorizia, nonchè la Dalmazia.

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Quando la Croazia è stata italiana?

Ampie parti del territorio jugoslavo vengono annesse dalle confinanti nazioni dell'Asse: la Dalmazia, dal 1941 al 1943, diviene un "Governatorato" italiano (con l'ampliamento della Provincia di Zara e la formazione di quella di Spalato).

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Chi ha dato l Istria alla Jugoslavia?

L'accordo Tito-Alexander del 9 giugno 1945 segnò l'inizio dell'esodo vero e proprio. Se da una parte con tale compromesso si metteva fine all'occupazione jugoslava di Trieste, dall'altra si assegnava quasi tutta l'Istria, Fiume e le località dalmate alla Jugoslavia.

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Quando Istria diventa Jugoslavia?

A seguito dell'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943 e della creazione della Zona d'Operazioni del Litorale Adriatico da parte della Germania nazista (10/09/1943), il 13 settembre 1943 il Governo provvisorio insurrezionale croato riunito a Pisino proclamò unilateralmente l'annessione dell'Istria alla Croazia e alla ...

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Come si chiama oggi la Dalmazia?

La Dalmazia fa ora parte interamente della repubblica iugoslava ed è suddivisa tra la Croazia (alla quale appartiene gran parte del litorale e delle isole), la Bosnia-Erzegovina (che si affaccia per breve tratto al litorale adriatico), e il Montenegro (al quale appartengono le Bocche di Cattaro).

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Perché c'è stata la strage delle foibe?

L'obiettivo di questi partigiani jugoslavi era secondo alcuni quello di ribellarsi con un'insurrezione popolare ai crimini di guerra subiti durante il periodo fascista, per altri teorici invece fu un genocidio finalizzato alla pulizia etnica nei confronti degli italiani.

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Che lingua si parla in Istria?

La lingua istriota (istrioto) è una lingua romanza autoctona dell'Istria meridionale, distinta dal dialetto istroveneto (istriano o veneto d'Istria).

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Chi è finito nelle foibe?

Ad essere uccisi non furono solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che decisero di opporsi alla violenza dei partigiani titini. Le zone colpite furono quelle del Venezia-Giulia e dell'Istria, in cui ad oggi sono state trovate più di 1700 foibe.

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Come si chiama oggi l Istria?

Amministrativamente la maggior parte dell'Istria forma oggi la provincia di Pola, nella quale sono comprese anche le isole di Cherso e di Lussin con le minori adiacenti. L'area totale è di kmq. 3703,44, con una popolazione di 297.526 ab.

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A quale principio appartiene la questione Dell'Istria e della Dalmazia?

Con questione adriatica si indica la contesa per il dominio delle terre che si affacciano sul mare Adriatico orientale da Monfalcone fino alle Bocche di Cattaro e che corrispondono alle regioni storiche della Venezia Giulia, dell'Istria, del Quarnaro e della Dalmazia.

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Quanti italiani sono rimasti in Istria?

In tutta l'Istria la popolazione italiana si aggira attorno alle 15 mila persone, di cui un quinto in Slovenia, dove si concentra quasi esclusivamente a Capodistria (712), Pirano (698) e Isola (430).

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Cosa è successo in Istria e Dalmazia?

La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone.

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Quali territori furono promessi all'Italia dalle potenze dell intesa in caso di vittoria?

Nel 1915 con il Patto di Londra le potenze dell'Intesa avevano promesso all'Italia in caso di vittoria il Trentino, il Tirolo fino al passo del Brennero (attuale Alto Adige), l'intera Venezia Giulia fino alle Alpi Giulie: il confine includeva le cittadine di Castua, Mattuglie e Volosca e le Isole del Carnaro Cherso e ...

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Qual è la capitale Dell'Istria?

L'istria occupa un'area di oltre 3600 metri quadrati e la sua capitale amministrativa è Pula.

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Dove si parla italiano in Istria?

La grande maggioranza delle Comunità degli Italiani, 42, si trova in Istria, 4 Comunità si trovano nelle regione liburnica (Fiume, Cherso, Lussinpiccolo e Veglia), 3 in Slavonia (Lipik, Ploštine e Kutina), 2 in Dalmazia (Spalato e Zara) e 1 a Zagabria.

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Dove sono andati gli esuli istriani?

IN FUGA DALLA PROPRIA TERRA. Trecentocinquantamila gli esuli costretti a fuggire dalle proprie terre. Verso Trieste, Roma, Torino, Milano, Bologna e, all'estero, Argentina, Australia, Stati Uniti e Canada...

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Cosa c'era prima della Jugoslavia?

Regno SHS (1918-1929) (Fonte: Wikipedia Commons). Il nuovo stato ebbe però vita breve. Infatti, nel 1929 con un colpo di stato re Aleksandar abolì tutti i partiti e cambiò il nome del regno in Jugoslavia, il quale terminò solo nel 1941 con l'invasione nazista.

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