Chi non può espandere l ottetto?
AZOTO: no espansione ottetto! Serve a prevedere la geometria della molecola (configurazione = disposizione spaziale dei legami intorno ad un atomo) - Le coppie di e- in un guscio di valenza si dispongono in modo da rendere massima la distanza di mutua separazione.
Quali elementi non espandono l ottetto?
Pertanto l'atomo di azoto si lega ma non completa l'ottetto. Altre eccezioni. Diversi elementi dei gruppi II A (berillio) e III A (boro e alluminio) si legano in molecole senza completare l'ottetto. Generalmente gli elementi non metallici, invece, rispettano la regola dell'ottetto.
Quali periodi possono espandere l ottetto?
Gli atomi che possono espandere l'ottetto devono disporre anche degli orbitali d e quindi devono essere elementi del 3° periodo o più grandi. Il solo elemento, tra questi, del 3° periodo è il fosforo.
Quali atomi fanno eccezione alla regola dell ottetto?
I metalli infatti possono cedere elettroni e formare cationi, al contrario dei non metalli che li acquistano. I trasferimenti di elettroni sono sempre finalizzati al raggiungimento dell'ottetto, vi sono però delle eccezioni: H+, l'idruro H-, il litio e il berillio.
Chi ha ottetto espanso?
Eccesso di elettroni
Lo zolfo ha sei elettroni, così come l'ossigeno. In questo modo raggiungono però 12 elettroni, quindi si dice che hanno espanso l'ottetto. Un altro esempio comune di questo comportamento è il fosforo.
Eccezioni alla regola dell'ottetto
Per chi vale la regola dell ottetto?
La regola dell'ottetto è una regola empirica formulata nel 1917 da Gilbert Newton Lewis per spiegare in modo approssimato la formazione di legami chimici tra gli atomi, utilizzabile a rigore solo per gli atomi dei gruppi principali (quelli con numerazione romana) della tavola periodica.
Qual è la regola dell ottetto?
Nella formazione dei legami gli atomi tenderanno quindi a raggiungere la configurazione stabile del gas nobile che li precede o li segue sulla tavola periodica arrivando ad avere otto elettroni sul guscio più esterno. Tale regola viene detta come regola dell'ottetto.
Perché il Boro non raggiunge l ottetto?
Esistono alcuni composti covalenti degli elementi del gruppo 13 (boro e alluminio) in cui il boro o l'alluminio non hanno l'ottetto completo. Questo elementi dispongono di soli tre elettroni di valenza, e possono quindi formare 3 legami covalenti, per un totale di 6 elettroni che circondano l'atomo.
Perché l'elio rappresenta un'eccezione alla regola dell ottetto?
L'eccezione a questa regola, definita regola dell'ottetto, è rappresentata dal gas nobile più leggero, l'elio, il quale è stabile, anche se nel livello più esterno ha solo due elettroni. Ciò dipende dal fatto che il primo livello energetico può contenere solo due elettroni.
A quale atomo manca un elettrone per completare l ottetto?
Anche in questo caso gli atomi nella condivisione degli elettroni tendono alla situazione più stabile di ottetto completo. Es. Gli elettroni di valenza per Cl sono rappresentati da puntini organizzati a coppie. Al Cl manca 1é per completare l'ottetto.
Quanti legami può fare l'ossigeno?
L'ossigeno può fare al massimo 2 legami covalenti.
Come faccio a sapere quanti legami può fare un atomo?
Per poter prevedere quali e quanti legami si possono formare tra gli atomi, si può utilizzare la regola dell'ottetto: gli atomi tendono ad acquistare, a cedere o a mettere in comune tanti elettroni quanti sono quelli necessari per avere otto elettroni nel guscio di valenza.
Qual è il legame più forte?
Il legame covalente è il legame chimico più forte e si distinguono due tipi di legame covalente: 1 - il legame covalente puro; 2 - il legame covalente polare. Un legame covalente è detto “puro” quando si forma fra atomi con lo stesso valore di elettronegatività, oppure valori molto vicini.
Cosa succede quando gli atomi di alluminio si legano tra loro?
Ricordiamo che un legame metallico è semplicemente l'attrazione elettrostatica tra gli ioni positivi del metallo e il mare di elettroni delocalizzati, quindi questo crea un legame più forte. L'alluminio, ad esempio, perde tre elettroni di valenza per formare uno ione con carica +3.
Perché l'elio ha solo due elettroni di valenza?
Invece l'elio si trova nel gruppo VIII. Questo perché il guscio di valenza dell'elio ha spazio solo per due elettroni, il che significa che l'elio ha in realtà un guscio esterno completo di elettroni. Questo fa sì che si comporti come gli altri elementi del gruppo VIII.
Perché si dice ottetto?
Si dice “dell'ottetto” perché con il termine ottetto si indica che sono considerati 8 elettroni.
Perché gli atomi cercano l ottetto?
La regola dell'ottetto dice che un atomo è particolarmente stabile quando ha 8 elettroni nello strato di valenza, cioè ha lo strato di valenza completo. I legami chimici si formano perché gli atomi cercano di raggiungere la configurazione elettronica esterna più stabile, cioè l'ottetto.
Perché l'azoto fa solo 4 legami?
Nella sua configurazione elettronica fondamentale ha solo 2 elettroni spaiati! Se uno degli elettroni nell'orbitale 2s è promosso nel 2p vuoto, abbiamo 4 elettroni spaiati e quindi la possibilità di formare 4 legami covalenti.
Perché il fosforo fa 5 legami?
L'espansione dell'ottetto è possibile nel fosforo, elemento del terzo periodo, che può usare oltre agli orbitali 3s e 3p anche orbitali 3d. In H3PO4, il fosforo usa i suoi 5 elettroni per realizzare 5 legami: un doppio legame con un ossigeno e tre legami singoli con i tre OH.
Come il carbonio raggiunge l ottetto?
Il carbonio è un elemento del II periodo, con una configurazione elettronica esterna 2s22p2: ha quindi 4 elettroni disponibili per formare legami e 4 elettroni mancanti per raggiungere l'ottetto.
Quanti elettroni deve acquistare l'atomo di elio per completare l ottetto?
La regola dell'ottetto
L'Elio (He) per poter ottenere la stabilità ha bisogno di due elettroni nel livello esterno. Un atomo è considerato particolarmente stabile quando possiede otto elettroni nel livello esterno.
Come si raggiunge l ottetto?
Regola dell'ottetto:
un atomo raggiunge il massimo della stabilità acquistando, cedendo o condividendo elettroni con un altro atomo in modo da raggiungere l'ottetto nella sua configurazione elettronica esterna, simile a quella del gas nobile nella posizione più vicina nella tavola periodica.