Quando è possibile la compensazione?

La compensazione può essere effettuata entro 12 mesi dalla data di scadenza della presentazione della denuncia da cui emerge il credito.

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Quando non è possibile la compensazione?

Il divieto di compensazione è subordinato alla presenza delle seguenti condizioni: debiti per imposte erariali e relativi accessori iscritti a ruolo; importi complessivamente dovuti superiori a 100.000 euro; termini di pagamento scaduti.

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Quando è ammessa la compensazione?

La compensazione legale è prevista dall'articolo 1243 comma 1: La compensazione si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di denaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere e che sono ugualmente liquidi ed esigibili.

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Quali sono i requisiti per la compensazione?

La compensazione(1) si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di danaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere(2) e che sono egualmente liquid(3) ed esigibili(4).

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Quando è possibile esercitare la compensazione delle imposte?

può essere effettuato a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui il credito emerge; la compensazione deve avvenire tramite i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate (Entratel o Fisconline);

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IVA e Compensazione Orizzontale: Casi e Questioni.

Quando si verifica la compensazione?

1241 c.c. e ss., la compensazione si verifica quando due soggetti – al contempo creditore e debitore l'uno dell'altro – sono obbligati reciprocamente in forza di rapporti diversi; l'estinzione opera dal momento in cui i rapporti vengono a coesistere, non rilevando le vicende sopravvenute rispetto a tale momento, ivi ...

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Quando vanno effettuate le manovre di compensazione?

Manovra di Frenzel: quando andrebbe eseguita

La manovra di Frenzel, come le altre manovre di compensazione, deve essere effettuata al bisogno e preventivamente, ai primi segnali di fastidio. Soprattutto, non si deve aspettare di arrivare a percepire dolore, ma agire prima.

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Quali sono i presupposti per la compensazione?

La compensazione legale presuppone la coesistenza di due debiti che, facendo capo a due distinte persone, si estinguono per le quantità corrispondenti: la compensazione opera di diritto al momento della coesistenza dei debiti, pur se necessita comunque di una eccezione in sede processuale.

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Quali tributi non si possono compensare?

Per le compensazioni tributarie riguardanti imposte come Irpef, Ires, Irap e Iva che superino i 5.000 euro non potranno avvenire fino a quando non si sarà presentata la relativa dichiarazione.

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Come funziona la compensazione?

La compensazione legale e quella giudiziale si distinguono in quanto mentre la prima presuppone la presenza anteriore alla causa di due debiti liquidi ed esigibili, quella giudiziale richiede che il debito opposto in compensazione non sia liquido, ma di pronta e facile liquidazione.

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Chi può eccepire la compensazione?

A uno dei creditori in solido il debitore può opporre in compensazione ciò che gli è dovuto da un altro dei creditori, ma solo per la parte di questo.

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Quando spetta l'indennità di compensazione?

L'indennità di compensazione (di 12 euro lordi per il personale non dirigente) è invece un emolumento che spetta al personale quando per sopravvenute inderogabili esigenze di servizio viene chiamato dall'Amministrazione a prestare servizio nel giorno che era stato programmato come: riposo settimanale, festivo ...

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Quali debiti non si possono compensare?

A partire dal 1° luglio 2024, la compensazione dei crediti potrà avvenire solo attraverso i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate, e non sarà possibile effettuare compensazioni orizzontali se i debiti scaduti superano i 100.000 euro.

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Quando è esclusa la compensazione?

l'esclusione dalla facoltà di avvalersi della compensazione “orizzontale” per i contribuenti che abbiano carichi affidati agli agenti della riscossione di importo complessivo superiore a 100mila euro.

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Quando non si può utilizzare il credito IVA in compensazione?

è vietato l'utilizzo in compensazione di crediti erariali in presenza di debiti superiori a 1.500 euro per i quali sia scaduto il termine di pagamento (pena l'applicazione di una sanzione del 50% dell'importo indebitamente compensato), è possibile pagare, anche in parte, i ruoli erariali tramite compensazione.

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Quali sono i requisiti per la compensazione volontaria?

la compensazione volontaria si ha allorquando le parti, in forza di uno specifico accordo, rinuncino scambievolmente, in tutto o in parte, ai rispettivi crediti, seppure gli stessi non presentino i requisiti per far luogo alla compensazione legale o giudiziale (art. 1252 cod. civ.).

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Quando si deve compensare?

La compensazione può essere effettuata entro 12 mesi dalla data di scadenza della presentazione della denuncia da cui emerge il credito.

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Quali codici tributo non sono compensabili?

I versamenti effettuati con il codice tributo "3851" e "3852" (interessi e sanzioni) non sono compensabili.

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Quali imposte si possono compensare?

Puoi pagare le cartelle relative a imposte erariali utilizzando in compensazione i crediti erariali (es. crediti Irpef, Ires, IVA ecc.).

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Quando può operare la compensazione?

Affinché operi la compensazione è necessario che i contrapposti crediti, della banca e del cliente, siano entrambi esigibili, non essendo richiesto che i rapporti a cui accedono siano già chiusi. Lato cliente l'esigibilità si può configurare relativamente al saldo positivo di un conto corrente bancario.

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Quando non si possono utilizzare i crediti in compensazione?

Ai sensi dell'articolo 31, D.L. 78/2010 è previsto un blocco alla possibilità di utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte erariali qualora il contribuente presenti ruoli scaduti di importo superiore a 1.500 euro.

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Quando non si verifica la compensazione?

La rinunzia alla compensazione già avvenuta si ha con il pagamento consapevolmente operato, o con la pattuita proroga del debito scaduto.

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Quanti tipi di compensazione ci sono?

Per effetto della compensazione le due obbligazioni si estinguono, dal giorno della loro coesistenza, sino alla concorrenza del loro valore, rimanendo in vita per il residuo. La legge prevede tre tipi di compensazione: legale, giudiziale e volontaria.

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Come eccepire la compensazione?

L'eccezione di compensazione non necessita di apposita istanza, essendo sufficiente che dal comportamento difensivo della parte risulti inequivocabilmente la volontà di far dichiarare estinto il proprio credito a causa della contemporanea esistenza di un proprio contrapposto debito.

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Come compensare senza mani?

Il modo più semplice per compensare, senza chiudere il naso con le dita, è dato dall'esecuzione di rapidi movimenti di allontanamento delle arcate dentarie, schiacciando la lingua in basso nel momento in cui si avverte una minima pressione sulle orecchie.

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