Cosa abbiamo imparato dal Vajont?

L'esperienza del Vajont ci insegna che la sicurezza deve essere una priorità assoluta in tutte le fasi di progettazione, costruzione e gestione delle strutture.

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Cosa insegna il Vajont?

Il Vajont è quell'opera dell'uomo, con la sua audacia e le sue colpe, è la violazione di un limite nella trasformazione della natura, è il rapporto superficiale con la scienza, è l'imprudenza nel perseguire il progresso.

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Che effetti provoca la frana del Vajont?

Una frana gigantesca provoca un'onda che cancella, in pochi secondi, un territorio e quasi 2.000 vite umane. La morfologia delle valli del Vajont e del Piave viene sconvolta: i danni materiali incalcolabili. Di Longarone restano solo poche case; Erto viene graziato ma spariscono gran parte delle sue frazioni.

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Per quale motivo è stata costruita la diga del Vajont?

La diga del Vajont venne costruita tra il 1957 e il 1960 con lo scopo di ottenere energia idroelettrica dai diversi bacini presenti nella zona del Veneto grazie alla trasformazione dell'energia potenziale dei fiumi che attraversano la zona, tra cui i più importanti sono per l'appunto il Piave e il Vajont.

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Come si poteva evitare Vajont?

Come è già stato ampiamente provato, e come nel 2008 ci ha ricordato l'Assemblea delle Nazioni Unite, la tragedia del Vajont poteva essere evitata: una valutazione scellerata ha invece permesso che l'onda causata dalla frana del Monte Toc travolgesse 1910 vite in 4 minuti.

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DAL VAJONT NON ABBIAMO IMPARATO

Chi è sopravvissuto al Vajont?

Storie di sopravvissuti. Fra le vittime del disastro ci fu anche la famiglia Turrin di Pedavena: papà Giovanni, mamma Carmen e i figlioletti Marula di sei anni e Maurizio di due perirono tutti quella tragica notte. Rimase la piccola Marisa, protagonista ora di questa intervista.

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Che fine hanno fatto i responsabili del Vajont?

La sentenza definitiva.

Condanna Alberico Biadene (dipendente Enel-Sade) a cinque anni e Francesco Sensidoni (dipendente del ministero dei Lavori Pubblici) a tre anni e otto mesi, in quanto responsabili del reato di inondazione - frana compresa - e omicidi. Sia Biadene che Sensidoni godranno di un condono di tre anni.

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Quanto fu alta l'onda del Vajont?

Il bacino conteneva all'incirca 115 milioni di metri cubi d'acqua. L'impatto generò un'onda enorme che superò i 250 metri di altezza e si riversò sulle cittadine e paesi circostanti, tra cui Erto e Casso, causando la perdita di 158 vite umane.

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Come oggi la diga del Vajont?

Nonostante un disastro di proporzioni così importanti, nei fatti, la diga in calcestruzzo non ha subito danni. Anzi, è tuttora visitabile in completa sicurezza.

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Quanti operai sono morti durante la costruzione della diga del Vajont?

I morti accertati sono 1.910 (di cui 1450 solo a Longarone), a cui si aggiungono i 10 caduti sul lavoro durante gli anni di costruzione della diga.

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Quanto era profondo il lago del Vajont?

Le rocce che costituiscono l'area della valle del Vajont e quella del Monte Toc risalgono a circa 165 milioni di anni orsono. Esse erano parte di una scarpata che era sotto il livello del mare e che collegava una zona di bassa profondità con una zona più profonda (700-1000m.).

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Chi fu condannato per il Vajont?

Nel 1971 l'iter processuale si concluse con la sola condanna di Alberico Biadene, ingegnere della Sade, a 5 anni, e di Francesco Sensidoni, del ministero dei Lavori pubblici, a 3 anni e 8 mesi, entrambi per il reato di inondazione, aggravato dalla prevedibilità.

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Cosa vuol dire Vajont?

