Treviso è una città spesso trascurata per la sua vicinanza a Venezia, ma è un’incredibile destinazione turistica e ha una grande offerta per chi ha voglia di esplorare. Questa città si trova a circa 40 minuti da Venezia e ha una popolazione di oltre 80.000 abitanti. La maggior parte dei cittadini di Treviso vive al di fuori delle mura storiche della città e nell’entroterra.

Treviso ha origini celtiche e si pensa che i Celti si siano originariamente stabiliti qui. Nell’89 a.C., tuttavia, l’insediamento fu trasformato in comune romano e divenne un’importante città. Per tutto il Medioevo, Treviso fece parte della Lega Lombarda e fu coinvolta in numerosi assedi e conflitti; da qui la necessità delle sue imponenti mura e torri difensive. Si dice che Treviso sia il luogo di produzione originale del vino Prosecco e alcuni storici ritengono che sia il luogo di nascita del dolce italiano Tiramisù.

Cosa vedere a Treviso in 3 giorni

Treviso è una città spesso trascurata per la sua vicinanza a Venezia, ma è un’incredibile destinazione turistica e ha una grande offerta per chi ha voglia di esplorare. Questa città si trova a circa 40 minuti da Venezia e ha una popolazione di oltre 80.000 abitanti. La maggior parte dei cittadini di Treviso vive al di fuori delle mura storiche della città e nell’entroterra.

Tre giorni a Treviso: 1° giorno

La Piazza dei Signori di Treviso

La Piazza dei Signori, in italiano Piazza dei Signori, è idealmente e architettonicamente il cuore della città, dove gli abitanti si riuniscono per incontrarsi e chiacchierare. Nella piazza si trovano il Palazzo della Prefettura, costruito alla fine dell’Ottocento, e la Torre Civica con il suo campanile. Nella piazza si trova anche uno dei monumenti più famosi di Treviso, il Palazzo dei Trecento, il più rappresentativo della città: un edificio in stile romanico costruito nel XIII secolo e restaurato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Sull’altro lato della piazza si trova il Palazzo del Podestà, in stile rinascimentale. Da questa piazza parte la via principale della città, Via Calmaggiore.

Via Calmaggiore di Treviso

Via Calmaggiore è la strada principale di Treviso (il suo nome deriva dal latino “Callis Maior”, via principale), dove si trovano molti negozi e soprattutto palazzi riccamente decorati. La strada è costituita da portici e collega la Piazza dei Signori con la chiesa principale, il Duomo. In epoca romana questa strada coincideva con il Cardo Maximum, una delle due vie principali che componevano la città; per questo oggi, su richiesta, è possibile visitare un pezzo di questa antica strada scoperto in tempi recenti, l’affare che si trova proprio sotto la cosiddetta Galleria Romana.

Il Duomo di Treviso

Il Duomo di Treviso è circondato da un complesso di altre strutture, tra cui il Battistero di San Giovanni, il Vescovado e le Canoniche. La Cattedrale è dedicata a San Pietro e fu costruita nel XII secolo, ma ciò che si può vedere oggi è una ricostruzione del periodo rinascimentale. La Cattedrale è aperta la mattina fino a mezzogiorno e il pomeriggio dalle 15 alle 18 (a meno che non ci siano messe o altre funzioni).

Tre giorni a Treviso: 2° giorno

Cripta del Duomo di Treviso

Sotto la Cattedrale, a testimoniare la storia più antica, c’è la cripta con le tombe dei vescovi della città, tutte arricchite da colonne e capitelli, ognuno diverso dall’altro. Scendendo una scala accanto alla cappella dell’Annunziata, si raggiunge l’antica cripta già documentata nel 1030, “unica parte superstite della cattedrale romanica”. Popolata da una selva di colonne con capitelli tardo-antichi e lombardi riutilizzati dall’VIII-IX secolo, conserva nella zona absidale il prezioso scrigno di San Liberale, patrono della città e della Diocesi, in pietra tenera policroma”.

La raffinata opera gotica del 1403, con l’immagine del Santo di Altinate, è stata recentemente riscoperta e trasferita nel suo sito. La cattedrale ha subito numerose modifiche nel corso degli anni. Le bellissime absidi rinascimentali, tuttavia, sono ancora quelle progettate da Tullio Lombardo ed esprimono ancora tutto il loro splendore.

