Dove mangiano i monaci?

La mensa delle congregazioni monastiche era imbandita con cereali, legumi e verdure, che fungevano da piatto principale, ed erano accompagnati da una libbra di pane bianco fresco al giorno.

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Dove i monaci consumano i pasti?

Refettorio: Il refettorio era la sala comune dove i monaci si riunivano per consumare i loro pasti. Originariamente costruito sul piano del triclinium romano, terminava in un'abside.

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Che cosa si mangia in un monastero?

Nei monasteri si prega e si lavora.

Cioccolatini, biscotti, miele, vini, liquori, marmellate, pasta, tisane, torte, birra, cereali, formaggi, sono solo alcuni dei prodotti tipici; ma troviamo anche saponi, profumi per ambienti, cartoleria e candele di cera d'api, trapunte, sandali e cuscini decorativi.

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Cosa mangiano i monaci a pranzo?

Il pranzo del mezzogiorno, che coincideva con l'ora sesta, prevedeva due piatti caldi: la zuppa di legumi e la minestra di verdura e un terzo piatto, la pietanza, serviti a giorni alterni. Durante la settimana si portavano in tavola anche uova, formaggi, pesce e legumi che sostituivano la carne.

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Cosa mangiano i frati?

I CIBI PREFERITI

Tra i cibi francescani, allora, ecco pane, focacce, cereali, erbe selvatiche, verdure, uova, formaggi, pesce, carni bianche e dolci (i mostaccioli di mandorle).

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Quanti pasti fanno i monaci?

Inoltre, i monaci potevano bere anche vino, sia pure con moderazione. Di norma, erano previsti due pasti al giorno, ma vi erano momenti particolari dell'anno liturgico in cui erano in vigore il digiuno e l'astinenza.

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Perché i monaci non mangiano carne?

I cibi vietati erano carne rossa e spezie, si evitavano pure i pasti costituiti da più portate, perché si pensava costituissero vizi che avrebbero portato alla lussuria. Quindi il pasto era coerente con la professione di povertà e costituiva un mezzo per indirizzare l'anima alla preghiera e alla meditazione.

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Cosa fanno i monaci durante la giornata?

La giornata di un monaco

Quando il tempo non era dedicato alla preghiera di gruppo, i monaci leggevano, si dedicavano all'agricoltura e all' allevamento oppure svolgevano altre attività artigianali come ad esempio la pittura o la scultura. Oltre alla preghiera di gruppo però, si svolgeva anche la preghiera individuale.

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Quante volte al giorno mangiavano i monaci?

In particolare la Regola raccomandava il consumo della carne solo per gli ammalati e per chi dovesse rimettersi in forze, mentre in generale prevedeva due pasti al giorno, con zuppe, verdure, radici, legumi, formaggio, uova, ma anche frutta di stagione.

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Cosa Bevevano i monaci?

Oltre alla birra (dei trappisti, dei francescani ecc.) troviamo l'assenzio al miele, precursore del pastis, l'idromele (d'origine greca e romana, che si beve ancora oggi in Polonia), il sidro 5 e soprattutto il vino. Nel rito cristiano è necessario il vino per celebrare la messa.

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Come si dovevano vestire i monaci?

L'abito era costituito da una tonaca di lana, di derivazione romana, fermata in vita da una cintura o da una corda, e sopra la cocolla, che è una sopraveste con ampie maniche e cappuccio e che veniva indossata in momenti particolari, come le sacre funzioni nel coro e anche per le uscite dal monastero, che dovevano ...

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Come si svolge la vita in un monastero?

I monaci andavano a dormire alle sei e mezza del pomeriggio e si svegliavano alle due del mattino; 4 ore della giornata erano riservate alle funzioni religiose e altre 4 alla meditazione e allo studio individuale, mentre per altre 6 ore si lavorava nei campi o nei laboratori (essendo i monasteri retti dal principio di ...

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Qual è il luogo più importante del monastero?

