Quando si scalza la vigna?

Dopo l'aratura con l'asino si passa al lavoro della scalzatura. Questa pratica consiste nella rimozione del “ponte”, la porzione di terra rimasta tra un ceppo e l'altro dopo l'aratura ravvicinata.

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Quando scalzare il vigneto?

Tra le lavorazioni più classiche, quella autunnale, per aprire un solco al centro del filare, con lo scopo di immagazzinare le ac- que piovane invernali e primaverili, e quel- la di aprile-inizio maggio a scalzare il sot- tofila da lavorare poi a mano con la zappa prima che iniziassero i lavori in verde.

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Quando si inizia ad irrorare la vigna?

Per evitare il proliferare di piante erbacee, si effettua in maggio una seconda serie di lavori superficiali del terreno e si procede ad irrorare la vite con prodotti destinati a proteggere le piante da malattie e parassiti e che saranno ripetuti periodicamente, quando si presenti la necessità, fino al mese di agosto.

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Quando è necessario zappare la vigna?

Da aprile a settembre va curata la gestione del suolo del vigneto, cioè l'insieme dei lavori con cui si controlla la vigoria delle viti e la qualità dell'uva, si tengono lontane le infestanti, si mantengono e migliorano le caratteristiche del terreno e si facilita il passaggio in vigna di persone e macchinari.

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Quando si possono trapiantare le viti?

La prima cosa da non sbagliare, quando si decide di piantare la vite, è la tempistica. Il momento migliore per mettere a dimora le barbatelle di vite è da dicembre fino a maggio, durante il periodo di fermo vegetativo. Quando sarà tempo di germogliare, la pianta dovrà già essere stata messa a dimora da un po'.

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Vite. Quando iniziare la potatura?

Come trapiantare la pianta di uva?

Bisogna trapiantare le barbatelle di vite durante il fermo vegetativo, ovvero dal momento in cui cade la foglia. Quando la pianta di uva comincia a germogliare, dovrà essere già collocata nel suo posto definitivo. In Italia le viti innestate possono essere piantate da dicembre fino a primavera inoltrata.

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Cosa piantare vicino a una vite?

E' ormai riconosciuta da tempo l'utilità delle leguminose all'interno del vigneto per migliorarne la fertilità. Tra queste possiamo ricordare le fave, varie specie di trifoglio, il pisello proteico, il ginestrino e l'erba medica.

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Perché zappare la vigna?

Questo è il momento proteggere le viti dal freddo mentre, a fine anno, si può già inaugurare una nuova annata cominciando la potatura invernale. La zappatrice per filari viene utilizzata per lavorare il terreno, in particolare per lo sminuzzamento e mescolamento degli strati superficiali della terra.

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Cosa fare dopo la potatura della vite?

Dopo la potatura e prima dell'inizio della stagione vegetativa, trattare l'orto con POLTIGLIA BORDOLESE può essere davvero importante per la loro salvezza. Si chiama “poltiglia” perché in effetti è un miscuglio, ovvero una miscela di solfato di rame, a ph acido, e idrossido di calcio, a ph alcalino.

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Cosa succede se non si pota la vigna?

Quando potare la vite

Se si attende troppo, infatti, la pianta esce dal suo stato vegetativo invernale, nel quale i fluidi vitali sono ancora densi, e si rischia di avere una grande perdita di linfa vitale dai tagli. Esiste anche una seconda potatura, la cosiddetta potatura verde o spollonatura.

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Quando si mette il rame e zolfo alla vite?

Sempre alla ripresa vegetativa (fine Aprile – inizio Maggio) si effettua un trattamento di zolfo bagnabile micronizzato in dose di 700 gr/hl con 350 gr/hl di pasta caffaro inibendo subito sia l'oidio che la peronospora.

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Cosa spruzzare sulla vite?

Per difendere la vite dall'oidio in una fase delicata come la fioritura, quindi, Bayer ha in catalogo Flint, un fungicida sistemico a base di trifloxystrobin, da impiegare preventivamente alla dose di 125-150 grammi ad ettaro ad intervalli di 10-14 giorni».

