Quanti metri cubi di acqua cadono dal bacino della diga sulle città nella valle del Vajont con quali conseguenze?

L'impatto con l'acqua generò un'onda di circa 50 milioni di metri cubi che, dividendosi in più direzioni: una parte lambì le abitazioni di Casso (Erto e Casso, PN), un'altra distrusse alcune frazioni di Erto e Casso , e un'altra ancora scavalcò la diga, precipitando nella stretta valle sottostante.

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Quanti metri cubi di acqua cadono dal bacino della diga sulle città nella valle del Vajont?

Il bacino conteneva all'incirca 115 milioni di metri cubi d'acqua. L'impatto generò un'onda enorme che superò i 250 metri di altezza e si riversò sulle cittadine e paesi circostanti, tra cui Erto e Casso, causando la perdita di 158 vite umane. La devastazione si estese anche nella valle del Piave.

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Che effetti provoca la frana del Vajont?

Una frana gigantesca provoca un'onda che cancella, in pochi secondi, un territorio e quasi 2.000 vite umane. La morfologia delle valli del Vajont e del Piave viene sconvolta: i danni materiali incalcolabili. Di Longarone restano solo poche case; Erto viene graziato ma spariscono gran parte delle sue frazioni.

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Quanti metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc sul fianco sinistro della valle del Vajont?

Il 9 ottobre 1963, alle ore 22.39, una massa franosa di 260 milioni di metri cubi si stacca dalla parete del monte Toc e precipita nel lago artificiale.

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Quali problemi ha creato nel territorio la diga del Vajont?

1La diga del Vajont

Si tratta di uno dei disastri naturali europei più gravi del '900, che raderà al suolo una cittadina (Longarone) e provocherà la morte di oltre 2000 persone, stravolgendo completamente l'assetto del territorio.

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Il disastro del Vajont: l’analisi geologica e la ricostruzione della tragedia del 9 ottobre 1963

Quanta acqua poteva contenere la diga del Vajont?

Il 22 aprile 1957 la SADE, società costruttrice dell'opera, presentava infatti un secondo progetto esecutivo della diga: rispetto al precedente si registrava "solo" un innalzamento dello sbarramento di circa 60 metri, ma in tal modo il bacino raggiungeva una capacità utile di 150 milioni di metri cubi d'acqua.

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Quanti operai sono morti per costruire la diga del Vajont?

Il Vajont: il disastro 50 anni fa

L'ondata rade al suolo le case ma anche scheggia le altre montagne mentre la cicatrice sul Monte Toc ha la forma di una 'M' gigantesca. I morti accertati sono 1.910 (di cui 1450 solo a Longarone), a cui si aggiungono i 10 caduti sul lavoro durante gli anni di costruzione della diga.

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Quanti metri cubi era la frana del Vajont?

Lo stesso giorno alle 22.39, la frana si staccò. Un volume di roccia di circa 270 milioni di metri cubi, scivolò ad una velocità di circa 70-90 km/h e, in una ventina di secondi l'intera massa raggiunse il lago.

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Quanti metri cubi frana Vajont?

Intorno alle 22.40 della sera del 9 ottobre 1963, una frana di oltre 270 milioni di metri cubi di roccia si è abbattuta sul bacino artificiale del Vajont a una velocità di 110 chilometri orari. Nel bacino artificiale erano presenti circa 115 milioni di metri cubi d'acqua.

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Quanti metri cubi sono caduti nella diga del Vajont?

Alle 22:39 del 9 ottobre 1963, circa 270 milioni di m³ di roccia (un volume più che doppio rispetto a quello dell'acqua contenuta nell'invaso) scivolarono, alla velocità di 30 m/s (110 km/h), nel bacino artificiale sottostante (che conteneva circa 115 milioni di m³ d'acqua al momento del disastro) creato dalla diga del ...

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Come si poteva evitare Vajont?

Come è già stato ampiamente provato, e come nel 2008 ci ha ricordato l'Assemblea delle Nazioni Unite, la tragedia del Vajont poteva essere evitata: una valutazione scellerata ha invece permesso che l'onda causata dalla frana del Monte Toc travolgesse 1910 vite in 4 minuti.

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Quanti anni è durata la diga del Vajont?

La diga del Vajont (pronuncia: /vaˈjɔnt/) è una diga progettata dal 1926 al 1959 dall'ingegnere Carlo Semenza e costruita tra il 1957 e il 1960 nel comune di Erto e Casso, nell'ente di decentramento regionale di Pordenone, lungo il corso del torrente Vajont.

