Quando volare dopo intervento chirurgico?
Dopo un'operazione chirurgica, esiste un periodo di tempo critico in cui si è maggiormente soggetti a complicazioni post-operatorie. In quest'arco di tempo, soprattutto dopo interventi chirurgici più invasivi, è opportuno viaggiare in aereo solo se strettamente necessario e previa autorizzazione del proprio medico.
Quando non puoi prendere l'aereo?
In generale il volo è sconsigliato alle persone che manifestano problemi respiratori a riposo, a chi soffre di angina instabile, a chi ha aritmie o patologie cardiache non ben controllate.
Chi prende anticoagulanti può prendere l'aereo?
Chi si sottopone a un trattamento anti-trombosi, dovrebbe evitare viaggi in aereo.
Chi soffre di pressione alta può prendere l'aereo?
Chi soffre di ipertensione deve mantenere la propria terapia anche se viaggia in aereo e indipendentemente dalla lunghezza del viaggio.
Chi ha uno stent può andare in aereo?
Poiché è dimostrato che la riduzione della pressione parziale di ossigeno è in grado di alterare l'equilibrio tra i processi pro-trombotici ed antitrombotici naturali dell'organismo, pare consigliabile aspettare almeno 2 settimane prima di imbarcarsi su un aereo dopo essersi sottoposti ad angioplastica coronarica con ...
Volare in sicurezza dopo un intervento chirurgico. I consigli di Giuseppe Caruso, medico aeronautico
Come evitare trombosi in aereo?
Per prevenire il ristagno eccessivo di sangue nelle gambe e il conseguente rischio di trombosi, è opportuno effettuare durante il volo esercizi di dorsi-flessione della caviglia; in questo modo si attiva la pompa muscolare del polpaccio e si favorisce il movimento del sangue stesso.
Cosa non fare dopo uno stent?
Per un certo periodo dopo l'intervento è consigliabile evitare gli sforzi e cercare di non sollevare pesi. Il medico vi dirà quando potrete riprendere le normali attività. Se il vostro stent è di metallo, non è consigliabile sottoporsi alla risonanza magnetica (MRI) nei primi due mesi dopo l'intervento.
Dove si sente meno la pressione in aereo?
Anche i posti in testa vanno bene, ma di solito sono occupati dalla prima classe, quindi se voli in economy punta sui posti centrali, vicino alle ali. Evita i posti in coda, dove invece le turbolenze si sentono molto di più.
Come mettersi in aereo per non sentire cambio pressione?
La manovra di Toynbee, che utilizza la deglutizione effettuata a bocca e naso chiusi, per ottenere la compensazione del differenziale pressorio fra l'orecchio interno e il meato acustico esterno. È efficace anche l'utilizzo dell'Otovent, uno speciale palloncino con un ugello nasale acquistabile in farmacia.
Chi è cardiopatico può prendere l'aereo?
Cardiopatie e viaggi
che presentano sintomi a riposo o al minimo sforzo non devono viaggiare. Se un soggetto ha avuto un attacco cardiaco di recente, è consigliabile che rinvii il viaggio per un periodo di tempo variabile, a seconda della gravità dell'attacco cardiaco.
Chi non deve prendere l'aereo?
Ma quindi chi non può prendere l'aereo? il volo è decisamente sconsigliato alle persone che manifestano problemi respiratori a riposo, a chi soffre di angina instabile, a chi ha aritmie o patologie cardiache non ben controllate.
Quali farmaci sono vietati in aereo?
Consulta Info for travellers. Tra i medicinali oggetto del decreto si ricordano gli oppiacei (morfina, fentanil, codeina, buprenorfina, ossicodone, metadone, ecc), le benzodiazepine (flunitrazepam, diazepam, ossazepam, lorazepam, bromazepam, ecc.), i barbiturici (fenobarbitale, butalbital, ecc).
Chi prende gli anticoagulanti può prendere il Brufen?
Ibuprofene: non è raccomandato l'uso contemporaneo con: Anticoagulanti: l'effetto degli anticoagulanti sul tempo di sanguinamento, può essere potenziato dai FANS. Perciò l'uso contemporaneo con gli anticoagulanti deve essere evitato.
