Quanta malattia si può chiedere?

In linea generale, la legge vigente stabilisce un massimo di 180 giorni di malattia retribuiti nell'arco di un anno. Però, sempre a favore del lavoratore, il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) o le disposizioni aziendali possono prevedere una diversa durata massima della malattia.

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Quanti giorni di malattia in un anno si possono fare?

Il primo fattore che determina la durata massima della retribuzione della malattia è la tipologia del contratto. Per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono consentiti un massimo di giorni 180 complessivi in un anno solare.

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Quanto si può stare a casa in malattia?

Per i lavoratori con contratto a tempo determinato, fermo restando il periodo massimo indennizzabile di 180 giorni che non può essere superato, l'indennità di malattia viene corrisposta per un numero di giornate pari a quelle lavorate negli ultimi 12 mesi precedenti la malattia.

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Quanti giorni di malattia si possono fare per non essere licenziati?

È quasi sempre la contrattazione collettiva a stabilire la durata del periodo di comporto; la legge lo fa soltanto per gli impiegati, fissandola a 3 mesi se l'anzianità di servizio è inferiore a 10 anni, e a 6 mesi se invece tale anzianità è superiore a 10 anni.

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Quanti giorni di malattia per non avere decurtazione?

13 del 28 maggio 2009, ha precisato che la decurtazione della retribuzione durante i primi 10 giorni di malattia, come stabilito con l'articolo 71 del DL n. 112/2008, non produce effetti sull'importo della pensione.

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Quanto si può stare in MALATTIA prima di essere LICENZIATI? | Avv. Angelo Greco

Cosa succede se si superano i 30 giorni di malattia?

Per assenze dovute a malattia per un periodo superiore a 30 giorni, il contratto di lavoro automaticamente cessa.

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Cosa succede se prendo solo un giorno di malattia?

Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n. 17898 del 22 agosto 2007) ha stabilito che le assenze per malattia anche della durata di un solo giorno devono essere giustificate dal certificato medico, se il datore di lavoro lo richiede.

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Chi è in malattia può essere licenziato?

Ad esempio, per il CCNL Commercio e Terziario, viene previsto un periodo di 180 giorni, in un anno solare. Se, quindi, le assenze del lavoratore superano il periodo di comporto previsto, può scattare il licenziamento che, però, non sarà disciplinare, ma per giustificato motivo oggettivo.

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Come farsi dare 10 giorni di malattia?

Dunque, per prolungare la malattia, il dipendente deve rivolgersi al proprio medico curante. Il lavoratore deve avvisare il datore di lavoro se la malattia continua oltre la data di fine prevista dal certificato medico. Inoltre, deve essere disponibile per ulteriori controlli sanitari (le cosiddette visite fiscali).

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Perché i primi tre giorni di malattia non vengono pagati?

Nei primi tre giorni di malattia, al lavoratore non viene erogata alcuna somma da parte dell'Inps e solitamente l'indennizzo è a carico del datore di lavoro, in base alle regole applicate dal contratto collettivo di cui fa parte il lavoratore.

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Quando si è in malattia viene pagato anche il sabato e la domenica?

gli impiegati, i quadri del settore commercio e agli apprendisti di qualsiasi settore: l'indennità viene riconosciuta per tutte le giornate comprese nel periodo di malattia, ad esclusione delle festività nazionali e infrasettimanali che cadono di domenica.

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Quanto costa al datore di lavoro la malattia del dipendente?

Nel giorno dell'evento spetta la retribuzione (a carico del datore) che il dipendente avrebbe percepito se avesse regolarmente lavorato. Per il periodo di carenza (sempre a carico azienda) spetta il 60% della normale retribuzione, a meno che il contratto collettivo applicato non preveda condizioni di miglior favore.

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Come funziona la malattia in busta paga?

Se il certificato di malattia fosse maggiore di tre giorni, i lavoratori avrebbero diritto ad un'indennità INPS, integrata poi dal datore di lavoro, fino al raggiungimento del 75% dal 4° al 20° giorno, per poi tornare al 100% a partire dal 21° giorno.

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Come prolungare la malattia se scade di domenica?

Ciò significa che è necessario rientrare al lavoro non appena termina la malattia indicata sul certificato e che non è possibile prorogarla anche ai giorni festivi come il sabato e la domenica: l'interruzione della malattia utile ai fini del comporto si ha dal giorno in cui il lavoratore riprende concretamente servizio ...

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Quanti giorni di malattia si possono fare in tre mesi?

– 150 giorni: per contratti superiori a 2 e fino a 3 anni; – 120 giorni: per contratti superiori a 1 e fino a 2 anni; – 90 giorni: per contratti superiori a 9 mesi e fino ad 1 anno; – 60 giorni: per contratti fino a 9 mesi.

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Cosa succede se si viene licenziati in malattia?

Il caso più semplice e facilmente comprensibile di licenziamento pur in presenza di una malattia è la cessazione totale dell'attività dell'impresa. In questo caso, quindi, il licenziamento sarà legittimo.

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Cosa succede dopo 20 giorni di malattia?

Nel caso del CCNL Commercio è prevista: Retribuzione a carico dell'azienda pari al 100% nei primi tre giorni di malattia (carenza); Integrazione al 75% dell'indennità INPS dal 4° al 20° giorno di malattia; Integrazione al 100% dell'indennità INPS dal 21° giorno di malattia in poi.

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Quando l'Inps manda la visita fiscale?

L'accertamento mediante visita fiscale INPS si verifica quando un dipendente è in congedo per malattia e assente dal lavoro.

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Quando la malattia finisce il venerdì?

Se la malattia si protrae dal venerdì al lunedì successivo compreso i giorni conteggiati sono 4. Se la malattia inizia e finisce venerdì con rientro al lunedì successivo si conteggia un solo giorno. .

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Come farsi licenziare per motivi di salute?

Il datore di lavoro può licenziare legittimamente il dipendente che si trovi in malattia solamente se la sua assenza comporti un grave pregiudizio per l'organizzazione dell'azienda. Per esempio se l'azienda ha pochissimi dipendenti e l'assenza protratta di uno di loro comporti un grave danno alla produzione aziendale.

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Chi viene licenziato per malattia ha diritto alla disoccupazione?

Diritto alla Naspi: chi viene licenziato per malattia ha diritto alla disoccupazione. Questo perché la Naspi è stata concepita come una forma di sostegno economico per i lavoratori che perdono il posto di lavoro non per colpa propria.

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Quanto tempo ho per comunicare la malattia al datore di lavoro?

Con riferimento all'obbligo di certificazione, il lavoratore deve comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato telematicamente dal medico curante o, in alternativa, consegnare il certificato medico alla ditta, entro 2 giorni dal rilascio.

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Come si fa a sapere chi ha mandato la visita fiscale?

Certificato del medico fiscale

Nel certificato rilasciato dal medico fiscale è generalmente indicato chi ha richiesto la visita, se il datore di lavoro- amministrazione o l'Inps d'ufficio.

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Cosa comunicare al medico per il certificato di malattia?

presentare al medico, nel corso della visita, la propria tessera sanitaria da cui si desume il codice fiscale, specificare l'indirizzo di reperibilità da inserire nel certificato, se diverso da quello di residenza ( o del domicilio abituale); informare il medico sulla tipologia di lavoro svolto.

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Come rientrare a lavoro dopo la malattia?

Qualora un dipendente, assente per malattia, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi formulata dal proprio medico curante, potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato medico di rettifica dell'originaria prognosi.

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