Come si dice Istria in croato?

L'Istria è detta in croato e sloveno Istra; in istrioto Eîstria; in veneto Ístria; in greco Ίστρια (Ístria); in tedesco "Istrien".

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Come si chiama oggi l Istria?

La maggior parte dei territori ex italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia appartiene oggi alla Croazia, mentre solo una piccola parte dell'Istria settentrionale è sotto la sovranità slovena.

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Come si chiama la Croazia in croato?

Croazia (in croato Hrvatska) è uno Stato dei Balcani che confina a nord con la Slovenia, a nord-est con l'Ungheria, ad est con la Serbia, a sud con la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro, mentre a ovest è affacciata sul Mare Adriatico.

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Qual è la capitale Dell'Istria?

L'istria occupa un'area di oltre 3600 metri quadrati e la sua capitale amministrativa è Pula.

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Chi ha ceduto l Istria alla Jugoslavia?

A seguito dell'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943 e della creazione della Zona d'Operazioni del Litorale Adriatico da parte della Germania nazista (10/09/1943), il 13 settembre 1943 il Governo provvisorio insurrezionale croato riunito a Pisino proclamò unilateralmente l'annessione dell'Istria alla Croazia e alla ...

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Come sopravvive la minoranza ITALIANA in ISTRIA? (con sottotitoli)

Quando l Istria è stata tolta all'Italia?

Il 12 novembre 1920, i Governi Italiano e Jugoslavo firmarono a Rapallo un Trattato con cui i confini tra i due Paesi venivano fissati in maniera consensuale: l'Italia otteneva la quasi totalità della Venezia Giulia (ma non Fiume), mentre rinunciava a quasi tutta la Dalmazia (tranne Zara e l'isola di Lagosta).

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In che anni l Istria era italiana?

Il 3 novembre 1918, l'Italia firma a Villa Giusti il trattato di pace con l'Austria e il giorno successivo le truppe italiane entrano in Istria.

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Perché l Istria non è più italiana?

Nel 1861, in occasione della proclamazione del Regno d'Italia, e nel 1866, dopo la terza guerra d'indipendenza, l'Istria non fu annessa all'Italia per svariate ragioni, a causa delle quali molti istriani si organizzarono al fine di ottenere questa unione, abbracciando l'irredentismo italiano.

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Che lingua si parla in Istria?

Se oggi lo sloveno è lingua ufficiale nella fascia litoranea da Ancarano a Portorose, passando per Capodistria, Isola e Pirano, e il croato lo è nella Regione/contea (županija) istriana e nella Primorsko-Goranska (la regione di Fiume), l'italiano le affianca entrambe laddove la presenza della minoranza rimane ...

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Dove si parla italiano in Istria?

La grande maggioranza delle Comunità degli Italiani, 42, si trova in Istria, 4 Comunità si trovano nelle regione liburnica (Fiume, Cherso, Lussinpiccolo e Veglia), 3 in Slavonia (Lipik, Ploštine e Kutina), 2 in Dalmazia (Spalato e Zara) e 1 a Zagabria.

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Che origini hanno i Croati?

I Croati, popolazione originaria dell'Iran, si insediarono lungo la Dalmazia, chiamati dall'imperatore bizantino Eraclio, nella prima metà del 7° sec. e dopo poco si convertirono al cristianesimo. Da allora il legame con Roma ebbe sempre significato di individuazione nazionale rispetto a musulmani e Serbi ortodossi.

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Come si parla in croato?

La lingua ufficiale della Croazia e di Dubrovnik è il croato, una lingua slava abbastanza complicata per gli italiani. Tuttavia, nelle principali zone turistiche di Dubrovnik si parla inglese e italiano.

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Dove si parla italiano in Croazia?

