Qual è la particolarità del ciclo delle diatomee?

Le diatomee possiedono un ciclo vitale diplonte: la fase vegetativa è 2n e la meiosi avviene alla gametogenesi. La riproduzione sessuata in genere viene indotta quando le cellule hanno raggiunto una taglia minima e avviene con modalità differenti nelle diatomee centriche (oogamia) e nelle pennate (isogamia).

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Qual è la caratteristica distintiva delle diatomee?

Centrales (Diatomee centriche), simmetria raggiata, assenza di rafe, forma circolare, ovale, triangolare o quadrata, tipicamente planctoniche, principalmente marine. Pennales (Diatomee pennate), valve a simmetria bilaterale rispetto all'asse longitudinale, frustulo di forma ellittica, bastoncellare o a navetta.

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Come si muovono le diatomee?

Si muovono grazie a dei corpi cristallini estroflessi dal rafe, ai quali la diatomea si avvicina tramite una briglia citoplasmatica, che durante il movimento si accorcia. Le diatomee costituiscono la farina fossile.

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Quanto ossigeno producono le diatomee?

Le diatomee sono microalghe unicellulari estremamente abbondanti negli oceani e sono responsabili della produzione del 20% dell'ossigeno sul nostro pianeta.

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Perché le diatomee sono bioindicatori?

Le comunità di diatomee reagiscono rapidamente ai cambiamenti della qualità dell'acqua: sono pertanto ottimi bioindicatori, a fianco delle altre comunità acquatiche, come quella dei macroinvertebrati e dei pesci, che integrano però la qualità ambientale su un periodo più lungo (STEVENSON & PAN 1999).

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Diatomee - Cosa sono le diatomee? Come eliminare alghe diatomee in Acquario Marino

Qual è l'uso delle diatomee come bioindicatori ambientali?

Le Diatomee, in particolare, oltre a rappresentare la componente principale della biomassa bentonica dei corsi d'acqua, sono ormai riconosciute a livello mondiale come ottimi bioindicatori e possono pertanto rappresentare una comunità di riferimento per lo studio della componente vegetale acquatica.

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A cosa serve la terra Diatomacea?

A differenza della stragrande maggioranza degli insetticidi, agisce con un effetto fisico/meccanico sugli insetti attraverso una duplice azione: abrasiva e bruciante. Inoltre l'azione puramente meccanica di questa polvere esclude qualsiasi effetto di assuefazione ai prodotti di trattamento convenzionale.

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Chi produce più ossigeno nel mondo?

L'oceano da solo produce oltre il 50% dell'ossigeno! Ebbene sì, dobbiamo ringraziare alghe e cianobatteri se oggi possiamo respirare l'ossigeno dell'atmosfera. È facile pensare alle foreste terrestri come ai "polmoni verdi" del pianeta.

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Come si nutrono le diatomee?

Si cibano di altri organismi: alghe unicellulari, protisti, crostacei di piccole dimensioni. Possono avere all'interno del citoplasma delle alghe simbionti che garantiscono all'organismo tramite il processo fotosintetico l'acquisizione di sostanze nutritivi (Anderson, 1983).

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Dove si trovano le diatomee?

Sono distribuite principalmente in ambiente acquatico: in mare, in ambienti salmastri e di acqua dolce (laghi, fiumi, fontane) ma possono trovarsi anche sui terreni umidi e in ambienti estremi (lagune ipersaline, ghiaccio). Le diatomee sono una componente importante sia del fitoplancton che del microfitobenthos.

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Come si riproducono le diatomee?

Essere unicellulare non significa però avere un ciclo vitale 'semplice': le diatomee si riproducono per scissione binaria ma diverse specie hanno anche una fase di riproduzione sessuata che coinvolge cellule 'maschili' e 'femminili'.

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Come si usa la terra di diatomee?

