Cosa sono gli zinzuli?
Su Zinzulu: La Giuggiola 0 Comments Ma in Sardegna è presente anche Su Zinzulu, la giuggiola, una pianta che dà un piccolo frutto ricco di proprietà nutritive (vitamina C, di flavonoidi, fosforo e ferro) che matura alla fine dell'estate con il quale i sardi fanno liquori, dolci e marmellate.
Che cos'è il frutto Zinzuli?
La giuggiola è il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, il cui nome scientifico è Ziziphus jujuba. Si tratta di un piccolo arbusto di provenienza asiatica, che nel corso dei secoli si è diffuso nei paesi mediterranei e in Italia.
Come si chiamano i zinzuli in italiano?
Nel nostro paese questo albero, e i suoi rispettivi frutti, hanno i nomi più vari: zizzola, zizoea e zizoa (Liguria), scesola (Puglia), zinzulu (Calabria), giuggiolo, giuggiola (Toscana e Lazio).
Chi non deve mangiare le giuggiole?
In generale le giuggiole non hanno controindicazioni, tuttavia è bene consumarle con moderazione perché contengono fruttosio, che può risultare dannoso per la salute se assunto in quantità eccessive. Le informazioni riguardanti la sicurezza e gli effetti durante la gravidanza e l'allattamento sono ancora carenti.
Che cos'è la zinzola?
è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae, noto anche come dattero cinese, natsume o tsao (cinese semplificato: 枣; cinese tradizionale: 棗; pinyin: zǎo). Il frutto viene detto comunemente giuggiola o zizzola.
I zinzuli cu cumpari Fortunatu - Le giuggiole con compare Fortunato
Qual è il frutto tipico rumeno?
La giuggiola è il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, il cui nome scientifico è Ziziphus jujuba.
Qual è il sapore delle giuggiole?
Se raccolte quando non ancora del tutto mature, le giuggiole sono verdi (sembrano delle olive) e hanno un sapore simile alla mela. A maturazione completata, invece, assumono una tinta scarlatta e il gusto si fa decisamente più dolce, simile a quello di un dattero (tanto che l'albero è anche detto "dattero cinese").
Chi ha il colesterolo alto può mangiare le giuggiole?
Sono un portento per la salute del sistema cardiovascolare e abbassano i livelli del colesterolo; inoltre contengono tannini, che sono dei fantastici astringenti, tonici e rinfrescanti.
Per cosa fanno bene le giuggiole?
Le giuggiole, essiccate o ridotte in polvere, vengono utilizzate nella medicina tradizionale cinese per alleviare nervosismo, ansia e insonnia, prevenire le infezioni e migliorare le capacità digestive.
Quali sono gli effetti collaterali del giuggiolo?
Non si conoscono controindicazioni al consumo di giuggiole, anche nella loro variante disidratata. Il loro consumo non deve comunque essere troppo abbondante, dal momento che sono piuttosto caloriche.
Perché si dice brodo di giuggiole?
Il brodo di giuggiole veniva servito in bicchierini durante le feste dei duchi mantovani. Il successo di questo elisir fu tale che venne coniata l'espressione "andare in brodo di giuggiole", in riferimento alla felicità derivata dalla bontà di questo prodotto e quindi dal piacere che ne deriva consumandolo.
Quante giuggiole si possono mangiare al giorno?
Le giuggiole sono un frutto dolce e nutriente, apprezzato per il loro sapore unico e le proprietà benefiche. La quantità consigliata di giuggiole da mangiare al giorno è di circa 100-200 grammi, il che corrisponde a circa una tazza.
Le giuggiole sono datteri?
Le giuggiole sono i frutti dell'albero del giuggiolo, scientificamente noto come Ziziphus jujuba, volgarmente noto anche come zizzolo o dattero cinese. Questa pianta sembra abbia origini africane, più precisamente dell'Africa centrale e settentrionale e anche della Siria.
Come consumare le giuggiole?
