Cosa vuol dire ruscella?
di rivus «rio, ruscello»]. – Piccolo corso d'acqua: sul fondo della valletta scorreva un r.; r. fresco, limpido, mormorante; letter.
Cosa vuol dire risossi?
Quindi, ridestarsi dal sonno, riprendersi dopo un breve periodo di torpore, di distrazione, ecc., riaversi da uno svenimento: si riscosse dal letargo che lo stava invadendo e si vestì per uscire; mi riscossi dalle mie meditazioni e mi rimisi al lavoro; Ruppemi l'alto sonno ne la testa Un greve truono, sì ch'io mi ...
Cosa vuol dire ingordizia?
ingordìgia s. f. [der. di ingordo]. – L'essere ingordo, avidità eccessiva nel mangiare (meno com., nel bere): mangiare, divorare con i.; aspettava con i.
Qual è il contrario di ingordigia?
famelicità, insaziabilità, voracità. ↓ ghiottoneria, gola, (non com.) goloseria, golosità. ↔ frugalità, misura, sobrietà.
Qual è il significato psicologico dell'ingordigia?
La gola, o l'ingordigia nella sua definizione originaria, rappresenta il desiderio eccessivo di mangiare e di bere.
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Cosa vuol dire riso soffocato?
[il ridere, anche come singolo atto (in quest'ultimo sign., spesso al plur.): si udì un r. soffocato; fare (o farsi) delle r. da matti] ≈ ↓ sorriso. ‖ risata.
Cosa vuol dire ruscellante?
[der. di ruscello] (io ruscèllo, ecc.; aus. avere), letter. – Scorrere come un piccolo ruscello, o formando molti rivoli, riferito all'acqua e ad altri liquidi: la pioggia ...
Che significa rizo?
rhizo-]. – Primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali indica riferimento a «radice» nel sign. proprio, o in quello estens. di punto d'origine (per es., dei nervi, come in rizotomia, o di un'articolazione, come in rizartrosi), e anche nel sign.
Cosa vuol dire rizzare qualcuno?
la cresta, anche fig., di persona, mettere superbia, diventare altezzoso; r. gli orecchi, propriam. solo di animali, e fig., di persona, stare intento per ascoltare e udire, assumere un atteggiamento di vigile attenzione, di interesse. b.
Cosa significa lisciare il pelo a qualcuno?
c. L. il pelo a qualcuno, lusingarlo, adularlo (non com.); con altro senso, per antifrasi, bastonarlo: se non smette di provocarmi, un giorno o l'altro gli liscio io il pelo come si merita. 3.
Cosa significa pettinarsi?
a. Riordinare i capelli col pettine (o anche con una spazzola): p. i capelli al bambino, o p. il bambino; farsi p., lasciarsi p.; frequente l'uso del rifl.: pettinarsi bene, male, in fretta; finisco di pettinarmi e sono pronta.
Che cosa vuol dire ruscella?
di rivus «rio, ruscello»]. – Piccolo corso d'acqua: sul fondo della valletta scorreva un r.; r. fresco, limpido, mormorante; letter.
Cosa vuol dire scurnacchiat?
Ma la sua origine è tutt'altro che positiva: lo “scurnacchiato” etimologicamente è colui che non ha “scuorno”, vergogna, della propria condizione di cornuto. Lo “scornacchiato” a Napoli è propriamente colui che non soltanto viene tradito dal proprio partner, ma è addirittura consapevole di tale infedeltà.
Cosa vuol dire crepitio?
Il termine crepitio può avere i seguenti significati: Crepitio: grandezza fisica vettoriale che indica la derivata dello sbalzo rispetto al tempo. Crepitio: segno clinico tipico di alcune patologie polmonari.
Qual è il plurale di riso?
Il nome riso si usa al singolare per indicare questo alimento in generale; il plurale i risi si usa per indicarne più qualità (i risi indiani).
Cosa vuol dire riso che non scuoce?
Caratterizzato da chicchi fini, cristallini, che rimangono ben sgranati dopo la cottura, questo riso è perfetto per la preparazione di risotti sempre al dente e di qualità.
Perché si chiama riso soffiato?
Il riso soffiato, o puffed rice (in inglese), è un alimento che si ricava a partire dai semi del cereale Oryza sativa. I chicchi di riso, per diventare "soffiati", vengono sottoposti al cosiddetto processo di soffiatura (in inglese to puff).
Perché si dice figlio di ndrocchia?
Con l'espressione figlio 'e 'ntrocchia nella lingua napoletana si suole indicare il giovanetto sveglio, furbo, pronto di mente e d'azione, capace di destare l'ammirazione per la prontezza della sua mente, e — per contro — la preoccupazione per l'immediatezza delle sue azioni capaci di procurar danno.
Cosa significa scartellato in napoletano?
Il gobbo sció sció, o scartellato (da “avere lo scartello” ossia la gobba), è una figura che ha un significato importante nella cultura popolare napoletana perché considerato un potente portatore di ricchezza, prosperità e buona fortuna.
Cosa vuol dire avere la scucchia?
SCUCCHIA, SGHESSA e altri modi dialettali per definire la terza classe dento-scheletrica. Spesso nel linguaggio quotidiano, soprattutto in contesti regionali, il progenismo viene definito con termini dialettali: i più famosi sono “scucchia”, “sguessa”, “sguessera”.
Cosa vuol dire in dialetto romano ceriola?
La ciriola romana è un pane diffuso in tutto il Lazio e in particolar modo nella Capitale – basti pensare che ne vengono prodotti circa 2.000 quintali l'anno. Il suo nome deriva probabilmente da “cerula” (pezzetto di cera), forse perché il suo caratteristico colore ricorda quella di una candela.
Cosa vuol dire laria in siciliano?
Il termine lario è preso dal dialetto siciliano, e corrisponde all'espressione italiana fai schifo.
Cosa vuol dire ricottaro in napoletano?
Letteralmente significa “ha fatto lo scrupolo del ricottalo”. Cioè “scandalizzarsi grandemente al cospetto di altrui veniali mancanze, alla stregua di un lenone (sfruttatore di prostitute, ruffiano, magnaccia) che abituato a compiere gravi mancanze si scandalizzasse di piccoli reati compiuti da altre persone”.
Che vuol dire c'è stato tirato per i capelli?
Ciò che significa veramente: L'espressione «tirato per i capelli» si riferisce a qualcosa di poco logico, di esagerato. Si dice che un'idea è tirata per i capelli quando è estremamente complicata.
Cosa vuol dire moro capelli?
I capelli castani (talvolta indicati anche come bruni anche se non c'è accordo sull'identità di queste due parole) o mori (castano scurissimo tendente al nero). Sono caratterizzati da alti livelli del pigmento scuro eumelanina e da bassi livelli del pigmento pallido feomelanina.
