Dove sono andati gli esuli istriani?
IN FUGA DALLA PROPRIA TERRA. Trecentocinquantamila gli esuli costretti a fuggire dalle proprie terre. Verso Trieste, Roma, Torino, Milano, Bologna e, all'estero, Argentina, Australia, Stati Uniti e Canada...
Quanti sono stati gli esuli istriani?
Si consideri che l'esodo si sviluppò, in massima parte, in un lasso di tempo non breve: compreso tra il 1943 e 1956. Enrico Miletto ed alcuni storici italiani (come Flaminio Rocchi ed Ermanno Mattioli) quantificano gli esuli in circa 350.000 persone.
Dove furono mandati gli italiani scappati dall'ex Jugoslavia?
Per esodo giuliano-dalmata s'intende l'abbandono forzato, da parte della quasi totalità del gruppo nazionale italiano, del suo territorio d'insediamento storico in Istria, a Fiume ed a Zara, passate dopo la seconda guerra mondiale dalla sovranità italiana a quella jugoslava.
Quando gli italiani sono andati in Istria?
L'esodo che fu di 350 mila persone iniziò nel 1945 e si può affermare che si concluse negli anni '50. Nel 1947, subito dopo la firma del trattato di Parigi, ci fu il numero più massiccio di profughi. Partivano con le loro poche cose imbarcandosi sulle navi verso l'Italia che li accolse malissimo.
Cosa successe agli istriani?
Tra il maggio e il giugno del 1945 migliaia di italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia furono obbligati a lasciare la loro terra. Altri furono uccisi dai partigiani di Tito, gettati nelle foibe o deportati nei campi sloveni e croati.
Storie e persone - L'esodo dei profughi istriani
Perché l Istria è stata ceduta alla Jugoslavia?
Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli italiani che abitavano la Venezia Giulia, l'Istria e la Dalmazia abbandonarono in massa queste regioni, passate alla Jugoslavia per effetto del trattato di pace.
Chi ha ceduto l Istria alla Jugoslavia?
A seguito dell'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943 e della creazione della Zona d'Operazioni del Litorale Adriatico da parte della Germania nazista (10/09/1943), il 13 settembre 1943 il Governo provvisorio insurrezionale croato riunito a Pisino proclamò unilateralmente l'annessione dell'Istria alla Croazia e alla ...
Come si chiama oggi l Istria?
La maggior parte dei territori ex italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia appartiene oggi alla Croazia, mentre solo una piccola parte dell'Istria settentrionale è sotto la sovranità slovena.
Come si chiama Pola oggi?
Home. Pola (in croato Pula, in sloveno Pulj, in istroveneto Pola, in istrioto Puola) è una città croata di 62.378 abitanti (2006), la maggiore dell'Istria. Pola è un importante centro portuale.
Come l'Italia perde l Istria?
Il sogno italico della Venezia Giulia durò poco più di vent'anni . Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l'Istria, Fiume e Zara e le isole all'Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.
Perché gli italiani erano in Istria e Dalmazia?
La potenza di Venezia fu prevalentemente commerciale e le coste dell'Istria e della Dalmazia divennero ben presto indispensabili per i suoi traffici mercantili verso il Levante. Venezia estese gradualmente il suo dominio alle principali località dell'Adriatico Orientale e dell'interno dell'Istria.
Quali territori della Jugoslavia erano italiani prima del 1945?
Le modifiche territoriali effettuate al termine del conflitto portarono alla cessione dall'Italia alla Jugoslavia della quasi totalità della Venezia Giulia (Carso, Istria, Quarnaro) e alla costituzione del Territorio Libero di Trieste (1947-1954).
Quando l'Italia ha perso l Istria è la Dalmazia?
Nel 1809 la Dalmazia fu staccata da Napoleone dal suo Regno d'Italia ed inserita nelle Province Illiriche: da allora la Dalmazia rimase separata dall'Italia fino alla fine della prima guerra mondiale, con conseguente drastica diminuzione degli italiani (Bartoli scrisse che nel 1797 i Dalmati Italiani erano un terzo ...
Come abbiamo perso l Istria?
L'11 ottobre di trentotto anni fa entrava in vigore il Trattato di Osimo. L'accordo, firmato il 10 novembre 1975 nella città marchigiana tra il governo italiano e quello jugoslavo, rendeva definitivo il confine orientale del nostro paese con la Jugoslavia entrando in vigore nel 1977.
Perché in Istria si parla italiano?
Croati e sloveni parlano italiano o perché discendenti da italiani (soprattutto istriani e dalmati che rimasero in quelle terre anche dopo l'annessione jugoslava) oppure per motivi turistici, dato che recentemente molti italiani scelgono la Croazia come meta delle proprie vacanze.
Perché ci sono state le foibe?
Obiettivi delle retate erano tutti coloro che non accettavano l'egemonia iugoslava. I baratri venivano usati per l'occultamento di cadaveri con tre scopi: eliminare gli oppositori politici e i cittadini italiani che si opponevano (o avrebbero potuto opporsi) alle politiche del Partito Comunista di Jugoslavia di Tito.
Perché Trieste non è italiana?
Il Territorio Libero di Trieste (in inglese Free Territory of Trieste; in serbo-croato Slobodni Teritorij Trsta), o TLT, fu uno Stato indipendente previsto dall'articolo 21 del trattato di pace tra l'Italia e gli alleati dopo la fine della seconda guerra mondiale, confinante con l'Italia e la Jugoslavia.
Perché l Istria non è più italiana?
Nel 1861, in occasione della proclamazione del Regno d'Italia, e nel 1866, dopo la terza guerra d'indipendenza, l'Istria non fu annessa all'Italia per svariate ragioni, a causa delle quali molti istriani si organizzarono al fine di ottenere questa unione, abbracciando l'irredentismo italiano.
Che lingua si parla a Pola?
Pola, come Umago, è ufficialmente bilingue e vi si parlano sia l'italiano che il croato; la maggior parte della toponomastica cittadina è quindi nella nostra lingua.
Qual è la capitale Dell'Istria?
L'istria occupa un'area di oltre 3600 metri quadrati e la sua capitale amministrativa è Pula.
Perché Fiume non è più italiana?
Dal 7 giugno 1941, a seguito dell'aggressione delle Potenze dell'Asse alla Jugoslavia e del trattato di Roma del 18 maggio 1941, la provincia di Fiume fu ingrandita: furono annessi l'entroterra orientale di Fiume e le isole quarnerine di Veglia ed Arbe.
Come si chiama oggi la Dalmazia?
La Dalmazia fa ora parte interamente della repubblica iugoslava ed è suddivisa tra la Croazia (alla quale appartiene gran parte del litorale e delle isole), la Bosnia-Erzegovina (che si affaccia per breve tratto al litorale adriatico), e il Montenegro (al quale appartengono le Bocche di Cattaro).
Quando la Jugoslavia era italiana?
L'occupazione italiana della Jugoslavia 1941-43 - Istituto Nazionale Ferruccio Parri.
Quando l Istria è diventata croata?
Nel Medioevo, nell'anno 789, l'Istria entra a far parte della Franconia, ma più tardi nel X e nell'XI secolo, l'Istria cade nelle mani di diversi reggenti, ad eccezione della parte orientale, che appartiene alla Croazia.
Perché si chiamava Jugoslavia?
L'idea di uno Stato che racchiuda gli Slavi del sud (“jugoslavi”) nasce nel XIX secolo, ma si concretizza nel 1918, dopo il collasso dell'Impero austro-ungarico e nell'ordine di Versailles.