La sala capitolare o semplicemente capitolo è il luogo in cui si riunisce una comunità monastica per alcune volte nel corso della giornata. Dopo la chiesa e il chiostro, è la parte più importante di un monastero, e in particolare di un'abbazia.

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Dove dormono i frati?

C'è una foresteria interna al convento per singoli, famiglie o gruppi, con la possibilità di essere ospitati in una delle celle nell'eremo incastonate nella montagna. I frati francescani minori hanno organizzato il servizio di accoglienza per i visitatori, che possono condividere i pasti con i frati nel refettorio.

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Quante ore dormono i monaci benedettini?

La giornata dei monaci benedettini comprendeva 8 ore di preghiera e 9 di lavoro, in applicazione della formule “Ora et labora”. Alle tre di notte, i monaci lasciavano il loro duro giacigli fatto di tavole su cui avevano riposato per poche ore e si recavano in chiesa, in fila indiana.

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Che cosa è il chiostro?

Il chiostro è una parte costitutiva di un convento, un monastero o un'abbazia, consistente in un'area centrale scoperta circondata da corridoi coperti, da cui si accede ai principali locali conventuali.

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Cosa fanno i monaci all'ora terza?

Normalmente il resto della mattinata è dedicato agli studi sacri o alla lettura spirituale. Gli uffici di Terza, Sesta e Nona, chiamati “Ore Minori”, scandiscono la giornata del monaco, al ritmo di circa ogni due ore, richiamandolo così costantemente alla preghiera.

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Cosa fanno i monaci alle 5?

Ore 5: recita comunitaria del «mattutino» (preghiere e canti al Signore). Ore 9: dopo la Messa celebrata dall'abate e la colazione iniziavano le varie attività lavorative dei monaci. Ore 12: momento di preghiera comunitaria, poi il pranzo consumato in silenzio.

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Cosa fa un monaco benedettino in una giornata?

La giornata dei monaci benedettini comprendeva 8 ore di preghiera e 9 di lavoro, in applicazione della formule "Ora et labora". Alle tre di notte, i monaci lasciavano il loro duro giacigli fatto di tavole su cui avevano riposato per poche ore e si recavano in chiesa, in fila indiana.

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Quando si svegliano i monaci?

I monaci si svegliano nel cuore della notte, all'ora sesta, per la preghiera.

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Come vive un monaco?

I monaci riposavano in un dormitorio, giovani e vecchi insieme, stendendosi su un pagliericcio ricoperto di un panno, ed ognuno aveva poi anche diritto ad una coperta e ad un cuscino. L'abito era semplice: ogni monaco riceveva due tuniche e due cocolle leggere per l'estate, ed altrettante di velluto per l'inverno.

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Che tipi di monaci ci sono?

I monaci contano 10 ordini, cioè i Benedettini; i Camaldolesi, con 3 congregazioni; i Vallombrosani; i Silvestrini; gli Olivetani; i Benedettini Armeni o Mechitaristi, con 2 congregazioni; i Cisterciensi, con 4 congregazioni; i Certosini; gli Antoniani, con 4 congregazioni; i Basiliani, con 5 congregazioni.

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Cosa non devono mangiare i cattolici?

Mentre questa si prefigge lo scopo di individuare cosa si deve mangiare, il cristianesimo pone l'uomo libero nel campo alimentare di decidersi come egli crede. Una unica attenzione è richiesta: “Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14, 21).

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Quale religione non mangia la carne di maiale?

Islam. Nell'Islam certi animali possono ingenerare impurità rituale (hadath) in chi ne dovesse mangiare le carni. Sono considerate vietate e impure le carni di animali quali il maiale, il cinghiale, il cane, l'asino, il cavallo e il mulo.

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Perché i buddisti non mangiano la cipolla?

Verdure «apportatrici di piccante»: cipolle, aglio, scalogno, erba cipollina e porri sono le cinque verdure alliacee che non sono ammesse nella dieta buddista. Questo perché i buddisti credono che quando cotti, questi ortaggi aumentino il desiderio sessuale, e se consumati crudi, possono causare irritabilità.

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