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Cosa si spruzza sulla vite?

Per comprendere cosa sia il Verderame, vale a dire quel miscuglio blu che si spruzza, ad esempio, su viti e ulivi bisogna partire da lontano. Questo perché il rame è cosa assai antica: ha accompagnato la storia dell'uomo fin dal V millennio a.

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Quando si fa la cimatura della vite?

D'altra parte ci avviciniamo al periodo dell'allegagione e dell'invaiatura, quando il grappolo crescerà finalmente sul tralcio dopo mesi e mesi di duro lavoro. È per questo che, a giugno, effettuiamo la cimatura delle viti. Una pratica che, detto in sintesi, consiste nel taglio dell'apice dei germogli.

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In che fase lunare si effettua la potatura delle viti?

La tradizione contadina vuole che il vigneto venga potato con Luna calante.

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Cosa si fa a maggio in vigna?

Maggio è il mese della potatura, che, per essere più precisi, si chiama potatura verde, per distinguerla da quella che si fa in inverno quando i filari sono spogli.

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Quante ore per potare un vigneto?

Tenendo come riferimento la classica potatura invernale, generalmente occorrono 60-70 ore per ogni ettaro di terreno (per le forme come quella a cordone libero) fino a un tetto massimo di 130-140 ore/ha (per forme più complesse come può essere la pergola trentina).

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A cosa servono le femminelle nelle viti?

Le femminelle possono produrre grappoli che però maturano tardivamente rispetto ai grappoli normali, e chiamati racemi. Le femminelle contribuiscono all'affastellamento nella zona grappoli, creando spesso un microclima favorevole ai patogeni e impedendo una perfetta penetrazione dei prodotti fitosanitari.

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Quanti anni dura una vigna?

Difatti alla nascita della piantina, una volta creato il vigneto, la vite per i primi tre anni non produce uva, si sviluppa, cresce, ma non fa vino. Poi comincia la produzione di grappoli, una produzione che diventa sempre più consistente, e che rimarrà sostanziosa fino ai 25 anni circa di vita della pianta.

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Quando rincalzare?

È meglio che la rincalzatura venga eseguita poco dopo la nascita della piantina. Questa operazione diviene più delicata, infatti, nel momento in cui il vegetale risulta già maturo: in questo caso è necessario procedere con maggiore cautela per evitare di rovinare le foglie e le radici superficiali.

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Cosa seminare tra i filari di vite?

Il favino (varietà di fava (Vicia faba minor) con semi piccoli, rossi o violacei) viene quindi seminato tra i filari perché contribuisce all'apporto di sostanza organica nel suolo favorendo il mantenimento di un adeguato equilibrio dello sviluppo della vite.

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Perché si mettono le rose vicino ai vigneti?

Non tutti sanno che la coltura delle rose nei vigneti, in particolare all'inizio dei filari, è una pratica utilizzata fin dall'antichità. La rosa ha, infatti, una funzione ben precisa: è una sentinella, chiamata anche “pianta spia”, in grado di prevenire le “malattie” del vigneto.

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Che tipo di terreno predilige la vite?

La vite è una pianta rampicante che predilige i terreni aridi, non fertili. Si adatta facilmente, ma lo stesso vitigno non dà uve uguali se coltivato in terreni dalle caratteristiche differenti.

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Perché piantare il basilico vicino ai pomodori?

Il basilico, per esempio, è un ottimo vicino per i pomodori, li aiuta a tenere lontano i moscerini bianchi e l'oidio (mal bianco). I tagete sono fiori deliziosi che allontanano gli afidi e anche i nematodi del terreno.

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Come far crescere una vigna?

La pianta di vite va piantata in autunno, evitando i periodi di gelate. Bisogna scavare un buco di una quarantina di cm nel terreno e aggiungere del concime organico. In seguito si ricopre di terra pressandola bene e si innaffia.La vite è una liana che si arrampica su un supporto.

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