Come si chiamano le fontanelle a Torino?

“Torèt” è il nome preso in prestito dalla lingua piemontese che significa “piccolo toro”, “toretto”, e che viene comunemente utilizzato per identificare le tipiche fontanelle pubbliche, elementi caratteristici dell'arredo urbano di Torino.

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Quante fontane ci sono a Torino?

Attualmente le fontanelle sono più di 800, distribuite su tutto il territorio comunale e sono gestite da SMAT. Il servizio che la Città offre ai suoi abitanti ed ai visitatori diventa così un simbolo di accessibilità ad un bene comune.

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Quanti tori ci sono a Torino?

Il loro nome deriva dal dialetto piemontese dove torèt significa piccolo toro e in giro per la città ce ne sono ben più di 700. Voglio raccontarti qualcosa su uno dei simboli più conosciuti e amati di Torino, i mitici torèt verdi!

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Quanti sono i Toret?

Complessivamente, oggi vi sono circa 800 torèt sparsi per le vie del capoluogo subalpino. In origine l'acqua che alimentava le fontane proveniva dall'acquedotto del Pian della Mussa.

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Quanto costa un Toret?

TORETTO – TORET

1.159,90€ – 1.226,90€ IVA Inc. Il Toret e' l'originale fontana di Torino! E' un' icona per tutti i piemontesi ed e' una vera “chicca” per il loro giardino! Fusione in ghisa grigia lamellare con fondo antiruggine e finitura in colore verde RAL 6009.

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Toret tipica fontanella pubblica della città di Torino

Dove va a finire l'acqua dei Toret?

L'acqua erogata dai toretti e non utilizzata, ritorna nelle falde e nei corpi idrici superficiali e quindi restituita con migliore qualità all'ambiente dal quale è stata prelevata.

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Come trovare fontanelle?

Si chiama Fontanelle d'Italia ed è un'applicazione scaricabile su smartphones e tablet in grado di segnalare la presenza di tutte le fontanelle cittadine, dalle più vicine, in prossimità della posizione dell'utente, a tutte quelle dislocate nelle varie zone della città prescelta.

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Come funzionano i toret di Torino?

L'acqua dei Toret di Torino non viene sprecata e non finisce nelle fogne. Il sistema prevede infatti che l'acqua torni in circolo e venga riutilizzata, garantendo tra l'altro la perfetta potabilità proprio grazie al flusso continuo.

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Come è detta Torino?

Sembrerebbe di si, e questa città risponde al nome di Torino. Tra leggenda e realtà nei secoli il capoluogo del Piemonte è riuscito a farsi affibbiare l'etichetta di “città del Diavolo”.

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Perché il toro è il simbolo di Torino?

Storia. L'associazione di Torino alla figura del toro deriva dall'araldica medioevale, sistema che associava determinati simboli ad un'entità. Un metodo comune era di scegliere un'arma parlante cioè un simbolo che ricordasse il nome dell'entità per assonanza, e quindi toro per Torino.

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Perché la città si chiama Torino?

deriva da Augusta Iulia Taurinorum, antico nome dell'accampamento romano che poi è diventato "Torino", probabile riferimento a un'antica popolazione celtica locale, nota col nome di Taurini. Nelle lingue in cui l'esonimo non è Torino derivante dalla lingua italiana, ma Turin è così perché deriva dal piemontese Turin.

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Per cosa è famosa Torino?

Torino è una città dal patrimonio storico-artistico straordinario: dagli edifici Barocchi al Liberty e all'eclettismo; dalle Residenze Reali, dichiarate dall'UNESCO Siti Patrimonio dell'Umanità, al Museo Egizio – il più importante al mondo dopo quello al Cairo – da Palazzo Madama al Museo del Cinema.

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Qual è il fiume che passa per Torino?

Torino è nota per i suoi quattro fiumi: Po, Dora, Stura e Sangone, ben rappresentati nella fontana dei Dodici Mesi al Parco del Valentino.

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Che fiume passa in centro a Torino?

Durante il suo corso, il Po, attraversa la nostra città e da secoli ne custodisce la storia, con le sue leggende. Scorre vicino al centro di Torino e sulle sue sponde si trovano alcuni parchi, il più famoso è il Valentino, luogo di svago per passeggiate ed ideale per corse e giri in bici.

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Chi sono i più ricchi a Torino?

La "classifica dei Paperoni" di Forbes: Denegri, patron del Cambio, è il più ricco di Torino. E' Gustavo Denegri, secondo la classifica annuale di Forbes, l'uomo più ricco di Torino.

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Quali sono le 4 porte di Torino?

L'accesso avveniva tramite le quattro porte che si aprivano lungo le mura in corrispondenza del cardo maximus e del decumanus maximus: Porta Palatina, Porta Decumana, Porta Marmorea e Porta Pretoria.

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Dove è nato il Torino?

Già nel 1891 nel capoluogo piemontese la compagine calcistica dell'Internazionale Torino, presieduta dal Duca degli Abruzzi, svolgeva la sua attività; nel 1894 in città le squadre divennero due, con la fondazione del Football Club Torinese.

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Che fine fa l'acqua delle fontanelle?

L'acqua erogata delle fontanelle comunque non si disperde, ma segue lo stesso “ciclo virtuoso” del resto dell'acqua potabile distribuita dall'acquedotto: una volta raggiunta la fognatura viene depurata e poi riutilizzata dai consorzi agricoli per l'irrigazione dei campi a sud della città.

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Perché le fontanelle sono sempre aperte?

Non possono essere chiuse tutte insieme perché svolgono una funzione fondamentale per l'intera rete idrica, permettendo di mantenere in pressione le tubature, che sono molto vecchie e danneggiate.

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Quando si chiudono le fontanelle?

La fontanella anteriore tipicamente si chiude tra i 10-18 mesi di vita (nel 40% dei bambini si chiude entro l'anno, e tale percentuale aumenta al 96% nei bambini entro i 2 anni). Si parla di chiusura precoce della fontanella se questa avviene prima dei 4 mesi di vita.

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Dove finisce l'acqua della doccia?

L acqua della doccia come tutta quella di scarico, va nella condotta delle acque bianche, e poi convogliata nei mari, torrenti, fiumi. Attraverso un processo di evaporazione e poi di pioggia, ritorna ai serbatoi, potabilizzata e infine nella rete idrica.

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Dove vanno a finire le acque bianche?

Distinti in acque nere, acque bianche e acque grigie, finiscono nelle tubature e sono condotti in impianti di depurazione.

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Quanta acqua si può prendere da una fontana pubblica?

E' vietato prelevare acqua da fontane alimentate da pubblico acquedotto per usi diversi da quelli potabili e igienici ad esclusivo uso individuale. E' comunque vietato il prelievo di acqua in quantita' superiore a settanta litri per utente al giorno. 2.

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Quale lago è vicino a Torino?

laghi balneabili in Piemonte: oltre al più famoso Lago Maggiore, dove il Toce incontra il Lago Maggiore si forma il bacino del Lago di Mergozzo; è balneabile anche il vicino Lago d'Orta. Più vicino a Torino ma in provincia di Biella c'è il Lago di Viverone con sponde attrezzate per campeggi e strutture balneari.

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Qual è il secondo fiume di Torino?

La storia di Torino è intrinsecamente legata a quella del Po e dei suoi affluenti, che hanno giocato un ruolo fondamentale per l'economia e la vita quotidiana dei suoi abitanti sino alla metà dell'Ottocento (dalla pesca ai mulini, dalle lavandaie alla balneazione).

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