Qual è la differenza tra la cedolare secca e la tassazione ordinaria per gli affitti brevi?

Differenze regime ordinario e cedolare secca Nella cedolare secca si paga la tassa da pagare sul canone di locazione e utenze, mentre nel regime ordinario si calcola solo ed esclusivamente sul canone di locazione.

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Cosa conviene cedolare secca o tassazione ordinaria?

Risparmio economico: le aliquote della cedolare secca sono generalmente inferiori rispetto alla tassazione ordinaria. Soprattutto per chi affitta a canone concordato, il 10% rappresenta un notevole risparmio rispetto all'aliquota progressiva dell'IRPEF.

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Qual è l'aliquota della tassazione ordinaria per le locazioni brevi?

Con la tassazione ordinaria i redditi dell'affitto breve avranno un'aliquota pari al 35%. Sfruttando i vantaggi della cedolare secca, invece, il signor Bianchi pagherà solo il 21% sulla somma percepita.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi?

L'aliquota dell'imposta

213/2023), dal 1° gennaio 2024, in caso di opzione per l'imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, si applica l'aliquota del 26%.

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Quando conviene il regime ordinario rispetto alla cedolare secca?

L'unica situazione in cui la tassazione ordinaria è più conveniente si ha quando il locatore ha diritto a detrazioni fiscali superiori ai redditi imponibili, esclusi quelli di locazione. Ad esempio, un contribuente il cui unico reddito è quello del canone di locazione di un appartamento.

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TASSAZIONE ORDINARIA O CEDOLARE SECCA... QUESTO È IL DILEMMA!

Perché non conviene la cedolare secca?

GLI SVANTAGGI DELLA CEDOLARE SECCA

Rinuncia all'aggiornamento ISTAT: il canone rimane fisso per tutta la durata del contratto o almeno dell'opzione. Ai fini ISEE il reddito da locazione viene computato al 100%, con eventuali conseguenze sul calcolo di detrazioni varie che saranno riconosciute più basse.

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Qual è la differenza tra il canone ordinario e la cedolare secca per gli affitti brevi?

Con il regime ordinario il reddito derivato dall'affitto confluisce con gli altri redditi ed è soggetto a Iper progressiva per scaglioni. Con la cedolare secca, invece, il reddito derivante dagli affitti non è rilevante ai fini dell'Irpef ma a imposta sostitutiva (che sostituisce Irpef e addizionali).

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Qual è l'aliquota per la cedolare secca per gli affitti brevi?

Le aliquote cedolare secca 2025 variano in base al tipo di contratto: 21% per i contratti a canone libero. 10% per i contratti a canone concordato, inclusi quelli per studenti universitari e locazioni transitorie. 26% per gli affitti brevi dal secondo immobile locato in poi.

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Qual è l'aliquota della cedolare secca per i contratti di locazione brevi?

L'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi passa dal 21% al 26%. Questo aumento della cedolare secca al 26% si applica soltanto se si gestiscono da 2 a 4 immobili destinati ad affitti brevi, ovvero affitti inferiori a 30 giorni.

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Come pagare meno tasse sugli affitti brevi?

Come non pagare le tasse sugli affitti?
  1. Comodato d'uso gratuito anziché locazione.
  2. Dare la casa a parenti stretti: sconto Imu.
  3. Sfruttare la cedolare secca.
  4. Stipulare contratti a canone concordato.
  5. Come non pagare tasse sugli affitti non riscossi.
  6. Come dimostrare al Fisco che il contratto è terminato.

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Qual è l'aliquota dell'imposta sostitutiva per gli affitti brevi nel 2024?

1) Locazioni brevi: 26% di cedolare sul 2° immobile per i redditi maturati dal 1.01.2024. Con la Circolare n 10 si specifica che l'aliquota dell'imposta sostitutiva della cedolare secca sarà applicata al 26% a partire dal secondo immobile dato in locazione.

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Quando si paga la cedolare secca sugli affitti 2025?

Il saldo e la prima rata di acconto della cedolare secca possono essere pagati in rate mensili mentre l'acconto di novembre deve essere versato in unica soluzione. In ogni caso, i versamenti rateali devono essere completati entro il mese di novembre (v. applicazione per la rateizzazione delle imposte).

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Quali spese si possono detrarre dagli affitti brevi?

Scopriamo insieme quali sono le spese più comuni che puoi portare in detrazione.
  1. Utenze generali. ...
  2. Spese di pulizia. ...
  3. Spese pubblicitarie. ...
  4. Spese per l'acquisto di arredamento. ...
  5. Spese per attrezzature o dotazioni domestiche. ...
  6. Spese per alimenti e bevande.

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Qual è il contratto di affitto più conveniente?

A fronte di un canone generalmente inferiore agli standard del libero mercato, il contratto di affitto concordato è tra i più vantaggiosi in termini di minori imposte e agevolazioni fiscali. Tra i principali benefici puoi trovare: base imponibile Irpef del 66,5% anziché dell'85%

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Quali sono le novità per gli affitti brevi nel 2025?

Per il 2025 l'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi passa dal 21% al 26%, aumento che si applica soltanto se si gestiscono da 2 a 4 immobili, mentre per chi ha un solo immobile in gestione potrà applicare l'aliquota del 21%.

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Quando conviene la tassazione ordinaria?

Il regime forfettario è conveniente per chi ha ricavi sotto gli 85.000€, con una tassazione fissa del 15% (o 5% per i primi 5 anni). Il regime ordinario è più adatto a chi ha molte spese da scaricare o ricavi superiori a 85.000€.

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Quali sono le nuove regole per la cedolare secca per gli affitti nel 2025?

Novità per la cedolare secca e per gli intermediari. La cedolare secca con aliquota al 26% si applica solo a partire dal secondo immobile dato in locazione. Nulla cambia invece per la prima o unica abitazione affittata che sconta l'aliquota al 21%.

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Quanto si paga di imposte con contratto di locazione a cedolare secca?

L'imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un'aliquota del 10%.

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Cosa vuol dire contratto transitorio con cedolare secca?

Quando si parla di contratto ad uso transitorio con cedolare secca, si fa riferimento ad un tipo di contratto di affitto che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva al regime ordinario IRPEF e alle imposte di bollo e registro.

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Quali sono i vantaggi fiscali della cedolare secca al 10% per gli affitti brevi?

Quanto si paga la cedolare secca sugli affitti brevi

È prevista un'aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988).

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Cosa comporta la cedolare secca per l'inquilino?

La convenienza della cedolare secca è presente costantemente ed è un'opzione ottimale sia per l'inquilino che per il locatore. Grazie all'opzione della cedolare secca l'inquilino non dovrà versare metà delle imposte di bollo e di registro, poiché non sono dovute nel regime della cedolare secca.

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Chi può fare l'affitto transitorio?

Si tratta di una forma di contratto molto richiesta da precise categorie: studenti universitari, lavoratori stagionali, insegnanti precari e in supplenza.

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Quali sono le novità per la cedolare secca nel 2025?

Il Modello 730/2025 accoglie quest'anno delle novità per i redditi derivanti dalle locazioni brevi. In particolare, tali redditi sono assoggettati ad imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca con aliquota al 26 per cento nel caso di opzione per tale tipo di regime.

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Chi paga la cedolare secca paga anche l'IRPEF?

Se si opta per la cedolare secca, alla registrazione del contratto non vanno versate l'imposta di registro e l'imposta di bollo. Per l'imposta sostitutiva, scadenze e modalità (acconto e saldo) sono le stesse dell'Irpef. La misura dell'acconto è pari al 100% dell'imposta dovuta per l'anno precedente.

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