Altre chiese da vedere a Treviso

La chiesa di San Nicolò fu costruita dai frati domenicani. Per esaltare il loro ordine, il pittore Tomaso da Modena commissionò degli affreschi nella Sala Capitolare del Convento (destinata alle riunioni della comunità dei frati): si tratta di ritratti dei maggiori rappresentanti dell’ordine; tra questi spicca un frate con gli occhiali, probabilmente la prima rappresentazione di occhiali nella storia dell’arte! L’altra chiesa è quella di San Francesco, di architettura molto austera, dove si trova la tomba di Francesca Petrarca, figlia del poeta, morta a Treviso.

Università di Treviso

L’università che vediamo oggi sorge sull’antico sito di un ospedale per poveri e pellegrini. L’Università di Treviso è una sede separata dalle Università di Padova e Venezia, quindi sarà piuttosto piccola ma ben organizzata.

I canali di Treviso

La città di Treviso è conosciuta come la “città d’acqua” in quanto è attraversata da numerosi canali che creano angoli molto caratteristici e romantici. Il legame tra la città di Treviso e Venezia si riflette anche nel nome di alcune zone: ad esempio, la zona commerciale tra le due città era chiamata “Buranelli”, da Burano. Si pensa che i pescatori dell’isola venissero a vivere in questa zona, uno dei luoghi più caratteristici della città, dove si possono vedere anche alcuni mulini a vento.

Il mercato del pesce

Questa è l’area in cui si teneva il mercato del pesce. Oggi qui si trovano anche alcune bancarelle di frutta e verdura, per cui la zona è diventata un punto di riferimento per la vita sociale della città. È un luogo curioso e piacevole da visitare per scoprire la vera essenza della città.

Tre giorni a Treviso: 3° giorno

La “Casa dei Carraresi”.

Questa Casa è oggi il museo più importante e conosciuto della città, dove ogni anno si tengono mostre di livello nazionale. La struttura è piuttosto piccola, ma è affascinante e molto ben conservata, e le mostre sono sempre di alta qualità. Dopo alcuni anni di mostre sul periodo impressionista ₍Monet, Van Gogh tra gli altri₎, ora ci sono mostre sull’Oriente tra molte altre.

Le mura di Treviso

Treviso aveva già le sue mura in epoca romana, ma quelle attuali risalgono al 1500. Oggi sono ancora visibili il terrapieno in mattoni e le torri circolari, che ricordano la funzione della città di difendere le terre di Venezia ai tempi della Serenissima. Oggi le mura vengono utilizzate per passeggiare nel centro della città o per fare jogging. Le mura hanno alcuni ingressi; i più antichi sono le tre porte vecchie: San Tomaso, Santi Quaranta e Altinia.

Il complesso di Santa Caterina a Treviso

Il complesso di Santa Caterina è l’asse principale della rete dei Musei Civici di Treviso, che comprende anche il Museo Luigi Bailo, oggi chiuso al pubblico, e il complesso Ca’ Da Noal – Casa Robegan – Casa Karwath. Il complesso comprende la chiesa e il convento, recentemente restaurati. La chiesa di Santa Caterina è un interessante esempio di stile gotico e merita una visita per gli affreschi realizzati tra il XIV e il XV secolo, mentre l’antico convento è visitabile con due chiostri racchiusi nella vegetazione e un’interessante sezione archeologica che testimonia la vita quotidiana dell’uomo in queste zone fin dai primi insediamenti di 300.000 anni fa.

La fontana dei capezzoli

Percorrendo via Calmaggiore, si arriva a Palazzo Zignoli, dove si trova la famosa Fontana delle Tette, così chiamata perché ricorda visivamente un busto con l’acqua che sgorga dai seni. Tuttavia, la statua che possiamo ammirare all’esterno è un’imitazione. L’originale, oggi conservato all’interno del Palazzo dei Trecento, fu costruito nel XVI secolo per celebrare un’occasione solenne come l’elezione di un nuovo sindaco. Ogni volta che ne veniva eletto uno nuovo, la fontana veniva usata per versare vino rosso da un lato e vino bianco dall’altro.

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