Quando si è iniziato a mettere i vetri alle finestre?
La scelta di schermare le finestre con il vetro si diffonde in età romana. Il momento decisivo è il I secolo d.C., quando venne messa a punto la tecnica della soffiatura del vetro, nata nel medio oriente.
Quando è stato inventato il vetro per le finestre?
Secondo un racconto di Plinio, questo materiale fu una scoperta accidentale dovuta ad alcuni mercanti fenici che, intorno al 5000 a.C., sbarcati presso le rive del fiume Belo in Siria, accesero un fuoco da campo ed usarono per appoggiare le loro pentole dei blocchi di nitrato prelevato dal carico che trasportavano.
Cosa usavano i romani al posto del vetro?
Cosa si usava per chiudere il vano delle finestre? Venivano adoperati dei teli bianchi impregnati di grasso, o piccoli telai in legno assemblati con vari materiali, oggi davvero improbabili come pezzi trasparenti di vescica di maiale, o pelle di animali ridotta a sottile pergamena.
Come erano fatte le finestre nel Medioevo?
La finestra nel Medioevo: finestre a tutto sesto, bifore e nicchie. Tipici del Medioevo erano i muri spessi con piccole finestre ad arco tondo, spesso disposte una accanto all'altra per far entrare più luce all'interno. Il vetro rappresentava un lusso inaccessibile all'epoca ed era riservato soprattutto alle chiese.
Come erano le finestre nell'antica Roma?
Come abbiamo visto in precedenza, le finestre, pur essendo ancora allora una parte dell'edificio piuttosto trascurabile e rara, erano lunghe e strette fessure strombate verso l'interno, caratterizzate da ante cieche in legno che favorivano la chiusura e proteggevano dalle temperature rigide, o troppo elevate, e dai ...
Vetrocamera:istallazione su finestre in legno
Come erano le finestre prima del vetro?
Anticamente le finestre erano costruite in legno e, una volta chiuse, le stanze venivano immerse nel buio. Per filtrare la luce era consuetudine ricorrere a tende oleate di papiro e fogli di pergamena.
Perché le insulae non avevano i vetri alle finestre?
Erano di uno o due piani e le finestre erano affacciate all'interno per evitare i rumori della strada.
Chi ha inventato la finestra?
Le prime finestre arrivarono con la civiltà mesopotamica e quella egizia, che si servivano di buchi nei muri di casa per favorire il ricambio d'aria. Certo, che entrassero fasci di luce naturale era importante - ma l'igiene prima di tutto.
Perché le finestre sono di vetro?
Il vetro rappresenta circa il 60% di una finestra ed è molto importante per: il risparmio energetico. l'isolamento acustico e termico. la luminosità e il comfort.
Come sono le finestre alla francese?
Quando si parla di “balcone alla francese” ci si riferisce a quei balconi che hanno in comune la caratteristica di essere molto piccoli. I più basilari in assoluto non sono altro che ringhiere poste di fronte a una vetrata. Quelli più grandi hanno una piccola piattaforma o lo spazio sufficiente a tenere delle piante.
Come facevano il vetro gli antichi?
La prima produzione vetraria fu realizzata infatti mediante il metodo della colatura, o fusione a stampo, che consisteva nel colare o pressare la massa allo stato fluido all'interno di uno stampo che recava la forma dell'oggetto che si desiderava ottenere.
Come costruivano le case gli antichi romani?
Evoluzione delle case romane
Alla fine del VII secolo a.C. anche gli elevati sono edificati in scaglie di tufo e le porte hanno stipiti in tufo lavorato. Alla metà del VI secolo a.C. si cominciano a costruire muri con zoccolo in scheggioni di tufo ed elevati in argilla e, per la prima volta, il tetto in tegole e coppi.
Come si baciavano gli antichi romani?
Erano tre i tipi di bacio che i romani conoscevano ai loro tempi, ovvero il basium, il suavium e l'osculum. Il primo di questi era considerato come un gesto di affetto, da dare a un amico, a un familiare, in pratica a qualcuno a cui si vuole bene.
Come facevano i Fenici a fare il vetro?
I Fenici inventarono poi la tecnica e l'arte della soffiatura del vetro: attraverso una speciale canna soffi avano l'aria dentro la pasta di vetro fusa con il calore, per modellarla fino a ottenere le forme desiderate.
Cosa ci facevano i Fenici con il vetro?
Pendenti fenicio-cartaginesi con teste maschili barbute, IV-III secolo a.C. I primi manufatti in vetro erano per lo più oggetti ornamentali come collane o orecchini (in questo caso il vetro sostituiva le pietre preziose) e per piccoli contenitori per unguenti e profumi.
Come ricavavano il vetro i Fenici?
2.1Le invenzioni dei fenici
Secondo Plinio il Vecchio sono stati proprio i fenici ad inventare il vetro dopo aver acceso un fuoco e aver notato che il calore aveva prodotto lo scioglimento della sabbia ma che, raffreddandosi, rimaneva questo incredibile materiale trasparente: il vetro appunto.
Chi ha inventato il vetro trasparente?
Intorno al 1460, Angelo Barovier di Murano, inventa un vetro alla soda, più brillante e trasparente, chiamato "vetro cristallino".
Come rendere i vetri termici?
Le pellicole termiche per i vetri sono una delle soluzioni migliori per isolare le finestre di casa. Qual è il loro funzionamento? Sono adesive e si applicano direttamente sui vetri, a contatto con i quali creano una barriera che limita lo scambio termico tra l'interno e l'esterno dell'abitazione.
Perché esistono le finestre?
La finestra è un'apertura di forma regolare, solitamente quadrata o rettangolare, praticata in una parete verticale, orizzontale o obliqua della muratura per consentire l'ingresso della luce e lo scambio dell'aria tra il vano interno di una costruzione e l'esterno.
Quando sono nati gli infissi in PVC?
Verso gli anni '60 in Germania cominciò la produzione di profili estrusi in PVC destinati ai serramentisti per realizzare porte e finestre.
Quando sono nati gli infissi a taglio termico?
Dalla seconda meta del 1900 l'infisso in alluminio diventa a taglio termico. Per quanto riguarda il pvc, invece, la sua diffusione incomincia durante la Seconda guerra mondiale in cui viene utilizzato, inizialmente, come isolante per il cablaggio delle navi.
Da quando esistono gli infissi a taglio termico?
Dalla seconda metà del XX secolo sono in produzione serramenti in alluminio a "taglio termico", in cui la parte esterna del profilato è separata da quella interna da un profilo plastico che garantisce isolamento e elimina la condensa sulla superficie interna del serramento.
Come illuminavano le case i romani?
All'illuminazione domestica si provvedeva in realtà con le candele e soprattutto con lampade a olio. L'uso delle candele si diffuse fin dai tempi della Roma arcaica: queste si ottenevano avvolgendo uno strato di cera o di sego ad uno stoppino formato da piante palustri.
Quale tipo di abitazione era più diffusa a Roma?
La maggioranza della popolazione di Roma viveva infatti in piccole domus e soprattutto nelle grandi insulae, più o meno decorose, ed in alcuni casi addirittura inadatte all'abitazione umana: si pensi, ad esempio, alle soffitte (tabulata), all'inizio occupate da schiavi e successivamente da persone comuni, alle cantine ...
Quanto costava una casa nell'antica Roma?
Per esempio, il prezzo di un'abitazione nel centro storico di Roma si aggira intorno ai 7.500 euro al metro quadro.