Quali sono le caratteristiche di Borromini?
Borromini agiva su materie umili e basiche che trasformava in forme preziose di luce e armonia; il mattone rosso, i rivestimenti di intonaco e lo stucco bianco, sono tutti ingredienti che, ben calibrati, conferivano ai suoi interni una suprema eleganza.
Quali sono le caratteristiche dell'arte di Borromini?
Borromini ricercava costantemente la massima contrazione spaziale, evitando i volumi, esasperando il valore delle linee, introducendo motivi ornamentali inediti e ponendo particolare attenzione nei dettagli dell'apparato decorativo.
Cosa ha fatto Borromini a Roma?
La dinamicità dello stile architettonico di Borromini si può riscontrare in diversi importanti luoghi della Capitale quali, in particolare, l'Oratorio dei Filippini (1637-41), il Collegio di Propaganda Fide (1644-47) e la Chiesa di Sant'Agnese in Agone (1653- 57).
Perché Borromini si chiama così?
In realtà mi chiamo Francesco Castelli, detto Borromini, perché la mia famiglia ha sempre avuto una grande devozione per San Carlo Borromeo, uno dei più importanti santi lombardi.
Che caratteristica rende innovativa la struttura di Sant Ivo alla Sapienza?
La cupola è infatti impostata direttamente sul profilo mistilineo delle pareti, quasi che la chiesa intera fosse stata concepita come un tamburo per la sua copertura. L'invenzione basilare di Sant'Ivo è costituita proprio dalla continuità verticale della pianta che si sviluppa senza interruzione fino alla cupola.
Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini
Qual è lo schema della pianta di Sant Ivo alla Sapienza di Borromini?
È una pianta triangolare che gli consente di creare un corpo organizzato sulle linee; raddoppia il triangolo per creare una stella a sei punte che occupi tutta la superficie a disposizione, e a questa forma sottrae ed aggiunge spazi circolari secondo un rigoroso schema logico.
A quale nobile famiglia fa riferimento simbolico la pianta di Sant Ivo alla Sapienza?
Secondo alcuni studiosi l'interno di San Ivo rappresenterebbe il disegno di un ape, la scelta tutt'altro che causale visto che l'ape è il simbolo della famiglia Barberini quindi di Urbano VIII committente dell'architetto e simbolo della Prudenza e carità.
Quali sono gli elementi tipici di Borromini presenti nella chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane?
Borromini realizza una facciata del tutto particolare, in travertino, con linee ondulate concave e convesse, a due ordini ripartita da colonne. Sopra il portale è collocata nella nicchia la statua di San Carlo, realizzata da Ercole Antonio Raggi, mentre nella balaustra due angeli sorreggono il medaglione ovale.
In che cosa si differenzia l'architettura di Borromini da quella di Bernini?
Borromini: sobrio, elegante, matematico e introverso. Bernini: fastoso, ricco, scenografico e ammaliatore. Borromini ama la tecnica, usa materiali poveri, sfrutta il rigore e le geometrie. Bernini è stupefacente e illusionista, curato e dinamico.
Quale fu il primo lavoro di Borromini a Roma?
Il primo lavoro fu quello che comprendeva il progetto della chiesa e del chiostro di San Carlo alle Quattro Fontane. Tra le opere più importanti del Borromini a Roma è da citare la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza per commissione di Urbano VIII Barberini.
Come si è ucciso Borromini?
La sera del 1º agosto, secondo la testimonianza del diarista Cartari Febei, fu tuttavia ancora più stravagante e lacrimevole, in quanto l'architetto, che era «caduto da alcuni giorni in pieno umore ipocondriaco, con una spada, appoggiata col pomo in terra e con la punta verso il proprio corpo si ammazzò».
Chi ha scolpito le fontane di Piazza Navona?
La fontana dei Quattro Fiumi, progettata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini (1598 – 1680), costituisce un'insuperabile creazione barocca posta al centro di una delle più importanti piazze della città.
Dove abitava Borromini a Roma?
Si trova in via delle Quattro Fontane, nel centro storico, a circa 200 metri da piazza Barberini. Nel Settecento è stato modello di ispirazione per il Palazzo Barberini di Potsdam, in Germania.
Chi fu Francesco Borromini?
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli (Bissone, 27 settembre 1599 – Roma, 3 agosto 1667), è stato un architetto italiano operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca.
Chi fu Pietro da Cortona?
Pietro da Cortona, nato come Pietro Berrettini (Cortona, 1º novembre 1597 – Roma, 16 maggio 1669), è stato un pittore e architetto italiano.
Perché Borromini e Bernini erano rivali?
Il Borromini era amareggiato a causa dello strapotere del Bernini, che lo denigrava e gli sottraeva spazio. Solo Papa Innocenzo X lo preferì al cavaliere Gian Lorenzo ed il periodo del suo pontificato rappresentò per il Borromini il momento più intenso per prestigiose committenze pubbliche.
Qual è l'opera a cui Bernini ha collaborato con Borromini?
Il baldacchino di San Pietro
Bernini, consapevole del talento di Borromini, lo pregò di aiutarlo nella realizzazione del celebre Baldacchino di San Pietro.
A quale importante impresa lavoro Borromini insieme a Bernini?
Il Baldacchino di San Pietro è una delle opere più famose di Bernini che lo vede collaborare con il collega e rivale Francesco Borromini.
Cosa rappresentano le Quattro Fontane?
Il complesso delle Quattro fontane venne realizzato sotto il pontificato di Sisto V (1585-1590) per evidenziare sul colle Quirinale l'importante incrocio tra la Strada Pia (le odierne Vie XX Settembre e del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali vie Quattro Fontane e Sistina).
Quali figure geometriche formano la pianta e la cupola della chiesa di San Carlino?
La pianta [32] è stata ottenuta con un metodo matematico: Borromini congiunge due triangoli equilateri creando un rombo. Al triangolo, simbolo della Trinità, sovrappone il cerchio, segno dell'eternità. La stessa simbologia si trova nella 33. Cupola della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane.
Come si chiamava Borromini?
Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia.
Chi realizza la chiesa di Sant Ivo alla Sapienza?
Eretta tra il 1642 e il 1660, la chiesa è opera del geniale Francesco Borromini che, nel 1632, viene nominato architetto della Sapienza e riceve l'incarico da Papa Urbano VIII Barberini di portare a termine il complesso, già progettato e parzialmente realizzato da Giacomo della Porta.
Quando è l'onomastico di Ivo?
Sant'Ivo di Bretagna, al secolo Yves Hélory de Kermartin (1253-1303), è il santo patrono degli avvocati: è festeggiato il 19 maggio, giorno della morte e della canonizzazione.
Perché Borromini si chiama così?
In realtà mi chiamo Francesco Castelli, detto Borromini, perché la mia famiglia ha sempre avuto una grande devozione per San Carlo Borromeo, uno dei più importanti santi lombardi.