Quando si è in malattia viene pagato anche il sabato e la domenica?
Giornate indennizzabili di malattia Ai lavoratori operai (dell'industria, commercio e categorie assimilate) l'indennità viene erogata dall'INPS per le giornate feriali comprese nel periodo di malattia (quindi incluso il sabato) con esclusione delle domeniche e delle festività nazionali ed infrasettimanali.
Come viene pagata malattia sabato e domenica?
Per gli impiegati e quadri l'indennità spetta per tutte le giornate comprese nel periodo di malattia, quindi anche il sabato e la domenica, con esclusione delle festività nazionali ed infrasettimanali ricadenti di domenica.
Come funziona il pagamento dei giorni di malattia?
Generalmente, l'indennità corrisposta per malattia dal quarto giorno a seguire viene così suddivisa: dal 4° al 21° giorno: retribuzione media giornaliera del lavoratore pari al 50% Dal 21° al 180° giorno: retribuzione media giornaliera del lavoratore pari al 66,66%.
Come funziona la malattia nel weekend?
Salvo alcune eccezioni previste dal legislatore, il datore di lavoro ha infatti diritto a richiedere la visita fiscale anche durante il weekend o i giorni festivi che ricadono nel periodo di malattia del lavoratore, sempre secondo le fasce orarie previste dalla normativa di riferimento.
Che giorni copre la malattia?
Come già detto, i primi 3 giorni di solito sono a totale carico dell'azienda, mentre per il periodo successivo, in linea di massima, si prendono in considerazione i seguenti parametri: Primi 20 giorni di malattia (successivi al terzo) = 50% della retribuzione media giornaliera.
Come funziona la malattia? Quanto si viene pagati e cosa deve fare un lavoratore?
Perché i primi tre giorni di malattia non vengono pagati?
Nei primi tre giorni di malattia, al lavoratore non viene erogata alcuna somma da parte dell'Inps e solitamente l'indennizzo è a carico del datore di lavoro, in base alle regole applicate dal contratto collettivo di cui fa parte il lavoratore.
Cosa succede se prendo solo un giorno di malattia?
Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n. 17898 del 22 agosto 2007) ha stabilito che le assenze per malattia anche della durata di un solo giorno devono essere giustificate dal certificato medico, se il datore di lavoro lo richiede.
Quando si è a casa in malattia si può uscire?
Ma rimane salvo il principio che il lavoratore malato non deve chiudersi a casa, perché può uscire, negli orari al di fuori delle visite mediche, purché non peggiori il suo stato di salute.
Quando sei in malattia si può uscire di casa?
E il lavoratore in malattia può uscire di casa al di fuori degli orari di reperibilità, ma non può comunque svolgere delle attività incompatibili con lo stato di malattia. Se ti assenti perché hai la febbre alta, non puoi certamente andare a fare una scampagnata, nemmeno al di fuori dalle fasce di reperibilità.
Come viene pagata 1 settimana di malattia?
Nel contratto collettivo del commercio, la malattia è generalmente pagata al 100% nei primi tre giorni, detti “di carenza” perché a carico del datore di lavoro.
Quanti giorni di malattia si possono fare per non essere licenziati?
È quasi sempre la contrattazione collettiva a stabilire la durata del periodo di comporto; la legge lo fa soltanto per gli impiegati, fissandola a 3 mesi se l'anzianità di servizio è inferiore a 10 anni, e a 6 mesi se invece tale anzianità è superiore a 10 anni.
Quanto costa al datore di lavoro la malattia del dipendente?
Nel giorno dell'evento spetta la retribuzione (a carico del datore) che il dipendente avrebbe percepito se avesse regolarmente lavorato. Per il periodo di carenza (sempre a carico azienda) spetta il 60% della normale retribuzione, a meno che il contratto collettivo applicato non preveda condizioni di miglior favore.
Cosa succede se la malattia scade di venerdì?
