Quando è obbligatorio registrare il contratto di comodato d'uso gratuito?

(art. 1803 del c.c.). Il comodato avente ad oggetto beni immobili è soggetto a registrazione obbligatoria. Se redatto in forma scritta, occorre registrarlo entro 30 giorni dalla data di stipula.

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Quando non si registra il comodato d'uso gratuito?

Cosa succede se non registro un comodato d'uso gratuito? La mancata registrazione del contratto di comodato comporta una sanzione dal 120 al 240% dell'imposta dovuta.

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In quale caso vige l'obbligo della registrazione dei contratti di locazione o comodato?

Obbligo di registrazione del contratto: vige solo in caso di forma scritta, occorre quindi pagare imposta di registro fissa e imposta di bollo. In caso di comodato verbale non vi è obbligo di registrazione salvo il caso in cui il contratto verbale non sia richiamato in un atto scritto stipulato tra le parti.

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Quando il comodato va registrato?

Il comodato di un bene immobile va registrato entro 30 giorni dalla data dell'atto, se in forma scritta. Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.

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Quanto dura il contratto di comodato d'uso gratuito?

Un contratto di comodato d'uso gratuito di una casa può essere sia a tempo indeterminato, senza prevedere alcun limite di tempo né alcuna durata massima di uso della casa, e sia a tempo determinato e in tal caso allo scadere del tempo previsto la casa deve essere restituita al comodante.

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IL COMODATO D'USO GRATUITO

Quanto costa la registrazione di un contratto di comodato d'uso gratuito?

Il contratto di comodato è soggetto ad imposta di registro in misura fissa, pari a 200 euro, e ad imposta di bollo, pari a 16 euro, ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe. Per fruire dell'Agevolazione IMU/TASI la Legge di Stabilità 2016 (articolo 1, comma 10, della L.

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Chi paga l'IMU in caso di comodato d'uso gratuito?

Agevolazione comunale

Il comodante (che è tenuto a versare l'IMU) deve essere legato da un rapporto di parentela di primo grado (genitore o figlio) con il comodatario (che non è tenuto a versare l'IMU).

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Chi deve pagare la registrazione del comodato d'uso?

IMU e TARI: chi paga le tasse in comodato d'uso

In caso di comodato di beni immobili sono tenuti al versamento dell'IMU i soggetti proprietari dell'immobile.

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Chi paga le spese di registrazione del contratto di comodato?

Diversamente dall'affitto o dalla locazione, nei contratti di comodato la legge – nei casi in cui la loro registrazione è obbligatoria – non pone l'onere di provvedere esclusivamente o principalmente a carico di uno dei due: entrambi sono coinvolti insieme, o, come si dice, in solido fra loro.

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Quanti tipi di comodato d'uso ci sono?

In generale, il comodato d'uso può essere sia in forma scritta sia in forma verbale.

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Quali contratti di locazione non vanno registrati?

La registrazione del contratto di affitto è obbligatoria in ogni caso, a prescindere dall'importo dei canoni e dal modello di contratto scelto. L'unica eccezione prevista dalla legge riguarda i contratti che non superano la durata di 30 giorni, per i quali è possibile astenersi dalla registrazione.

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Quali documenti servono per registrare un contratto di comodato d'uso?

Documenti da portare in Agenzia delle Entrate: o le copie degli atti da registrare, o le fotocopie delle carte d'identità del comodante e del comodatario, o le marche da bollo, o la copia del modello F24 attestante il versamento dell'imposta di registro, o il modello 69 compilato.

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Come si risolve il contratto di comodato d'uso gratuito?

Come si effettua la disdetta di un contratto di comodato d'uso gratuito? La disdetta può essere richiesta da entrambe le parti e deve essere comunicata all'altra parte con un preavviso. È importante seguire le disposizioni del contratto e notificarlo all'Agenzia delle Entrate se è stato registrato.

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Dove si firma il contratto di comodato d'uso gratuito?

La registrazione di un contratto tra privati per il comodato d'uso di un immobile può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate . Al momento della richiesta di registrazione dell'atto l'ufficio restituisce una copia dell'atto timbrata e firmata .

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Perché si fa il comodato d'uso?

Il comodato d'uso gratuito può rappresentare un'ancora di salvezza per i figli che possono non pagare un affitto in casa di proprietà dei genitori, e per i genitori stessi che ottengono in cambio un alleggerimento del carico di tasse sulle proprietà.

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Come non pagare Imu comodato d'uso?

Sconto IMU 2023 comodato d'uso: quando spetta? Solo per i contratti ad uso gratuito tra genitori e figli. Lo sconto del 50 per cento sull'IMU 2023 spetta esclusivamente nel caso in cui il contratto di comodato gratuito sia stipulato tra genitori e figli, ovvero tra parenti in linea retta entro il primo grado.

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Chi paga la Tari nel comodato d'uso?

È obbligato a pagare la TARI chiunque occupi l'immobile, a prescindere se sia inquilino in affitto o proprietario. Nello specifico, è obbligato al pagamento: il proprietario dell'immobile che occupa l'immobile; l'affittuario che possiede un contratto di locazione superiore a 6 mesi.

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Cosa rischia chi vive in comodato d'uso?

I rischi legati al comodato d'uso gratuito di un immobile fac simile sono maggiori per il proprietario che rischia una sanzione che va dal 120 al 240% per omesso versamento dell'imposta di registro.

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Quante marche da bollo servono per registrare un contratto di comodato d'uso gratuito?

Presso qualsiasi Agenzia delle Entrate compilare il Modello 69 e relativo alla richiesta di registrazione. Ogni 100 righe su ogni copia degli atti da registrare porre una marca da bollo da € 16,00, le marche da bollo non devono portare una data successiva alla data della stipula del contratto di comodato.

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Quanto costa registrare un contratto di comodato d'uso all'Agenzia delle Entrate?

Costo Registrazione Contratto di Comodato

Per la registrazione del Contratto di Comodato è dovuta l'imposta di registro di 200 euro + imposta di bollo che parte da 16 euro.

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Come si registra comodato d'uso gratuito online?

Per richiedere la registrazione in via telematica basta indicare nel nuovo modello “Rap” i dati necessari, quindi: tipologia di contratto (se gratuito), dati del comodante, del comodatario e degli eventuali immobili oggetto del contratto.

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Cosa succede se non registro un contratto?

L'omessa registrazione del contratto di locazione, il parziale occultamento del corrispettivo e l'omesso o tardivo versamento dell'imposta di registro sono delle violazioni per le quali è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa.

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Cosa succede se un contratto non viene registrato?

La sanzione per mancata registrazione del contratto, inoltre, è piuttosto salata: dal 120% al 240% dell'imposta dovuta con un minimo di 200 euro e ridotta, poi, dal 60% al 120% nel caso in cui il ritardo nella registrazione non superi i 30 giorni.

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Cosa succede se non registro il contratto entro 30 giorni?

Entro 30 giorni 1/10 del 60% (cioè 6%) dell'imposta dovuta. L'importo minimo della sanzione è 20 euro (1/10 di 200 euro). Entro 90 giorni 1/9 del 120% (cioè 13,33%) dell'imposta dovuta. Entro 1 anno 1/8 del 120% (cioè 15%) dell'imposta dovuta.

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Chi dichiara il comodato d'uso?

Chi deve dichiarare il reddito da locazione di un immobile in comodato. Se viene dato in locazione a un soggetto terzo un immobile in comodato, il reddito deve essere dichiarato fiscalmente dal soggetto comodante, da chi dà l'immobile, cioè il proprietario, in quanto titolare del diritto reale sull'immobile.

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