Si consumano anche crude ma due sono i loro principali impieghi, le confetture e i liquori, come il suddetto brodo di giuggiole, che non è mitologico ma esiste. È un liquore che viene prodotto proprio ad Arquà, dal colore ambrato, con un profumo intenso e una dolcezza decisa. Si consuma dopocena, liscio o con ghiaccio.
Come si dice giuggiole in siciliano?
Nome italiano: Alliè (Piemonte, Cuneo), Cerosolle (Abruzzi, Aquila), Chiuchiume (Abruzzi), Ciceroni (Campania, Capri), Curnebbia (Sicilia, Avola), Gensole (Roma), Gigiora (Liguria, Mentone), Gigioriè (Liguria, Mentone), Gigoula (Liguria, Nizza), Giuggeto (Roma), Giuggiola (Toscana), Giuggiole (Roma), Giuggiolo (Toscana ...
Dove vengono coltivate le giuggiole?
Sui Colli Euganei, in particolare nel comune di Arquà Petrarca, il giuggiolo è coltivato quasi in ogni giardino e il suo frutto è ormai una delle caratteristiche distintive più conosciute e rinomate di questo territorio.
Chi soffre di diabete può mangiare le giuggiole?
Le giuggiole possono essere incluse nella tua dieta se gestisci il diabete. Con una porzione di frutta moderata, puoi beneficiare delle loro qualità nutrizionali. È importante monitorare le quantità. Le giuggiole contengono zuccheri naturali, quindi è utile considerare il loro impatto sulla glicemia.
In che mese si mangiano le giuggiole?
Le giuggiole iniziano la maturazione tra settembre e ottobre. In questi mesi presentano un colore verde e non sono completamente mature, ma possono essere consumate. Hanno un sapore acidulo e hanno una buccia più spessa. Somigliano alle mele e sono un concentrato di vitamine e antiossidanti.
A cosa fa bene il brodo di giuggiole?
Le giuggiole sono usate come rimedio emolliente, antisettico, antinfiammatorio, antispastico e vengono impiegate per garantire il buon funzionamento del fegato e dell'apparato gastrointestinale, oltre che dell'apparato urinario, di quello respiratorio e di quello cardiovascolare.
Qual è la frutta che fa male al colesterolo alto?
Frutti ad alto contenuto glicemico, come uva, mango e cachi, possono determinare un incremento rapido dei livelli di zucchero nel sangue. Questo picco glicemico stimola la produzione di insulina, che a sua volta può influenzare il metabolismo dei lipidi, incrementando, potenzialmente, i livelli di colesterolo LDL.
Perché non si mangia la buccia delle nespole?
Perchè non mangiare la buccia delle nespole? La buccia delle nespole è generalmente considerata commestibile, ma non sempre è consigliato consumarla. Essendo piuttosto sottile e ricca di fibre, può risultare difficile da digerire per alcune persone, soprattutto se consumata in grandi quantità.
Quali sono le proprietà e i benefici delle giuggiole?
Contrastano la stitichezza grazie alla presenza degli antrachinoni e delle mucillagini e hanno discrete proprietà lassative. Sono un ottimo supporto in caso di depressione, nervosismo, irritabilità, stanchezza, insonnia, ansia e palpitazioni.
Quali sono le controindicazioni al consumo di giuggiole?
Non sono note controindicazioni al consumo di giuggiole, anche nella loro variante disidratata. Non devono comunque essere consumate in modo troppo abbondante perché sono piuttosto caloriche.
Dove si trovano le giuggiole in Italia?
Le giuggiole vengono coltivate nell'area del Garda e nel basso Veneto, sulle colline veronesi e vicentine e sui Colli Euganei. Ad Arquà Petrarca, uno dei Borghi Più Belli d'Italia, questo frutto trova la giusta valorizzazione e ne diventa il prodotto tipico.
Come bollire le giuggiole?
Lavare e denocciolare le giuggiole. Farle bollire per almeno 5 minuti in acqua, aggiungere il miele (a piacere) e lasciar riposare per almeno ¼ d'ora. Infine filtrare nelle tazze. Il decotto di giuggiola è perfetto per trattare i sintomi della tosse e dei raffreddamenti.