Come erano le finestre nell'antica Roma?

In epoca imperiale i romani erano soliti utilizzare una tipologia di finestra chiamata “bifora”, divisa verticalmente da una colonnina o da un pilastrino in due aperture su cui poggiavano due archi a tutto sesto o acuti.

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Come erano le finestre prima del vetro?

Anticamente le finestre erano costruite in legno e, una volta chiuse, le stanze venivano immerse nel buio. Per filtrare la luce era consuetudine ricorrere a tende oleate di papiro e fogli di pergamena.

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Perché le insulae non avevano i vetri alle finestre?

Erano di uno o due piani e le finestre erano affacciate all'interno per evitare i rumori della strada.

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Cosa usavano i romani al posto del vetro?

Cosa si usava per chiudere il vano delle finestre? Venivano adoperati dei teli bianchi impregnati di grasso, o piccoli telai in legno assemblati con vari materiali, oggi davvero improbabili come pezzi trasparenti di vescica di maiale, o pelle di animali ridotta a sottile pergamena.

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Da quando ci sono i vetri alle finestre?

Nel corso del Medioevo, i vetrai iniziarono ancora una volta a sviluppare modi per realizzare vetri per finestre piatti. Nel XIV secolo, i soffiatori di vetro francesi svilupparono il processo noto come “vetro a corona”, dove una bolla cava di vetro veniva centrifugata in un disco appiattito.

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Come erano fatte le case degli antichi Romani?

Quando sono nati gli infissi in alluminio?

In Europa, nel 1930 con Le Corbusier, nasce la finestratura a nastro in alluminio, con le aperture inserite a scorrere ed il brise-soleil.

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Perché bisogna aprire le finestre al mattino?

Una giusta aerazione della casa non è solo utile per eliminare gli odori ma, soprattutto, fondamentale per la salvaguardia del comfort e della nostra salute. Per questo motivo è importante prendere l'abitudine quotidiana di aprire le finestre per consentire un sano ricambio dell'aria negli ambienti dell'abitazione.

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Chi furono i primi a lavorare il vetro?

La patria del vetro e della sua lavorazione è il Medio-Oriente. Mesopotamia, Siria ed Egitto furono le regioni che videro la nascita dei primi oggetti di vetro.

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Come costruivano le case gli antichi romani?

Evoluzione delle case romane

Alla fine del VII secolo a.C. anche gli elevati sono edificati in scaglie di tufo e le porte hanno stipiti in tufo lavorato. Alla metà del VI secolo a.C. si cominciano a costruire muri con zoccolo in scheggioni di tufo ed elevati in argilla e, per la prima volta, il tetto in tegole e coppi.

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Come si baciavano gli antichi romani?

Erano tre i tipi di bacio che i romani conoscevano ai loro tempi, ovvero il basium, il suavium e l'osculum. Il primo di questi era considerato come un gesto di affetto, da dare a un amico, a un familiare, in pratica a qualcuno a cui si vuole bene.

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Quanto costava una casa nell'antica Roma?

Per esempio, il prezzo di un'abitazione nel centro storico di Roma si aggira intorno ai 7.500 euro al metro quadro.

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Come illuminavano le case i romani?

All'illuminazione domestica si provvedeva in realtà con le candele e soprattutto con lampade a olio. L'uso delle candele si diffuse fin dai tempi della Roma arcaica: queste si ottenevano avvolgendo uno strato di cera o di sego ad uno stoppino formato da piante palustri.

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Quale tipo di abitazione era più diffusa a Roma?

La maggioranza della popolazione di Roma viveva infatti in piccole domus e soprattutto nelle grandi insulae, più o meno decorose, ed in alcuni casi addirittura inadatte all'abitazione umana: si pensi, ad esempio, alle soffitte (tabulata), all'inizio occupate da schiavi e successivamente da persone comuni, alle cantine ...

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Come erano fatte le finestre nel Medioevo?

La finestra nel Medioevo: finestre a tutto sesto, bifore e nicchie. Tipici del Medioevo erano i muri spessi con piccole finestre ad arco tondo, spesso disposte una accanto all'altra per far entrare più luce all'interno. Il vetro rappresentava un lusso inaccessibile all'epoca ed era riservato soprattutto alle chiese.

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Che popolo ha inventato il vetro?

Secondo un racconto di Plinio, questo materiale fu una scoperta accidentale dovuta ad alcuni mercanti fenici che, intorno al 5000 a.C., sbarcati presso le rive del fiume Belo in Siria, accesero un fuoco da campo ed usarono per appoggiare le loro pentole dei blocchi di nitrato prelevato dal carico che trasportavano.

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Chi ha inventato la finestra?

Le prime finestre arrivarono con la civiltà mesopotamica e quella egizia, che si servivano di buchi nei muri di casa per favorire il ricambio d'aria. Certo, che entrassero fasci di luce naturale era importante - ma l'igiene prima di tutto.

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Come riscaldavano le case gli antichi romani?

Inizialmente ha risposto: In che modo gli antichi romani riscaldavano i loro bagni? L'acqua era riscaldata da fornaci con grandi paioli di rame. Letti in muratura (sì, sì) e ambienti di abitazione erano riscaldati ad aria calda fatta circolare attraverso canne in muratura.

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Come facevano i Romani a costruire gli acquedotti?

Gli acquedotti antichi romani presentavano delle camere dove le acque venivano raccolte e sottoposte a purificazione (le piscinae limariae), sia all'inizio del percorso, sia alla fine. Il condotto principale era detto specus ed era costruito in muratura ricoperta con un amalgama impermeabile fatto di calce e laterizi.

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Come facevano i romani a far funzionare le fontane?

Per la distribuzione dell'acqua in città si può citare il Palatino a Roma che era alimentato da un sifone rovescio, collegato alle arcate neroniane del Celio, il cui ventre era poggiato sugli archi ancora osservabili in via di San Gregorio.

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Come veniva usato il vetro nell'antichità?

All'inizio, il vetro veniva utilizzato soprattutto per realizzare oggetti per l'ornamento personale, come le perle, e solo successivamente per recipienti di piccole dimensioni, che venivano modellati con la tecnica del nucleo friabile', ovvero ricoprendo un nucleo di argilla con vetro fuso ed asportando il nucleo ...

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Come facevano i Fenici a fare il vetro?

I Fenici inventarono poi la tecnica e l'arte della soffiatura del vetro: attraverso una speciale canna soffi avano l'aria dentro la pasta di vetro fusa con il calore, per modellarla fino a ottenere le forme desiderate.

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Come si faceva il vetro?

Ma di cosa è fatto il vetro? In due parole, si ottiene fondendo la sabbia con la soda (in forma di carbonato o solfato) a temperature attorno ai 1500-1550 gradi circa. Una volta ottenuto il fuso viene raffreddato rapidamente et voilà, si ottiene il vetro.

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Cosa succede se non apri le finestre?

Che i circa 20 l di vapore acqueo che si producono ogni giorno finiscono per accumularsi sulle vostre finestre e pareti, causando spesso e volentieri condensa e muffe, antiestetiche e dannose per la salute.

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Perché aprire le finestre quando piove?

Mediante la ventilazione si produce un ricambio tra aria interna viziata e umida e aria esterna fresca e secca.

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Perché non aprire le finestre di notte?

E' sconsigliato tenere le finestre aperte di notte, perché la vostra stanza potrebbe raffreddarsi molto durante la notte e insieme agli insidiosi spifferi d'aria, potrà provocarvi dolori muscolari durante i giorni seguenti.

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