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Chi è sopravvissuto al Vajont?

Storie di sopravvissuti. Fra le vittime del disastro ci fu anche la famiglia Turrin di Pedavena: papà Giovanni, mamma Carmen e i figlioletti Marula di sei anni e Maurizio di due perirono tutti quella tragica notte. Rimase la piccola Marisa, protagonista ora di questa intervista.

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Cosa è successo 60 anni fa nel Vajont?

Sono le 22.39 del 9 ottobre 1963: una frana mostruosa, 270 milioni di metri cubi di roccia e terra, precipita dal monte Toc — siamo nel Cadore bellunese — nel bacino alpino formato dalla diga del Vajont, tra le più alte del mondo: nel cadere nell'invaso, la frana solleva un'onda che scavalca la diga e precipita nel ...

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Quale è la diga più grande del mondo?

La diga delle Tre Gole, denominata anche progetto Tre Gole, è una diga per la produzione di energia elettrica costruita sul Fiume Azzurro, nella provincia di Hubei in Cina, nonché la seconda diga più grande al mondo dopo la Diga di Itaipú.

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Qual è la diga più grande d'Italia?

Ma qual è la diga più grande d'Italia? La diga più grande del Paese è anche quella a cui sono collegati i ricordi più tristi: si parla della già citata diga del Vajont, alta ben 255 metri, a creare un senso di vertigine che, sommato al ricordo della tragedia, non manca mai di segnare i visitatori nel profondo.

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Perché si chiama diga del Vajont?

Il nome Vajont è conosciuto e infelicemente legato ad uno dei disastri più grandi del 1900. Tutto si verificò nella notte del 9 ottobre del 1963, quando una frana della lunghezza di circa 2 km si staccò dal monte Toc finendo la sua corsa nel bacino artificiale, creato con la nuovissima Diga del Vajont.

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Quanto pesa un metro cubo di acqua Vajont?

Frammenti di testo

Un metro cubo d'acqua? Mille chili, una tonnellata.

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Perché è stato costruito il Vajont?

La diga del Vajont venne costruita tra il 1957 e il 1960 con lo scopo di ottenere energia idroelettrica dai diversi bacini presenti nella zona del Veneto grazie alla trasformazione dell'energia potenziale dei fiumi che attraversano la zona, tra cui i più importanti sono per l'appunto il Piave e il Vajont.

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Chi è il colpevole del disastro del Vajont?

Alberico Nino Biadene, dopo la morte di Carlo Semenza diventò il responsabile del progetto e si assunse la responsabilità di portare a quota 710 s.l.m. l'invaso del Vajont (per poi scendere a quota 695). Sarà riconosciuto colpevole di inondazione aggravata dalla previsione degli eventi compresa la frana e gli omicidi.

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Quanto ci hanno messo a costruire la diga del Vajont?

La diga è stata realizzata tra il 1956 e il 1960 dall'ingegnere Carlo Semenza, all'epoca uno dei maggiori esperti di queste costruzioni a livello internazionale, e in questo articolo proveremo a dare un nuovo focus alla questione, cercando di non raccontare la tragedia ma focalizzandoci sul lato ingegneristico di quest ...

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Quanto è alta la diga del Vajont?

La Diga del Vajont: un po' di storia

La diga, visibile anche da Longarone, è imponente: una struttura a doppio arco, 261 metri di altezza e 360.000 metri cubi di calcestruzzo utilizzati la rende la più grande al mondo del suo genere, orgoglio dell'ingegneria italiana.

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Cosa vuol dire Vajont?

Il nome vajont di origini dialettali, Vajo, appare già in documenti dal 1300, con diverse grafie: "Vaiote", "Vaion" e "Vajont". L'origine del nome è latina da "vallis" che significa la valle. Se si accentua in "Vallion", diventa Vajon "vallone" grande valle, mentre la t finale ha solo un valore rafforzativo.

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Che fine ha fatto la diga del Vajont?

A 60 anni dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, la diga è ancora perfettamente integra. Scopriamo perché la tragica frana non l'ha fatta crollare.

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Com'è oggi Longarone?

Oggi Longarone è rinata; la ricostruzione è terminata negli anni '80 e - di fatto - da qualche tempo è già iniziata l'opera di ristrutturazione, un'opera che dovrebbe dare un volto nuovo a questa cittadina, che non è mai stata apprezzata nemmeno dai suoi stessi abitanti.

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