Cos'è la stesa di Caivano?
Si chiamano così i raid intimidatori che le paranze (i gruppi di fuoco) dei clan della nuova camorra, compiono per terrorizzare e controllare il territorio e lanciare messaggi di morte alle bande rivali.
Cosa è la stesa a Caivano?
Nel decreto legge Caivano "il governo immagina di inserire disposizioni suggerite dagli operatori del territorio: in particolare, una pratica abbastanza diffusa è la cosiddetta 'stesa' (raffiche di colpi esplosi in strada in sella a scooter), ossia procedere in armi sparando a dimostrazione di una sorta di predominio ...
Quale clan comanda a Caivano?
Il clan Moccia è il più antico e potente sodalizio camorristico operante nella bassa Liburia, in particolare nei comuni di Afragola, Casoria, Arzano, Caivano e limitrofi, situati a nord e nord-est di Napoli. Secondo gli inquirenti, il clan ha una grande presenza anche nella regione Lazio.
Che vuol dire stesa a Napoli?
“Nella realtà napoletana, la stesa consiste non solo nell'esplosione di colpi d'arma da fuoco in aria, ma anche nel puntare le armi contro persone affacciate su balconi o alle finestre per costringerle a ritirarsi. E' un tipo di fenomeno ben presente agli uffici giudiziari napoletani.
Che sono le stese?
La stesa vuol dire che due ragazzi su una moto entrano in una piazza e cominciano a sparare ad altezza d'uomo e tutti si devono coricare. Quella è l'affermazione di quel gruppo su quella piazza. Dicono che sono la terza generazione di quelli che sono al 41 bis.
La "stesa" di Caivano: la testimonianza in esclusiva
Perché Napoli si chiama così?
L'etimologia del nome «Napoli» deriva dal termine greco Neapolis (Νεάπολις) che significa «città nuova», mentre la sua radice fa riferimento all'arrivo di nuovi coloni, dunque ad una epoikia. In realtà, fu un vero e proprio tratto distintivo dell'epoca greca.
Come viene anche chiamata Napoli?
A Napoli Partenope era venerata come dea protettrice e si sviluppò il suo culto matriarcale. La città mutò nome da Parthenope in Palepolis (città vecchia) ed infine Neapolis (città nuova), ma ancora oggi viene appellata come città partenopea e partenopei sono detti i suoi abitanti.
Chi è il clan più potente della Campania?
Secondo gli investigatori dopo l'arresto di Marco Di Lauro i Contini sono il clan più solido e potente di Napoli: nessuna scissione interna, mai nessun affiliato diventato collaboratore di giustizia.
Chi sono gli indagati a Caivano?
Gli indagati
Alibrico, Falco e Peluso (Italia Viva) erano componenti la maggioranza della precedente amministrazione comunale di Caivano, che ora è retta da un commissario straordinario.
Chi è il boss del Parco Verde?
Il 51enne è il fratello di Domenico Ciccarelli, alias Caciotta, e di Antonio Ciccarelli, noto come Tonino 'a Monnezza, ritenuti ai vertici del clan Sautto-Ciccarelli, egemone nel Parco Verde di Caivano.
Chi è don Patriciello?
Classe 1955, dopo una conversione tardiva, parroco nel degradato Parco Verde di Caivano, Patriciello è impegnato da sempre nella lotta per la tutela del territorio inquinato dalle discariche industriali inquinanti e radioattive (la cosiddetta Terra dei Fuochi) e nella battaglia contro la camorra.
Quando è stato costruito il castello di Caivano?
La costruzione del castello, probabilmente eretto nella seconda metà del XIII secolo, fu resa necessaria dal distacco dal feudo di S. Angelo, ed ebbe caratteristiche tali da consentirgli di resistere validamente all'assedio aragonese del 1441 per la conquista del regno.
Quanti abitanti ci sono nel Parco Verde di Caivano?
Si chiama “la frontiera”, glielo hanno dato gli abitanti di Caivano, dove il Parco è nato. Caivano è un comune a Nord di Napoli, poco meno di 38mila abitanti. Tra loro anche i seimila, e oltre mille sono minori, che vivono nel Parco, considerato una delle piazze di spaccio più grandi di tutta Europa.
Cosa è successo al Parco Verde di Caivano?
Per la violenza nei confronti delle cuginette del Parco Verde di Caivano i carabinieri di Napoli hanno eseguito 9 misure cautelari a carico di sette minorenni e due maggiorenni. Alle 11 alle Procura di Napoli Nord (in Aversa) si terrà una conferenza stampa.
Perché si chiama Parco Verde?
Il Verde che definisce il Parco non è quello di aiuole o giardini, ma quello sbiadito dei palazzi che sorgono uno dopo l'altro in fila, con ampi cortili interni dove il narcotraffico è l'attività quotidiana più diffusa.
Chi abitava nel castello?
Il castello era infatti abitato sia dal signore locale, sia da quella parte di popolazione, contadini e artigiani che in cambio di prestazioni lavorative e denaro dovute al signore, ricevevano da questi la possibilità di vivere all'interno della struttura fortificata e quindi di proteggersi in caso di guerra.
Chi è Nicola Sautto?
Nicola Sautto ha iniziato la propria carriera in Ernst & Young S.p.A. e ha poi ricoperto il ruolo di Admin & Control Director in Unieuro S.p.A. e quello di Chief Financial Officer in Liu Jo S.p.A., Tessilform S.p.A. (Patrizia Pepe) e Poltrone e Sofà S.p.A.
Chi ci abitava nel castello Sforzesco?
Essa fu edificata e decorata nella seconda metà del Quattrocento principalmente ad opera di Galeazzo Maria Sforza, che qui venne a risiedere dal suo matrimonio con Bona nel 1468 fino alla sua morte, e di Ludovico il Moro che vi risiedette durante tutto il ventennio del suo ducato.
Chi sono gli eredi degli Sforza di Milano?
Francesco Sforza morì nel 1466. Gli succedette il figlio Galeazzo Maria, che fu assassinato dieci anni dopo lasciando il ducato al figlio Gian Galeazzo, di soli sette anni. Qualche anno dopo lo zio Ludovico, detto il Moro, riuscì a destituire il nipote e a diventare il duca di Milano.
Chi comandava nel castello?
C'erano poi gli intrattenitori – giullari, attori e mimi, suonatori – che divertivano i grandi signori. Quando invece il signore si trovava fuori dal castello, il capo del castello era il conestabile che era molto spesso un parente del signore.
Chi sono gli Sforza?
Gli Sforza furono la dinastia che fece grande Milano: il capostipite del ramo milanese, Francesco, era figlio naturale di Giacomo Attendolo (detto "Sforza"), detto anche Muzio, nobile romagnolo, Conte di Cotignola e condottiero, e della sua amante Lucia Terzani.
Chi è il boss del parco verde?
Il 51enne è il fratello di Domenico Ciccarelli, alias Caciotta, e di Antonio Ciccarelli, noto come Tonino 'a Monnezza, ritenuti ai vertici del clan Sautto-Ciccarelli, egemone nel Parco Verde di Caivano.
Come ci si scaldava nel Medioevo?
Come ci si riscaldava quando non c'erano riscaldamento e stufette? Fuoco a legna. La cosa drammatica era che non c'erano neanche le cucine economiche o stufe di metallo o ceramica: c'era solo il caminetto, che è molto poco efficiente.