Esemplificando: il lavoratore il cui primo certificato scade nella giornata di venerdì, in caso di mancata guarigione, deve rivolgersi al curante il venerdì stesso oppure, in assenza, al Servizio di Continuità Assistenziale (c.d. Guardia Medica), che può rilasciare una certificazione che può coprire il sabato e la ...
Chi decide di mandare la visita fiscale?
La visita fiscale viene richiesta dal datore di lavoro, sia esso pubblico che privato, quindi dalla azienda stessa, al fine di verificare lo stato di salute del lavoratore in caso di assenza per motivi di malattia. La prassi prevede che la richiesta possa essere effettuata tramite il portale INPS in modo telematico.
Quali malattie non sono soggette a visita fiscale?
- emorragie severe;
- insufficienze renali;
- trapianti d'organo vitali;
- polmoniti, broncopolmoniti, fibrosi cistica;
- insufficienza miocardica, ischemica o meccanica;
- infezioni sistemiche come l'AIDS;
Cosa succede se il medico di controllo non ti trova a casa?
Cosa rischio se non sono presente alla visita fiscale Inps? Come abbiamo detto l'assenza alla visita fiscale è un illecito disciplinare che consente all'azienda una sanzione. Sanzione che, nel caso di comportamento reiterato e non giustificato, può arrivare al licenziamento.
Quando l'INPS manda la visita fiscale?
Normalmente la visita fiscale viene predisposta dall'INPS quando pervengono certificati medici di malattia per periodi molto lunghi, oppure ripetuti in un breve lasso di tempo. Serve quindi ad accertare le reali condizioni di salute del lavoratore.
Quanti giorni di malattia per depressione può dare il medico curante?
la durata massima dell'assenza da lavoro per malattia (indipendentemente dalla diagnosi) è in genere 180 giorni.
Come dire al datore di lavoro che stai male?
Generalmente è possibile notificare l'assenza per mezzo di una telefonata o di un messaggio di posta elettronica o per fax, inviando poi una comunicazione con il numero di PUC. La notifica può avvenire anche tramite interposta persona.
Quanti giorni di malattia si possono fare al massimo?
In linea generale, la legge vigente stabilisce un massimo di 180 giorni di malattia retribuiti nell'arco di un anno. Però, sempre a favore del lavoratore, il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) o le disposizioni aziendali possono prevedere una diversa durata massima della malattia.
Come ottenere il certificato di malattia se il medico non risponde?
Va specificato tuttavia che è possibile ottenere un certificato di malattia dal Servizio di Continuità Assistenziale, dal Pronto Soccorso o da un altro medico fino al secondo episodio di indisposizione (con relativa assenza dal lavoro e certificato) nel corso dell'anno solare.
Cosa succede se mi ammalo di domenica?
Nei giorni festivi e prefestivi sarà necessario rivolgersi al medico di Continuità assistenziale, o al pronto soccorso, per il rilascio del certificato di malattia, sia ove la malattia sia insorta in questi giorni, sia per giustificare un'eventuale continuazione di un evento certificato sino al venerdì.
Chi è in malattia può essere licenziato?
Ad esempio, per il CCNL Commercio e Terziario, viene previsto un periodo di 180 giorni, in un anno solare. Se, quindi, le assenze del lavoratore superano il periodo di comporto previsto, può scattare il licenziamento che, però, non sarà disciplinare, ma per giustificato motivo oggettivo.
Quante volte si può andare in malattia in un anno?
Esistono, tuttavia, delle eccezioni in base al tipo di contratto: Contratto a tempo determinato : il lavoratore o la lavoratrice con contratto a tempo determinato può fare da un minimo di 30 a un massimo di 180 giorni di malattia in un anno solare.
Come prolungare la malattia se scade di domenica?
Ciò significa che è necessario rientrare al lavoro non appena termina la malattia indicata sul certificato e che non è possibile prorogarla anche ai giorni festivi come il sabato e la domenica: l'interruzione della malattia utile ai fini del comporto si ha dal giorno in cui il lavoratore riprende concretamente servizio ...