In molti comuni della Regione istriana (Croazia) vigono statuti bilingui, e la lingua italiana viene considerata lingua co-ufficiale. Vi sono alcune scuole italiane in Istria, specialmente nei territori della ex-zona B: scuole elementari a Buie, Umago, Cittanova, Parenzo, Pola e Rovigno; scuole medie a Pola e Rovigno.

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Perché Fiume non è italiana?

Il 12 novembre 1920 il Regno d'Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni firmano il trattato di Rapallo, con il quale ambedue le parti riconoscono la piena libertà e indipendenza dello Stato Libero di Fiume, impegnandosi a rispettarla. Lo Stato Libero di Fiume esisterà de facto un anno e de iure quattro anni.

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Come si chiama oggi la Dalmazia?

La Dalmazia fa ora parte interamente della repubblica iugoslava ed è suddivisa tra la Croazia (alla quale appartiene gran parte del litorale e delle isole), la Bosnia-Erzegovina (che si affaccia per breve tratto al litorale adriatico), e il Montenegro (al quale appartengono le Bocche di Cattaro).

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Perché Fiume non è più italiana?

Dal 7 giugno 1941, a seguito dell'aggressione delle Potenze dell'Asse alla Jugoslavia e del trattato di Roma del 18 maggio 1941, la provincia di Fiume fu ingrandita: furono annessi l'entroterra orientale di Fiume e le isole quarnerine di Veglia ed Arbe.

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Come abbiamo perso l Istria?

Il sogno italico della Venezia Giulia durò poco più di vent'anni . Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l'Istria, Fiume e Zara e le isole all'Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.

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Cosa vuol dire Istria?

L'Istria è la principale penisola del mare Adriatico e al tempo stesso lo snodo, a Nord, fra la sua parte occidentale e quella orientale. Ha l'aspetto di un triangolo rovesciato, ma potrebbe anche essere raffigurata come un rombo irregolare o un cuore, a seconda di cosa si intenda con l'appellativo “Istria”.

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Quanti italiani sono rimasti in Istria?

In tutta l'Istria la popolazione italiana si aggira attorno alle 15 mila persone, di cui un quinto in Slovenia, dove si concentra quasi esclusivamente a Capodistria (712), Pirano (698) e Isola (430).

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Quando l'Italia ha perso la Croazia?

Nel settembre del 1943, con la capitolazione dell'Italia, la parte italiana della Dalmazia - ad esclusione di Zara - venne occupata dall'esercito tedesco ed annessa allo Stato Indipendente di Croazia.

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Quando Trieste entra a far parte dell'Italia?

Il 26 ottobre 1954 il tricolore tornava a sventolare sulla Piazza dell'Unità di Trieste, accolta dall'8º Reggimento Bersaglieri, primo Reparto ad entrare nella città, e da una folla acclamante di uomini e donne che salutavano la fine della guerra e l'occupazione straniera.

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Come si chiamano i profughi istriani?

Si stima che i giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone.

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Perché l'Italia non ebbe la Dalmazia?

L'Italia aveva trovato un ostacolo insormontabile nel presidente americano Wilson, deciso a difendere il principio di nazionalità, in virtù del quale gli Slavi dovevano riunirsi sotto un unico stato: perciò egli non volle riconoscere l'annessione all'Italia della Dalmazia, dove la popolazione era quasi tutta slava.

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Perché ci sono state le foibe?

Obiettivi delle retate erano tutti coloro che non accettavano l'egemonia iugoslava. I baratri venivano usati per l'occultamento di cadaveri con tre scopi: eliminare gli oppositori politici e i cittadini italiani che si opponevano (o avrebbero potuto opporsi) alle politiche del Partito Comunista di Jugoslavia di Tito.

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Quando l'Italia ha perso Fiume?

Dopo la capitolazione dell'Italia, nel 1943, Fiume e Sušak furono occupate dai tedeschi, che le controllarono fino al 3 maggio 1945, giorno della loro liberazione. Con la Conferenza di pace di Parigi, nel 1947, Fiume ritornò alla madrepatria croata, nell'ambito della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.

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