Cosa vuol dire Putia in siciliano?

Il termine putia, italianizzato in bottega, deriva probabilmente dal greco apotheke, ossia magazzino, deposito. La parola indicava un luogo, generalmente sulla pubblica via, in cui si esponevano, conservavano o vendevano le merci.

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Cosa vuol dire camurria in siciliano?

“Chi camurrìa” o “Sì 'na camurrìa” sono espressioni utilizzate per fare riferimento ad un tipo di seccatura o di fastidio insistente e reiterato nel tempo da parte di persone per l'appunto “camurriuse”. In Sicilia, specialmente a Catania non si usa “andare in giro”(traduzione) ma si usa “iri peri peri”.

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Cosa vuol dire Tascio in siciliano?

Nella gerarchia esistenziale dei palermitani il “tascio” occupa l'ultimo gradino. “Tascio” è un'espressione di derivazione inglese, la traduzione siciliana o, se vogliamo, l'italianizzazione di trash, spazzatura. Come dire che sono un po' la munnizza (spazzatura) della società.

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Cosa vuol dire Bedda Matri?

“Bedda Matri” (“Bella madre!”): questo modo di dire viene utilizzato per esprimere sorpresa, ammirazione o gratitudine. Non ha una traduzione esatta in italiano, ma l'uso della parola “madre” lo si può 'tradurre' con la grande importanza che la figura della mamma ha nella cultura siciliana.

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Come ci si saluta in Sicilia?

La parola assabbinidica è una formula di saluto diffusa della lingua siciliana, equivalente al "Ciao!" italiano; di solito è rivolta a persone anziane o aventi una certa autorità.

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"A Messina non c'è nenti... Semu cunsumati..." L'originale senza tagli e modifiche - Director's cut

Come i siciliani dicono no?

Ntzù rappresenta il classico schiocco della lingua usato dai siciliani per negare qualcosa. In Sicilia infatti nessuno ti dirà no, ti dirà semplicemente ntzù.

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Come si dice vedova in siciliano?

Un esempio di sostituzione può essere rappresentato dalla parola siciliana "cattìva" "vedova" ormai quasi ovunque sostituita nell'uso dialettale dal termine "vedova".

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Che vuol dire in siciliano Tappinara?

Tappinara (da tappina, pianella, pantofola: v. voce precedente) è una parola che in senso letterale significherebbe donna che fa uso delle tappine, ma in realtà è usata quasi soltanto in senso traslato per indicare una donna di facili costumi, quasi una passeggiatrice.

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Cosa vuol dire tigna in siciliano?

Puntiglio, ostinazione, cocciutaggine: perché mai ti è presa questa tigna?; c'è accanimento nelle mie tirate, non vorrei dirlo ma c'è t., competizione (Sandro Veronesi).

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Cosa vuol dire sceccu in siciliano?

In siciliano 'asino' si dice 'scecco', che molto spesso viene utilizzato per apostrofare qualcuno come 'stupido'.

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Cosa vuol dire Ammuccamu in siciliano?

Quando si dice “Ammuccamu” ci si rivolge a qualcuno che ha ottenuto un beneficio o ha avuto qualcosa di buono. Vale per ogni ambito della quotidianità, da quelli professionali a quelli personali. “Ammuccari” si riferisce anche alle questioni “amorose”, al fatto che si sia concluso qualcosa con qualcuno.

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Perché si dice cabbasisi?

Si tratta di una specie di pianta erbacea che produce un tubero commestibile noto come cipero o zigolo dolce, in spagnolo chufa, famosa anche come mandorla di terra. Il termine cabbasisi è siciliano e deriva dall'arabo ḥabbʿazīz perché sono stati proprio gli Arabi a importare questa coltivazione nel Sud Italia.

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Cosa vuol dire taliare in siciliano?

L'azione del taliàri, però, in realtà non si limita a questo: una persona che talìa concentra tutta la propria attenzione nello sguardo, nell'atto di contemplare qualunque oggetto o soggetto ci sia davanti a sé. Non è semplicemente concentrata, ma è assorta, assorbita in modo totale da quanto vedono i suoi occhi.

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Che vuol dire Scupina in siciliano?

“Scupina”. Variante dialettale al femminile di “scopino”, piccola scopa, arnese destinato alla pulizia del gabinetto.

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Cosa vuol dire Sciarra in siciliano?

sicil. scèrra)], ant. o region. – Rissa clamorosa e violenta: Un dì ch'io fe' nella moschea poi sciarra E ch'io v'uccisi il mio vecchio papasso (Pulci); sai La cagion della sc.

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Che vuol dire Scopina?

a. Arnese per spazzare i pavimenti (detto anche, spec. in Toscana, granata), fatto di fusti e rami di erica, di saggina e altre piante, oppure di un manico cilindrico di legno o di altro materiale adatto, all'estremità del quale sono fissate setole, crini, filamenti di plastica, frange di cotone: una s.

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Come si dice strega in dialetto siciliano?

90. 4 Con il termine magara nel dialetto siciliano ci si riferisce alla strega.

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Cosa vuol dire tanticchia in siciliano?

ANTÌCCHIA-TANTÌCCHIA. Sinonimi l'uno dell'altro, furono acquisiti in siciliano dal latino tardo indicula, minuzia, una piccolissima parte di qualcosa e dal latino volgare tanticula, un tantino (300 d.c.). Significano “un poco, una piccola quantità”…

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Che significa Cirasa in siciliano?

Pensate alla parola francese cerise, ovvero ciliegia: la trasposizione dialettale siciliana è cirasa.

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Cosa vuol dire ara in siciliano?

«Avà, finiscila! (Smettila, ndr)»; «Arà, arriere (Di nuovo, ndr)»; «Adà, davvero dici?». C'è un elemento linguistico nel dialetto siciliano che, nelle sue tre diverse varianti in base all'area geografica dell'Isola, può significare tutto e niente.

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Come si dice ciao in siciliano?

La parola assabbinidica è una formula di saluto diffusa della lingua siciliana, equivalente al "Ciao!" italiano; di solito è rivolta a persone anziane o aventi una certa autorità.

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Che vuol dire Babbo in dialetto siciliano?

Che una medesima base babb- veicoli due significati decisamente contrapposti, quello di babbo = 'papà' e quello di babbeo (e simili) = 'stupido, sciocco', non è casuale; però, si faccia attenzione: non è che dal significato di 'papà' si sia sviluppato quello di 'stupido' o da quello di 'stupido' si sia sviluppato ...

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Cosa vuol dire Babbiare in siciliano?

Babbiare. Significa «scherzare» ed è una delle parole più presenti nei romanzi di Camilleri. Come conferma il glossario del motore «Camillerindex.it», un monumentale database in via di completamento.

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Cosa vuol dire Zito in siciliano?

In siciliano, in pugliese, in lucano, in calabrese ed in molisano zita e zito significano rispettivamente "fidanzata" e "fidanzato": anche qui si tratta di un'estensione del significato originale di questi termini, che effettivamente presentano diverse accezioni nella lingua italiana.

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