Quando si può applicare la cedolare secca al 10 %?

Le aliquote della cedolare secca La cedolare secca al 21% viene applicata sui contratti d'affitto a canone libero di immobili locati a fini abitativi. Invece, la cedolare secca al 10% si applica ai contratti d'affitto a canone concordato.

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Chi può fare la cedolare secca al 10?

Chi può optare per la cedolare secca? Possono optare per il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (per esempio, usufrutto), che non affittano l'immobile nell'esercizio di attività di impresa o di arti e professioni.

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Quali Comuni cedolare secca 10?

Dove è possibile applicare l'aliquota del 10%?

Le città che offrono la cedolare secca al 10% includono Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e i comuni confinanti con queste grandi città.

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Come si calcola la cedolare secca al 10?

Calcolo CEDOLARE SECCA:

Euro 7.440 x 10% = 744 (imposta da versare). Canone netto: € 7.440 – 744 = € 6.696 guadagno netto. Qui l'agevolazione è palesemente conveniente: su un guadagno di 7.440 euro pago solo 744 euro di tasse, con un guadagno netto molto più alto.

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Quando si può cambiare la cedolare secca?

L'opzione per il regime della cedolare secca può essere esercitata alla registrazione del contratto o nelle annualità successive. Alla registrazione del contratto l'opzione deve essere effettuata con il modello RLI utilizzato per la registrazione dell'atto stesso.

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IN QUALI COMUNI SI PUÒ APPLICARE LA CEDOLARE SECCA AL 10%?

Come cambia la cedolare secca nel 2024?

Cambio di passo per la cedolare secca nel 2024. Le novità andranno ad impattare principalmente sugli affitti brevi – ossia quelli che durano meno di 30 giorni – la cui aliquota passerà dal 21% al 26%.

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Come modificare la cedolare secca?

La manifestazione della variazione del regime fiscale della cedolare secca si sostanzia in tre passaggi (i) comunicazione al conduttore tramite lettera raccomandata a.r. in cui si rende nota la decisione, (ii) compilazione e consegna alla Agenzia delle Entrate del modello RLI con dichiarazione di revoca e (iii) ...

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Che differenza c'è tra canone concordato e cedolare secca?

Il contratto a canone concordato prevede un canone di affitto concordato tra le parti e stabilito in base agli accordi territoriali. La cedolare secca, invece, è un regime fiscale che prevede un'aliquota fissa del 10% sul reddito da locazione.

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Cosa significa cedolare secca a canone concordato?

La cedolare secca è una nuova modalità di imposizione fiscale per l'affitto di un'abitazione. Il proprietario che sceglie la cedolare secca non è più tassato in base alla propria aliquota marginale IRPEF, ma in misura fissa del 21% (o 19% per immobili a canone concordato).

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Chi può stipulare un contratto di locazione a canone concordato?

Il contratto a canone concordato, invece, va stipulato attendendosi rigorosamente ai contenuti civilistici determinati tra le associazioni di categoria, di proprietari e gli Inquilini, che hanno sottoscritto l'accordo territoriale (come previsto dal D. M.

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Quali sono i vantaggi del contratto a canone concordato?

Affitto a canone concordato, i vantaggi

Un proprietario che affitta un immobile ad uso abitativo con canone concordato può usufruire ad esempio della cosiddetta “cedolare secca”, una tassazione speciale sostitutiva dell'Irpef, pari al 21% o al 10% a seconda dei casi.

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Chi non può applicare la cedolare secca?

La cedolare non puo' essere scelta da: società di persone, società di capitali, imprenditori e lavoratori autonomi, anche nel caso in cui concedano in locazione un immobile abitativo ai propri dipendenti, essendo irrilevante la circostanza che l'immobile sia utilizzato dal dipendente per finalità abitative.

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Quali sono i comuni a canone concordato?

L'aliquota della Cedolare Secca ridotta al 10% si applica ai contratti a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate nei Comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia (e nei Comuni confinanti con gli stessi), nei Comuni capoluogo di provincia e negli altri ...

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Perché non conviene la cedolare secca?

la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.

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Quanti tipi di cedolare secca esistono?

Ricordiamo che allo stato attuale, nell'ambito degli affitti a canone concordato, esistono due tipologie di Aliquota cedolare secca: al 10% e al 21%, ognuna applicabile in presenza di alcuni requisiti.

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Come si calcola la cedolare secca nel 730?

Per stabilire se è dovuto o meno l'acconto relativo alla cedolare secca per l'anno 2021 occorre controllare l'importo indicato nel rigo LC1, colonna 5, "Differenza". Se questo importo: non supera euro 51,65, non è dovuto acconto; supera euro 51,65, è dovuto acconto nella misura del 100 per cento del suo ammontare.

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Chi paga la cedolare secca deve pagare anche l'Imu?

Sebbene l'opzione della cedolare secca abbia anche il vantaggio di evitare il versamento delle tasse sulla locazione, come l'imposta di registro e l'imposta di bollo, non ha però effetti sull'IMU, che deve sempre essere pagata.

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Qual è il contratto di affitto più conveniente per il locatore?

A livello fiscale, il contratto a canone concordato 3+2, con le relative agevolazioni sulle imposte e cedolare secca al 10%, è sicuramente vantaggioso, sia per il proprietario che per l'inquilino.

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Dove si può applicare il canone concordato?

In particolare, il contratto di affitto a canone concordato può essere applicato per le unità immobiliari abitative per quanto riguarda i contratti della durata di:
  • Di 3 anni + 2 di rinnovo (o 3) per le abitazioni;
  • Da 6 a 36 mesi per gli studenti universitari;
  • Da 1 a 18 mesi per i contratti transitori (es.

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Quanto costa la registrazione di un contratto di affitto con cedolare secca?

Il costo della registrazione del contratto è pari al 2% del canone annuo, a meno che il locatore e il locatario non siano entrambi due società e il canone sia dunque soggetto a iva: in questo caso, il costo è pari all'1% più le marche da bollo.

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Quanto dura il contratto con la cedolare secca?

In generale la durata di un contratto d'affitto con cedolare secca può essere breve (2-3 anni), medio (5-6 anni) o più lungo. L'opzione, se attivata nella fase di registrazione del contratto, sarà attiva per tutta la sua durata a meno che il locatore non volesse annullare tale opzione.

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Chi paga la cedolare secca con AirBnb?

La cedolare secca dovrà essere versata dal locatore, anche nel caso in cui siano delle piattaforme online come AirBnb o Booking o le semplici agenzie immobiliari.

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Cosa fare quando scade il contratto di affitto con cedolare secca?

Cedolare secca

La proroga può essere comunicata con una delle seguenti modalità: tramite i servizi telematici dell'Agenzia (software RLI o RLI-web) presentando il modello RLI cartaceo, debitamente compilato, all'ufficio presso il quale è stato registrato il contratto.

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Quanto chiede un commercialista per fare un contratto di affitto?

Le spese del commercialista per la registrazione contratto varia da un minimo dell'1%, come 258,23 euro per un valore contrattuale di 25.822,84 euro a un massimo del 6%.

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Perché si fa la cedolare secca?

La cedolare secca è un regime tributario facoltativo, sostitutivo dell'IRPEF e delle relative addizionali (nonché delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione ovvero sulla sua eventuale risoluzione o proroga), applicabile in sede di tassazione delle unità immobiliari locate ad uso abitativo.

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