Quante volte si innaffia la vite?
Per le piante messe a dimora nel terreno consigliamo di intervenire ogni 7-10 giorni con 5-10 litri per ogni pianta. Per le piante in vaso è necessario un apporto più frequente, ma meno abbondante, 1-2 litri di acqua ogni due giorni.
Quando si da l'acqua alle viti?
All'inizio e alla fine della stagione, quando i fabbisogni idrici sono bassi (in seguito alle basse richieste evaporative e alla minore esigenza traspirata dalla choma, le frequenze possono variare da una a due per settimana.
Quanto annaffiare la vite?
Nella produzione di uva da tavola, il sistema di irrigazione più adatto è la goccia, essendo la vite una pianta molto esigente nella parte centrale della stagione vegetativa (giugno-luglio), un consumo idrico giornaliero indicativo di 20-40 l/pianta/giorno.
Quando irrigare le viti?
In generale, quando l'uva inizia a crescere, molti produttori di uva da tavola applicano una buona irrigazione a settimana. Nella maggior parte dei casi, viene utilizzata l'irrigazione a goccia e le valvole di irrigazione hanno una distanza di 50 cm ciascuna.
Quanta acqua per vigneto?
Una superficie fogliare elevata aumenta la quantità di acqua traspirata. Si calcola che il consumo idrico giornaliero di 1 metro quadrato di superficie fogliare sia di 1-1,5 litri al giorno.
come e quando piantare la vite
Quanto tempo ci vuole per far crescere un vigneto?
La produzione, iniziata al quarto o quinto anno dopo l'impianto, aumenta fino a raggiungere i massimi livelli quando la pianta ha circa 10-12 anni di vita.
Quando trattare il vigneto?
Da aprile a settembre va curata la gestione del suolo del vigneto, cioè l'insieme dei lavori con cui si controlla la vigoria delle viti e la qualità dell'uva, si tengono lontane le infestanti, si mantengono e migliorano le caratteristiche del terreno e si facilita il passaggio in vigna di persone e macchinari.
Quando concimare le viti?
La concimazione della vite si effettua in due momenti principali: in autunno-inverno e in primavera-estate. La concimazione autunno-invernale ha lo scopo di arricchire il terreno di sostanza organica e di elementi minerali che saranno disponibili per la pianta nella stagione successiva.
Quando irrorare le viti?
I periodi migliori per farlo si concretizzano nei mesi di ottobre, novembre e marzo. Durante il primo anno di vita, la pianta deve essere assistita con cura. Bisognerà irrigarla e fertilizzarla con uno specifico concime a base di azoto, che favorirà lo sviluppo radicale e della chioma.
Come e quando potare le viti?
La potatura più importante è quella a secco che si esegue nel periodo tra la caduta delle foglie e la ripresa vegetativa, in genere tra inizio dicembre e marzo; nelle zone soggette a gelate primaverili è consigliabile potare la vite poco prima dell'apertura delle gemme.
Quanti anni dura una pianta di vite?
periodo di produttività constante: la pianta ha raggiunto la sua maturità produttiva e il volume di uva prodotto si stabilizza e rimane costante; questo periodo può durare fino a 20-25 anni; periodo di vecchiaia: dopo 30-40 anni la pianta inizia a invecchiare decisamente e la sua produttività inizia a calare.
Perché le foglie della vite diventano gialle?
Potrebbe essere determinato dalla mancanza di luce, ma molto più spesso si tratta di Clorosi, specialmente se si tratta di un ingiallimento internervale. Oltre alle foglie sbiadite, la Clorosi si manifesta anche sulla dimensione delle foglie, che non crescono e rimangono più piccole e tendono a cadere anticipatamente.
Perché le foglie della vite si seccano?
Le parti della foglia infette cominciano a seccare, creando degli spazi morti sulla pianta dette macchie d'olio. Solitamente, lo sviluppo del fungo può avvenire in primavera, quando il clima, maggiore di 10°C e la frequenza di precipitazioni lo favoriscono.
Quante viti si possono piantare?
Quante barbatella di vite posso piantare nel mio terreno? La densità di piantagione consiste nel numero di piante di vite piantate in un ettaro (1Ha=10.000 metri quadrati). La densità media adeguata varia dai 2.500 ai 4.000 ceppi per Ha. Una misura media molto utilizzata è quella dei 3.000 ceppi/Ha.
Quando si dà acqua alle barbatelle?
È consigliato mettere a bagno le barbatelle per 24-48 ore prima dell'impianto in una soluzione contenente acqua ed IlsaRodder, a base di acidi umici e fulvici e fosforo altamente disponibile ed assimilabile.
Come conservare le viti?
Nel caso si abbia a disposizione una cella frigorifera, si può prolungare la conservazione. La temperatura adeguata va dai 3 ai 5 ºC, con la confezione originale ben chiusa. In queste condizioni le piante di vite possono essere conservate per 15 giorni.
Cosa spruzzare sulla vite?
Per difendere la vite dall'oidio in una fase delicata come la fioritura, quindi, Bayer ha in catalogo Flint, un fungicida sistemico a base di trifloxystrobin, da impiegare preventivamente alla dose di 125-150 grammi ad ettaro ad intervalli di 10-14 giorni».
Quante volte si da lo zolfo alla vite?
200-400/hl dopo la fioritura ripetendo i trattamenti dopo 10-15 giorni (adottando l'intervallo più breve al verificarsi delle condizioni climatiche più favorevoli alla malattia).
Che tipo di concime usare per la vigna?
Matrix Top e Timasprint sono entrambi ottimi concimi NPK composti anche da microelementi come il calcio, il magnesio, lo zolfo e il boro. Hanno l'obiettivo di migliorare l'assorbimento dei nutrienti, la struttura del terreno, incrementare il contenuto idrico del terreno e stimolare l'attività microbica del suolo.
Come aumentare la produzione di uva?
Nei protocolli di coltivazione ordinari, grappoli più lunghi e meno compatti si possono ottenere con l'impiego di SPRAY DÜNGER GLOBAL e FOLICIST. Il primo prodotto è un fitoregolatore a base di acido α–naftalenacetico (NAA), acido gibberellico (GA3) ed NPK.
Come fare il sovescio nel vigneto?
Questa pratica consiste nella semina, con una seminatrice di precisione o anche solo con uno spandiconcime, di un miscuglio contenente diverse essenze adatte per sviluppare un'importante massa erbacea, destinata a essere poi interrata in pre-fioritura.
Quando concimare la vigna in primavera?
Cioè verso aprile-maggio. È infatti dalla fase di germogliamento sino a quella di fioritura che la vite utilizza la maggior parte dell'azoto per sostenere le esigenze della coltura in termini di biosintesi proteica, a sua volta basata sulla disponibilità amminoacidica.
Cosa succede se non porto la vite?
La vite non potata tende anche ad avere una notevole alternanza produttiva. Significa che un anno si ha una produzione abbondante, l'anno dopo invece ci sarà pochissima uva o praticamente niente, e così via (al di là delle normali fluttuazioni delle annate legate all'andamento stagionale).
Cosa si fa a maggio in vigna?
Maggio è il mese della potatura, che, per essere più precisi, si chiama potatura verde, per distinguerla da quella che si fa in inverno quando i filari sono spogli.
Cosa fare dopo la potatura della vite?
Dopo la potatura e prima dell'inizio della stagione vegetativa, trattare l'orto con POLTIGLIA BORDOLESE può essere davvero importante per la loro salvezza. Si chiama “poltiglia” perché in effetti è un miscuglio, ovvero una miscela di solfato di rame, a ph acido, e idrossido di calcio, a ph alcalino.
