Quale aliquota IVA si applica ai servizi di noleggio con conducente?
il "trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente" (codice attività 49.32.20) è soggetto a IVA agevolata 10%. Per esercitare l'attività è necessario il possesso di particolari requisiti professionali nonché licenza e autorizzazione.
Quanto è l'Iva sulle spese di trasporto?
Sono soggetti all'aliquota del 10 per cento i trasporti urbani di persone per vie acquee effettuate con mezzi diversi da quelli da piazza o diversi dai mezzi abilitati e, indipendentemente dal mezzo usato, i trasporti extraurbani.
Quale IVA si applica?
In Italia l'aliquota ordinaria Iva è del 22%. Sono previste, inoltre, delle aliquote ridotte per specifici beni e servizi: 4%, per esempio per alimentari, bevande e prodotti agricoli. 5%, per esempio per alcuni alimenti.
Su cosa si applica l'IVA al 22?
Elenco aliquote IVA
La maggior parte degli acquisti, di fatto, avviene con aliquota del 22%, ma per beni di prima necessità come gli alimentari o i servizi primari, come le utenze domestiche o le opere sulla prima casa, si scontano aliquote ridotte.
Quando l'IVA al 10% e quando al 22 %?
L'Iva al 10% si applica sulla differenza tra l'importo complessivo dell'intervento e il costo dei beni significativi (a – c = 10.000 - 6.000 = 4.000). Sul valore residuo dei beni (2.000 euro) l'Iva si applica nella misura ordinaria del 22%.
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Quando si applica l'IVA al 10%?
In linea generale i casi in cui si applica l'Iva 10 per cento sono quelli relativi a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della casa. L'iva in edilizia può essere applicata anche all'acquisto di beni, a esclusione delle materie prime e anche dei materiali semilavorati.
Quando si applica l'IVA al 20 %?
si applica l'aliquota ordinaria del 20%, se la consegna o spedizione dei beni è anteriore al 17.9.2011; si applica l'aliquota ordinaria del 21%, se la consegna o spedizione dei beni avviene a partire dal 17.9.2011.
Quanto è l'IVA sulla manodopera?
La manodopera (e le materie prime e i semilavorati) godono sempre dell'Iva agevolata al 10%.
Su cosa non si applica l'IVA?
servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali. cessioni ai viaggiatori extracomunitari. operazioni con San Marino e Città del Vaticano. operazioni effettuate nell'ambito dei rapporti regolati da Trattati ed accordi internazionali.
Quando l'IVA non è al 22?
Casi nei quali non si applica l'Iva al 22%
Il così detto "soggetto passivo d'imposta" è l'imprenditore o lavoratore autonomo. Quest'ultimo potrà detrarre l'imposta pagata sugli acquisti di beni e servizi, che verranno effettuati nell'esercizio della propria impresa, come rivalsa verso i propri acquirenti.
Quando il trasporto va nella base imponibile?
12 del decreto IVA, l'addebito delle spese di trasporto nei confronti del cessionario comunitario, se effettuato direttamente in fattura, anche distintamente rispetto al corrispettivo pattuito per la vendita dei beni, concorre a determinare la base imponibile dell'operazione (20).
Come possono essere le spese di trasporto?
I costi di trasporto variano a seconda di molteplici parametri, dalla quantità di merci al tipo di mezzi utilizzati, passando per le modalità adottate. Naturalmente, spesso vanno presi in considerazione anche pedaggi, spese di dazio e ripetitività delle consegne nel tempo, come accade per esempio nell'import-export.
Cosa si intende per spese di trasporto?
In ambito strettamente produttivo, le spese di trasporto aziendali si riferiscono essenzialmente ai costi sostenuti per la movimentazione delle merci (e/o delle persone) e per la spedizione dei beni agli acquirenti.
Quando fatturare un trasporto?
Nel contesto della cessione di beni mobili, il termine per l'emissione della fattura varia in base all'utilizzo o meno del DDT o di un altro documento adeguato. Nel caso di fatturazione immediata, quando non è presente il DDT, la fattura deve essere emessa entro le 24.00 del giorno di consegna o spedizione dei beni.
Come inserire le spese di trasporto in fattura?
Le spese di trasporto che A sostiene in nome e per conto di B saranno indicate nella fattura emessa da A come importi esclusi dalla base imponibile IVA in quanto sostenuti in nome e per conto del cliente. Esempio: A vende a B merci per 1.000 euro + IVA 22%.
Cosa scrivere nella causale del trasporto?
Anche se non obbligatorio, è opportuno che il documento di trasporto rechi l'indicazione della causale del trasporto (vendita o movimentazione a titolo non traslativo, quale per esempio conto lavoro, riparazione, campionatura, esposizione, ecc.) e il termine di resa del trasporto.
Quando versano l'IVA gli autotrasportatori?
I versamenti vanno effettuati con le stesse scadenze previste per i trimestrali “ordinari” (16 maggio, 20 agosto e 16 novembre) a eccezione del versamento relativo al quarto trimestre che va effettuato entro il 16 febbraio dell'anno successivo, anziché entro il 16 marzo, al netto dell'acconto eventualmente versato ...
Cosa sono le spese di trasporto non documentate?
Le spese non documentate invece sono tutte le spese prive di documentazione allegata, vuoi per errore vuoi perché non era necessaria la documentazione (ad esempio nel caso in cui al trasfertista venga assegnato un rimborso forfettario).
Chi paga le spese di trasporto?
le spese di trasporto sono di competenza del compratore. al regolamento ha provveduto materialmente il venditore.
Cosa sono gli oneri di trasporto?
È l'importo che corrisponde ai costi sostenuti dal distributore per il trasporto del gas (a livello nazionale e locale) fino al contatore del cliente, e per la lettura dei consumi.
Quali sono le spese documentate in fattura?
Le spese documentate comprendono tutti quei costi che possono essere certificati tramite giustificativi fiscali: fatture, scontrini e titoli di viaggio anche in formato digitale.
Che differenza c'è tra trasporto a titolo gratuito e trasporto di cortesia?
Al trasporto amichevole o di cortesia, che, a differenza del trasporto gratuito il quale corrisponde ad un interesse essenzialmente economico del vettore, è privo dell'elemento negoziale, atteso che il trasporto viene offerto e concesso per amicizia, condiscendenza, mero spirito di liberalità ovvero per altro nobile ...
Che differenza c'è tra Franco partenza e franco destino?
Lo stesso regime si rende applicabile anche nell'ipotesi in cui la prima cessione (tra il fornitore non residente e il venditore italiano) è “franco partenza”, se la seconda (tra il venditore italiano e il suo cliente) è “franco destino”. Occorre, infatti, ricordare che, dal lato attivo, l'art. 138, par.
Chi paga franco partenza?
Si parla di f. f. partenza (o anche f. magazzino venditore) quando le spese di trasporto sono a carico del compratore. Quest'ultimo provvede alla rilevazione del costo per le spese di trasporto, sulla base della fattura di trasporto.