Quando non si verifica la compensazione?

La rinunzia alla compensazione già avvenuta si ha con il pagamento consapevolmente operato, o con la pattuita proroga del debito scaduto.

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Quando è vietata la compensazione?

L'art. 31, comma 1, del decretolegge n. 78 del 2010, precisa inoltre che la compensazione è vietata solo se l'importo relativo ai debiti, per imposte erariali ed accessori, iscritti a ruolo, scaduti e non pagati, è di ammontare superiore a 1.500 euro.

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Quando si verifica la compensazione?

La compensazione(1) si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di danaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere(2) e che sono egualmente liquid(3) ed esigibili(4).

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Quando è esclusa la compensazione?

l'esclusione dalla facoltà di avvalersi della compensazione “orizzontale” per i contribuenti che abbiano carichi affidati agli agenti della riscossione di importo complessivo superiore a 100mila euro.

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Quando non si possono utilizzare i crediti in compensazione?

Ai sensi dell'articolo 31, D.L. 78/2010 è previsto un blocco alla possibilità di utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte erariali qualora il contribuente presenti ruoli scaduti di importo superiore a 1.500 euro.

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IVA e Compensazione Orizzontale: Casi e Questioni.

Quali crediti non sono compensabili?

A partire dal 1° luglio 2024, la compensazione dei crediti potrà avvenire solo attraverso i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate, e non sarà possibile effettuare compensazioni orizzontali se i debiti scaduti superano i 100.000 euro.

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Quando non si può utilizzare il credito IVA in compensazione?

è vietato l'utilizzo in compensazione di crediti erariali in presenza di debiti superiori a 1.500 euro per i quali sia scaduto il termine di pagamento (pena l'applicazione di una sanzione del 50% dell'importo indebitamente compensato), è possibile pagare, anche in parte, i ruoli erariali tramite compensazione.

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Quali sono i requisiti per la compensazione?

Relativamente all'oggetto della compensazione, il codice stabilisce che essa può aversi quando i debiti hanno queste tre caratteristiche: 1) fungibili; ovverosia omogenei, dello stesso genere, 3) liquidi, 4) esigibili.

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Quali debiti non si possono compensare?

Il divieto di compensazione è subordinato alla presenza delle seguenti condizioni:
  • debiti per imposte erariali e relativi accessori iscritti a ruolo;
  • importi complessivamente dovuti superiori a 100.000 euro;
  • termini di pagamento scaduti.

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In quale caso la compensazione non si verifica secondo quanto stabilito dall'art. 1246 cc?

1246 c.c., non è possibile la compensazione di crediti impignorabili. Nel caso di specie, rileva sicuramente l'impignorabilità parziale degli stipendi, dei salari, delle pensioni e di ulteriori attribuzioni pecuniarie dovute al lavoratore prevista dai commi 3°-5° e 7°-8° dell'art. 545 c.p.c.

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Che cos'è la compensazione impropria?

La compensazione “impropria” o “atecnica” sussiste quando tra due soggetti i rispettivi debiti e crediti hanno origine da un unico rapporto e, diversamente dalla compensazione “propria” di cui agli artt. 1241 ss.

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Quali sono i presupposti per la compensazione?

La compensazione legale presuppone la coesistenza di due debiti che, facendo capo a due distinte persone, si estinguono per le quantità corrispondenti: la compensazione opera di diritto al momento della coesistenza dei debiti, pur se necessita comunque di una eccezione in sede processuale.

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Quando vanno effettuate le manovre di compensazione?

Manovra di Frenzel: quando andrebbe eseguita

La manovra di Frenzel, come le altre manovre di compensazione, deve essere effettuata al bisogno e preventivamente, ai primi segnali di fastidio. Soprattutto, non si deve aspettare di arrivare a percepire dolore, ma agire prima.

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Quali tributi non sono compensabili?

Con il D.L. n 124/2019 sono state apportate delle novità riguardanti questa normativa: l'obbligo di presentare il modello F24 in modalità telematica e l'obbligo di non poter compensare crediti Irpef, Ires, Ires e Iva, superiori a 5.000 euro, fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione.

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Cosa succede se non accetto la compensazione?

se il beneficiario rifiuta la proposta, oppure non dà tempestivo riscontro, l'agente comunica all'Agenzia delle Entrate la mancata adesione alla proposta di compensazione e, contestualmente, vengono meno gli effetti della sospensione delle azioni esecutive.

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Qual è il limite di compensazione senza visto di conformità?

Previsto inoltre l'esonero dall'apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA per un importo non superiore a 70.000 euro annui.

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Quali crediti non possono essere compensati?

Si deve tener presente che il limite di 100.000 euro deve intendersi come un limite assoluto e, quindi, anche nel caso in cui il contribuente abbia crediti di importo superiore a quello dei carichi affidati, non potrà effettuare alcuna compensazione, se non provvede prima al pagamento del debito scaduto.

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Qual è il limite per la compensazione con debiti iscritti a ruolo?

Il Legislatore, con il comma 49-quinquies, dell'articolo 37, D.L. 223/2006, ha introdotto, a decorrere dallo scorso 1.7.2024, un generale divieto di compensazione in presenza di ruoli scaduti o accertamenti esecutivi affidati in riscossione di importo complessivamente superiore a 100.000 euro.

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Qual è il limite massimo per la compensazione di un credito?

Limite massimo alla compensazione

In tema di compensazione di crediti (unitamente ai rimborsi a soggetti intestatari di conto fiscale), ai sensi dell'articolo 34, comma 1, L. 388/2000 è previsto un limite, attualmente pari a 2 milioni di euro.

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Quando si verifica la compensazione legale?

La compensazione si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di danaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere e che sono egualmente liquid ed esigibili.

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Quando è possibile la compensazione?

La compensazione può essere effettuata entro 12 mesi dalla data di scadenza della presentazione della denuncia da cui emerge il credito.

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Quali sono i requisiti per la compensazione volontaria?

la compensazione volontaria si ha allorquando le parti, in forza di uno specifico accordo, rinuncino scambievolmente, in tutto o in parte, ai rispettivi crediti, seppure gli stessi non presentino i requisiti per far luogo alla compensazione legale o giudiziale (art. 1252 cod. civ.).

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Quali debiti si possono compensare con il credito IVA?

Compensazione Orizzontale: il credito Iva viene utilizzato per compensare debiti relativi ad altre imposte, contributi previdenziali, premi o altri versamenti.

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Come posso utilizzare il credito IVA in compensazione nel 2025?

Il quadro di insieme è il seguente: compensazioni fino a 5000 euro: visto non necessario, compensazione a partire dal 1° gennaio 2025; compensazioni oltre 5.000 euro: necessario trasmettere la dichiarazione IVA 2025 ed attendere 10 giorni dalla ricevuta di avvenuta acquisizione.

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Quali sono i requisiti per compensare il credito IVA annuale?

Limiti all'utilizzo del credito IVA in compensazione:

Per poter utilizzare il credito IVA che emerge annualmente dobbiamo verificare se superi o meno i 5.000 euro. Per importi non superiori ai 5.000 euro, tale credito è utilizzabile dal 1° gennaio dell'anno di riferimento del credito stesso.

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