Quanti anni si può vivere con l'anemia mediterranea?
Chi ha questa malattia non è più condannato, come 40 anni fa, ad una vita breve – al massimo una ventina d'anni – ci si può convivere molto più a lungo, tanto che si parla di una prognosi aperta.
Cosa succede se non si cura l'anemia mediterranea?
L'anemia mediterranea predispone allo sviluppo di diverse patologie. Innanzitutto, per compensare la carenza dei globuli rossi, il midollo osseo si sforzerà di produrne di più. Questa reazione si traduce nella tendenza a formare ossa più lunghe e fragili, con rischio di sviluppare osteoporosi.
Quanto vive chi ha l'anemia mediterranea?
Si presenta però il problema dell'accumulo di ferro che si libera dall'emoglobina, passa nel circolo sanguigno e va a depositarsi in vari organi — soprattutto fegato, cuore, pancreas — danneggiandone inesorabilmente la funzione, e limitando la vita di queste persone a dieci-venti anni.
Che sintomi ha un portatore sano di anemia mediterranea?
I portatori sani, ad esempio, nella maggior parte dei casi, non presentano sintomi. Quando, invece, sono presenti, possono includere tutte le manifestazioni tipiche delle anemie come un senso generale di affaticamento e una mancanza di energie.
Quanto si può vivere con la talassemia?
Avere la talassemia è un lavoro, fra visite specialistiche periodiche, prelievi, trasfusioni ogni 20-25 giorni, ma fortunatamente, con una buona presa in carico, si può vivere una vita lunga e piena.
Cosa significa vivere con la talassemia?
Che differenza c'è tra anemia mediterranea è talassemia?
L'anemia mediterranea è sinonimo di talassemia, una malattia ereditaria del sangue dovuta alla sintesi ridotta o assente di una delle catene dell'emoglobina, proteina responsabile del trasporto di ossigeno attraverso tutto l'organismo.
A cosa porta la talassemia?
La mutazione genetica causa una distruzione precoce dei globuli rossi, una minore presenza di emoglobina e quindi una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli che porta stanchezza e scarsa crescita. Chi soffre di beta-talassemia deve sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue.
Cosa deve mangiare un portatore di anemia mediterranea?
In generale, una dieta a basso contenuto di ferro comprende cereali (mais, farina), fagioli, radici vegetali, mentre in quantità minori carne, pesce e cibi ricchi di vitamina C. Inoltre si consiglia di non cucinare con pentolame in ghisa, in quanto potrebbero rilasciare del ferro nei cibi durante la cottura.
Come si vede l'anemia mediterranea nelle analisi?
Tra le metodiche più valide per la diagnosi di talassemia, riconosciute internazionalmente, vi è l'HPLC, High Permormance Liquid Chromatography, con la quale è possibile effettuare il dosaggio non solo delle emoglobine presenti fisiologicamente ma di ricercare anche la presenza di emoglobine anomale di vario genere.
Quando l'emoglobina bassa è pericolosa?
Quando preoccuparsi per l'emoglobina bassa? Se si sospetta di avere l'emoglobina bassa o se si sperimentano sintomi come stanchezza e debolezza costanti, pallore della pelle, vertigini, mani e piedi freddi, e difficoltà di concentrazione, è importante consultare un medico.
Chi ha l'anemia mediterranea può assumere ferro?
È importante non commettere l'errore di caricare l'organismo di ferro, da integratori o da cibi animali, nel tentativo di contrastare questa anemia. Il ferro assunto non può risolvere l'anemia; al contrario, se si accumula nei tessuti può causare danni all'organismo.
A cosa è dovuta l'anemia mediterranea?
L'anemia mediterranea è una delle due specie di talassemia, detta beta-talassemia poiché causata dalla mutazione dei geni che regolano la produzione di una delle due proteine che costituiscono l'emoglobina, il mezzo di trasporto dell'ossigeno nel sangue. Nella beta talassemia è mutata la struttura delle catene beta.
Cosa comporta l'anemia mediterranea?
I soggetti affetti da anemia mediterranea manifestano fin dai primi mesi di vita pallore, ittero, modificazioni dello scheletro, accumulo di ferro nell'organismo, problemi di sviluppo.
Cosa fare in caso di anemia?
Quali sono le soluzioni per l'anemia? La cura dell'anemia dipende dalla ragione che l'ha originata: se c'è una mancanza di acido folico basta integrare la vitamina assente per via orale. se c'è una mancanza di vitamina B12 la cura include iniezioni intramuscolari della stessa vitamina.
Come si chiama lo specialista che cura l'anemia?
Fra le patologie di cui si occupa l'ematologo sono incluse: le anemie. le coagulopatie (come le piastrinopenie, l'emofilia e le trombofilie) le disfunzioni del midollo osseo.
Cosa non mangiare per l'anemia?
Infine, le persone che sviluppano anemia dovrebbero limitare l'assunzione in corrispondenza dei pasti di alcuni alimenti che ostacolano l'assorbimento di ferro, come i latticini, il caffè, il tè e il cioccolato.
Cosa vuol dire emoglobina A2?
L'HbA2 (Emoglobina A2) si trova in quantità minima negli eritrociti fetali, ma la sua frazione aumenta dopo la nascita e raggiunge valori del 2-3% nei bambini e negli adulti. L'HbA2 risulta aumentata nell'anemia emolitica, nella anemia megaloblastica, nell'ipertiroidismo, nelle emoglobinopatie (specie beta talassemia).
Cosa vuol dire avere i globuli rossi più piccoli?
La Microcitemia è un difetto ereditario dell'emoglobina, che comporta alterazioni caratteristiche dei globuli rossi che risultano più piccoli e più pallidi rispetto a quelli normali. Spesso ne consegue una condizione anemica più o meno accentuata (Anemia microcitica).
Come si può curare l'anemia mediterranea?
Anemia mediterranea: rimedi
Se si sospetta di essere anemici, è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia che prescriverà esami specifici e valuterà come curare l'anemia. Il trattamento dell'anemia prevede generalmente diversi approcci: trasfusioni di sangue, trapianto di midollo osseo o di cellule staminali.
Chi trasmette l'anemia mediterranea?
L'anemia mediterranea è quindi una malattia ereditaria, trasmessa quando entrambi i genitori sono portatori del difetto (e peraltro completamente sani, per questo si definiscono “portatori sani”).
Come capire se si è portatori sani di talassemia?
Un semplice esame del sangue è sufficiente per rivelare se si è soggetti portatori, nel caso si pensi di essere fra la popolazione a rischio. Chiunque può chiedere di sottoporsi ad un'analisi per scoprire se sia portatore sano di talassemia in qualsiasi momento della vita.
Quando l'anemia è preoccupante?
Grave: con Hb meno di 80 g/l.
Quando si scopre la talassemia?
Talassemia major, detta anche anemia mediterranea o morbo di Cooley, è la forma più grave della malattia. I sintomi appaiono presto, tra i 6 mesi e i due anni di vita del bambino.
Come si chiama l'esame per la talassemia?
Nelle alfa-talassemie, le percentuali di emoglobina F e emoglobina A2 risultano di solito normali, e la diagnosi di talassemia da difetto genetico di uno o due geni può essere fatta mediante test genetici.
Come si può curare la talassemia?
Conoscendo le mutazioni presenti nei genitori, è possibile effettuare una diagnosi prenatale mediante villocentesi. L'unica terapia risolutiva per la beta talassemia è il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali da donatori compatibili.