Chi prende la cardioaspirina può viaggiare in aereo?
La profilassi farmacologica (p. es., aspirina, eparina) non è indicata, ma si consiglia ai viaggiatori a rischio di tromboembolismo venoso di usare calze a compressione graduata, opportunamente adattate, sotto il ginocchio.
Cosa succede al corpo quando si è in aereo?
Quando affronti un lungo viaggio in aereo potrebbe capitarti di avvertire secchezza alla gola, al naso e agli occhi. Questo perché il corpo in volo si disidrata (può arrivare a perdere fino a 1,5 litri d'acqua in sole tre ore di volo), e più lungo è il viaggio, maggiore è il rischio di avvertire queste sensazioni.
Chi soffre di pressione bassa può prendere l'aereo?
Problemi legati alla bassa pressione in cabina
L'espansione dei gas contenuti all'interno del corpo può creare dolori o danno ai tessuti nelle seguenti categorie, che quindi dovrebbero evitare l'aereo: pazienti con pneumotorace (o inclini a svilupparlo) occlusione intestinale.
Cosa succede se una persona si sente male in aereo?
7 settembre - Se durante un viaggio aereo, un passeggero si sente male, i medici che viaggiano a bordo devono intervenire con misure di primo soccorso e possono chiedere al comandante di procedere ad un atterraggio di emergenza.
A cosa servono i tappi in aereo?
Limitano la quantità di aria in entrata e rallenta il flusso d'aria che fuoriesce dall'orecchio durante il viaggio in aereo, evitando i dolori causati dai divari di pressione. Distinguiti dal decollo e dall'attrattivo. I tappi ti aiutano a sopportare meglio i voli al momento dell'atterraggio e/o del decollo.
Chi soffre di acufene può prendere l'aereo?
Chi soffre di acufene può viaggiare in aereo? Certamente, si consiglia comunque di evitare l'uso di tappi per le orecchie, perché aumentano la percezione dell'acufene. E' anche consigliabile masticare un chewing-gum o deglutire/sbadigliare spesso per evitare la sensazione di “orecchie tappate”.
Chi soffre di vertigini può prendere l'aereo?
Viaggiare in un volo di linea con sintomi di vertigini può essere pericoloso? Se le vertigini influenzano già la vita quotidiana sulla terraferma e la loro causa non è ancora stata chiarita dal punto di vista medico, non è consigliabile imbarcarsi su un volo di linea.
Dove non sedersi in aereo?
I posti da evitare sono quelli situati nell'ultima fila. fatto che l'aereo si stringe verso la coda, non ci sono i finestrini e si è vicini ai bagni. I posti migliori sono sempre quelli vicino alle uscite di emergenza, ovvero le file 12 e 13 e i posti 1B, 1C e 1D all'inizio dell'aereo.
Quale è il posto migliore per sedersi in aereo?
Il risultato è che i sedili nella parte anteriore, quelli in cui è presente la prima classe, non sono i più sicuri. E non lo sono nemmeno quelli vicino ai finestrini, o in corrispondenza delle ali. Al contrario, i posti più sicuri, sono quelli vicino al corridoio, nella parte posteriore dell'aereo.
Quanto si può vivere con uno stent?
La sua validità ha una durata infinita. Se non si presentano problemi entro i primi sei mesi o entro un anno dalla sua applicazione – questo è il periodo necessario al suo “assorbimento” da parte dei tessuti dell'arteria – si può ritenere che lo stent si manterrà operativo per tutta la vita.
Come si vive con gli stent al cuore?
I pazienti sottoposti a terapia con stent e palloncino potranno tornare alla vita di tutti giorni dopo una settimana circa. I soggetti dediti a occupazioni fisicamente impegnative dovranno attendere più a lungo. Si invita a consultare il medico prima di praticare qualsiasi attività faticosa.
Qual è la differenza tra angioplastica e stent?
L'impianto di stent presenta un vantaggio rispetto alla sola angioplastica, in quanto gli stent forniscono un supporto strutturale permanente che riduce le eventualità di un nuovo restringimento dell'arteria coronaria (fenomeno noto anche come restenosi), pur non potendo impedire del tutto il suo verificarsi.