Come utilizzare le Terre di Diatomee? Silicol può essere utilizzato attraverso polverizzazioni a secco o con trattamenti con acqua. Applicato con acqua la dose varia da 2-4 kg/ha. Non essendo solubile, si raccomanda di mantenere agitata la sospensione per evitare depositi.

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Come sono fatte le diatomee?

Come sono fatte le diatomee? Sono alghe microscopiche e unicellulari provviste di una parete rigida fatta di silicati e sostanze organiche. A volte presentano dei caratteristici pori sulla struttura o una fessura detta rafe. Oltre alla clorofilla hanno anche pigmenti come il beta carotene e la fucoxantina.

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Come eliminare le diatomee?

Interventi: per eliminare le Alghe Diatomee si interviene esclusivamente per aspirazione/pulizia nelle zone colpite con l'utilizzo di appositi accessori aspirafango e puliscivetro per acquario.

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Che cos'hanno in comune i Radiolari e le diatomee?

Assieme ai radiolari, le diatomee sono l'altro gruppo principale di plancton siliceo. Ne sono state descritte circa 70 mila specie, sia fossili che recenti, ma potrebbero esisterne il doppio.

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A cosa serve la farina fossile?

Utilizzata in agricoltura, come tecnica dell'aridocoltura, in funzione di anti-traspirante per aumentare la riflessione della radiazione solare da parte delle superfici della pianta, diminuendo in questo modo il calore ricevuto e quindi la traspirazione.

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Come si usa la farina fossile?

La farina fossile viene utilizzata come fertilizzante, come additivo alimentare, come materiale di riempimento e come materiale di costruzione. Può anche essere utilizzata come combustibile per la produzione di energia.

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Come eliminare le alghe verdi filamentose?

Alghe filamentose (Zygnema)

È un'alga che è possibile rimuovere meccanicamente senza troppi problemi, utilizzando un'asticella di legno o uno scovolino pulito. Chi invece vuole sbarazzarsi una volta per tutte dei suoi filamenti verdi, deve ristabilire l'equilibrio dei valori dell'acqua.

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Qual è il polmone del mondo?

La foresta amazzonica o Amazzonia è la più grande foresta pluviale tropicale della Terra. È un "polmone verde" che incide sugli equilibri climatici del Pianeta, ma è gravemente minacciata dalla deforestazione e dall'estrazione delle materie prime.

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Come fa il mare a produrre ossigeno?

La produzione di ossigeno negli oceani avviene attraverso i cianobatteri: un tipo di batteri fotosensibili. Come le piante, anche questi batteri svolgono la fotosintesi. Uno di questi batteri è il Prochlorococcus, ed è il più piccolo organismo fotosintetico conosciuto sulla Terra.

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Come si è creato l'ossigeno sulla Terra?

La cronologia più largamente accettata per il Grande Evento Ossidativo suggerisce che l'ossigeno libero fu prodotto prima dagli organismi procarioti e solo successivamente dagli eucarioti, in grado di svolgere la fotosintesi che produce ossigeno come sottoprodotto.

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Come si prende la terra Diatomacea?

La terra diatomacea si utilizza come un normale integratore da sciogliere in acqua. La dose consigliata è di un cucchiaino al giorno ed è controindicata soltanto per chi è affetto da infiammazioni al colon.

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Quali caratteristiche deve avere un buon bioindicatore?

Un buon indicatore biologico deve avere diverse caratteristiche: ➢ Ampia distribuzione nell'area di studio. ➢ Facile identificazione ed adeguate conoscenze sull'anatomia, fisiologia ed ecologia delle specie. ➢ Scarsa mobilità e facile reperibilità in tutte le stagioni. ➢ Lungo ciclo vitale.

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Cosa sono i licheni bioindicatori?

I licheni epifiti come bioindicatori

La metodologia per il rilevamento dell'inquinamento atmosferico con i licheni epifiti (cioè che vivono su tronchi d'albero) è basata su una misura della biodiversità, ossia sull'abbondanza delle specie licheniche.

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