Quanto tempo prima il datore di lavoro deve comunicare la cassa integrazione?

ATTENZIONE La comunicazione ai sindacati è necessaria per procedere all'invio della domanda all'Inps. Per l'assegno di integrazione salariale FIS la domanda va presentata non prima di 15 giorni e non oltre 30 giorni dalla sospesione riduaizone dell'orario di lavoro.

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Quanto tempo prima deve essere comunicata la cassa integrazione ai dipendenti?

La domanda di integrazione salariale deve essere presentata entro il termine di: - 15 giorni dall'inizio della sospensione o riduzione dell'attività lavorativa; - entro la fine del mese successivo a quello in cui si è verificato l'evento nel caso di domande per eventi oggettivamente non evitabili.

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Quando il datore di lavoro anticipa la cassa integrazione?

Dopo l'autorizzazione dell'Inps, nella maggior parte dei casi dopo 2-3 mesi, il datore di lavoro anticipa i soldi della cassa integrazione sulla busta paga del lavoratore e li recupera con la compensazione dei contributi da pagare.

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Come faccio a sapere se l'azienda mi ha messo in cassa integrazione?

Il servizio informativo sulla Cassa integrazione è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, accedendo al link “INFO CIG” presente nella sezione contatti dell'area autenticata del Cassetto Previdenziale. Necessari dunque per l'accesso le credenziali digitali SPID CIE o CNS.

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Che obblighi ha il lavoratore in cassa integrazione?

Durante il periodo di cassa integrazione il lavoratore ha un obbligo di disponibilita` in quanto, anche se sospeso, resta ugualmente alle dipendenze del datore di lavoro per cui, se convocato, e` tenuto a riprendere servizio anche prima della scadenza della sospensione programmata.

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Come funziona la cassa integrazione

Chi è in cassa integrazione può essere licenziato?

Il divieto di licenziare rimane fino al termine della cassa integrazione.

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Cosa succede se la cassa integrazione non viene accettata?

Secondo i Giudici di legittimità, il mancato rispetto di detto onere comporta l'illegittimità sia del provvedimento concessorio dell'intervento di integrazione salariale sia della, conseguente, sospensione dei lavoratori interessati.

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Quanto costa al datore di lavoro la cassa integrazione?

Per quanto attiene alla contribuzione ordinaria, è stabilito un contributo ordinario nella misura dello 0,90% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, di cui lo 0,30% a carico del lavoratore e lo 0,60% a carico del datore di lavoro.

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Quanto paga il datore di lavoro per la cassa integrazione?

L'indennità di cassa integrazione è pari all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate. L'importo viene corrisposto nel limite di un massimale, rivalutabile di anno in anno in base agli indici dei prezzi al consumo accertati dall'ISTAT.

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Chi è in cassa integrazione può fare un altro lavoro?

Lo svolgimento di attività di lavoro, autonomo o subordinato, durante il periodo di cassa integrazione determina esclusivamente la riduzione o la sospensione del trattamento stesso ma non provoca la cessazione, neanche temporanea, del rapporto di lavoro originario.

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Come funzionano le ferie con la cassa integrazione?

Come precisato dalla normativa e dalle circolari amministrative, durante le ore di cassa integrazione o FIS, in cui non viene svolta la prestazione, le ferie non maturano e i termini per il loro godimento sono automaticamente prorogati.

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Che cosa si perde con la cassa integrazione?

Ecco l'importo medio. Il 39% dei lavoratori in cassa integrazione percepirà un assegno inferiore al 20% rispetto allo stipendio mensile. La maggioranza dei lavoratori percettori degli ammortizzatori sociali perderà invece una somma superiore.

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Quanto incide la cassa integrazione sulla tredicesima?

Molti lavoratori percepiscono un importo della cassa integrazione che non è l'80% dello stipendio, ma è un importo più basso e comprensivo dei ratei di tredicesima e quattordicesima. Quindi di fatto, essi perdono il diritto, in termini di netto percepito effettivo, al rateo di tredicesima e quattordicesima.

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Che differenza c'è tra cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione straordinaria?

A differenza della Cassa Integrazione Ordinaria, quella straordinaria non è collegata a eventi esterni e imprevedibili, ma a situazioni legate all'attività dell'azienda stessa, come nel caso di conversioni della produzione, revisione della struttura organizzativa o tecnologica.

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Quanto costa all'azienda la cassa integrazione ordinaria?

Un contributo addizionale pari al 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non prestate durante la sospensione o la riduzione di orario per le aziende con fatturato ridotto in misura inferiore al 20% e pari al 18% per le aziende che non hanno subito cali di fatturato.

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Come viene rimborsata la cassa integrazione anticipata dal datore di lavoro?

La banca ottiene il rimborso delle somme anticipate nel momento in cui l'INPS, al termine del procedimento autorizzativo, eroga le somme dovute a titolo di cassa integrazione.

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Chi non può essere messo in cassa integrazione?

Dal 1° gennaio 2022 è previsto che il lavoratore che svolga: - attività di lavoro subordinato di durata superiore a 6 mesi, - attività di lavoro autonomo, durante il periodo di integrazione salariale non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate.

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Quando si è in cassa integrazione cosa si matura?

Il lavoratore matura diritto alla tredicesima e alla quattordicesima mensilità durante il periodo di integrazione salariale. Il tutto, secondo quanto previsto dai propri CCNL.

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Quanto può durare al massimo la cassa integrazione?

La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo, ecc.) versino in grave crisi occupazionale. Essa può durare al massimo 12 mesi e il suo ammontare può arrivare fino all'80% della retribuzione.

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Come viene calcolata la cassa integrazione sullo stipendio?

Determinare la retribuzione oraria (RMo)

Per i lavoratori mensilizzati (<TipoPaga> uguale M) è necessario dividere la retribuzione mensile (RM) comprensiva delle mensilità aggiuntive per l'orario contrattuale (<DivisoreOrarioContr>).

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Come funziona il pagamento diretto della cassa integrazione?

Nel caso di cassa integrazione straordinaria il pagamento diretto viene autorizzato direttamente dal Ministero del lavoro. La misura del trattamento di integrazione salariale è pari all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore che invece non sono state prestate.

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