Il nome vajont di origini dialettali, Vajo, appare già in documenti dal 1300, con diverse grafie: "Vaiote", "Vaion" e "Vajont". L'origine del nome è latina da "vallis" che significa la valle. Se si accentua in "Vallion", diventa Vajon "vallone" grande valle, mentre la t finale ha solo un valore rafforzativo.

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Chi furono i responsabili del disastro del Vajont?

Furono condannati un dirigente della Sade e di un ispettore del Genio civileDopo un processo durato dal 1968 al 1972 verranno trovati colpevoli Alberico Biadene, un dirigente della Sade, e Francesco Sensidoni, ispettore del Genio civile.

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Quanto produceva la diga del Vajont?

E sul Vajont, naturalmente. La diga saliva a quota 677 (dai 660 metri del 1937) e il serbatoio passava da 46 a 71 milioni di metri cubi. In seguito si aggiunse anche la diga di Pontesei (9,1 milioni di metri cubi), sul Maè. I lavori erano iniziati a gennaio del 1957, prima di essere autorizzati.

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Perché la diga del Vajont è vuota?

Oggi però è vuoto spiega uno dei tecnici , perché negli anni Ottanta si sono rilevati dei cedimenti sulle spalle sulle quali poggiava il ponte e dunque si è costruito dentro la frana un bypass che attraversa tutto il corpo frana per una cinquantina di metri.

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Chi si è suicidato per il Vajont?

Alberico Biadene, detto Nino (Asolo, 29 novembre 1900 – Venezia, 1985), è stato un ingegnere e alpinista italiano.

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Chi ha pagato per Vajont?

Il 27 luglio 2000 i tre corresponsabili del disastro – Stato, Enel e Montedison – firmano l'accordo definitivo. Si accollano per un terzo ciascuno i 900 miliardi di oneri e danni da loro sopportati. Si dividono in parti uguali il prezzo dei risarcimenti riconosciuti ai comuni danneggiati (99 miliardi di lire in tutto).

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Cosa è successo 60 anni fa nel Vajont?

Sono le 22.39 del 9 ottobre 1963: una frana mostruosa, 270 milioni di metri cubi di roccia e terra, precipita dal monte Toc — siamo nel Cadore bellunese — nel bacino alpino formato dalla diga del Vajont, tra le più alte del mondo: nel cadere nell'invaso, la frana solleva un'onda che scavalca la diga e precipita nel ...

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Quanta gente è morta nel Vajont?

Sono passati 60 anni dal disastro del Vajont, uno degli episodi più tragici della storia italiana: nella sera del 9 ottobre 1963 morirono 1.910 persone in seguito alla frana che ha colpito la diga del Vajont, nel comune di Erto e Casso, in provincia di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, utilizzata per la produzione ...

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Com'è oggi Longarone?

Oggi Longarone è rinata; la ricostruzione è terminata negli anni '80 e - di fatto - da qualche tempo è già iniziata l'opera di ristrutturazione, un'opera che dovrebbe dare un volto nuovo a questa cittadina, che non è mai stata apprezzata nemmeno dai suoi stessi abitanti.

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Quando è stata svuotata la diga del Vajont?

Disastro del Vajont

Vista completa della diga, prima del disastro del 1963. Il disastro del Vajont si verificò il 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal monte Toc e precipitò nel bacino provocando un'onda che superò la diga e distrusse il paese di Longarone causando 2000 vittime.

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Cosa successe dopo il disastro del Vajont?

L'impatto con l'acqua generò un'onda di circa 50 milioni di metri cubi che, dividendosi in più direzioni: una parte lambì le abitazioni di Casso (Erto e Casso, PN), un'altra distrusse alcune frazioni di Erto e Casso , e un'altra ancora scavalcò la diga, precipitando nella stretta valle sottostante.

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Chi erano gli ingegneri del Vajont?

La diga è pure il simbolo di una convergenza iniziata negli anni 30 e maturata nel dopoguerra tra ingegneria e grandi imprenditori del cemento, dell'elettricità e dei costruttori. I nomi di riferimento furono Carlo Pesenti, Carlo Semenza e Giuseppe Torno.

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