Perché si dice emivita?

Emivita o T½: tempo necessario perché la concentrazione plasmatica (all'equilibrio di distribuzione) si riduca della metà.

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Cosa si intende con emivita?

Termine che indica il tempo necessario perché, nell'organismo vivente, la quantità o la concentrazione o l'attività di una sostanza, soggetta a trasformazione, decomposizione o decadimento, si riduca alla metà di quella iniziale.

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Quanto dura un emivita?

Rappresenta quindi un indice della permanenza in circolo di un farmaco e quindi, almeno in linea teorica, della durata del suo effetto. Una lunga emivita in genere contraddistingue i farmaci che assicurano una copertura terapeutica di 24 ore e qundi che possono essere assunti una sola volta al giorno.

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Come si calcola l emivita?

Il calcolo dell'emivita coinvolge l'uso dell'equazione del decadimento radioattivo, che può essere espressa come: N(t) = N₀ * (1/2)^(t / T₁/₂) Dove: N(t) è il numero di nuclei radioattivi rimanenti al tempo t N₀ è il numero di nuclei radioattivi iniziali t è il tempo trascorso T₁/₂ è l'emivita Per calcolare l'emivita, ...

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Quante Emivite servono per eliminare un farmaco?

Se un farmaco viene somministrato ad un paziente, la sua concentrazione inizialmente sale e poi diminuisce a causa dell'eliminazione e sarà il 3% della concentrazione massima dopo un tempo pari a 5 emivite.

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Che cosè l'emivita?

Quanto tempo rimane un farmaco nel sangue?

Quindi l'equilibrio di somministrazione viene raggiunto dopo 30 ore per un farmaco con emivita di 6 ore indipendentemente se esso viene somministrato al ritmo di una compressa ogni 2 ore o ogni 6 o ogni 12 ecc.

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Cosa influenza l emivita?

Esistono stati patologici e situazioni cliniche che possono variare l'emivita di una sostanza (e quindi rendere necessario un aggiustamento del dosaggio): shock cardiogeno, insufficienza renale, insufficienza cardiaca ed emorragia riducono il flusso plasmatico renale.

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Quanto tempo resta in circolo il Brufen?

Dopo un emivita di circa 3 ore ed un metabolismo prevalentemente epatico, i cataboliti dell'ibuprofene vengono escreti attraverso le urine.

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Quando il corpo si abitua ad un farmaco?

“Assuefazione” è un termine farmacologico che indica la minore efficacia di determinati farmaci sull'organismo, a causa dello sviluppo di un certo livello di resistenza all'azione del farmaco. Anche il termine “assuefatto” può essere utilizzato come sinonimo di assuefazione.

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Cosa fare per disintossicarsi dai farmaci?

Bere un litro e mezzo di acqua al giorno, ricca di calcio e magnesio che stimolano le vie biliari, consumare tanta frutta e verdura fresca, riprendere l'attività fisica e concedersi qualche seduta di sauna a infrarossi, ottima per liberare il corpo dalle scorie chimiche accumulate.

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Chi ha inventato il paracetamolo?

Il paracetamolo fu sintetizzato per la prima volta nel 1878 da Harmon Northrop Morse per riduzione di p-nitrofenolo con stagno in acido acetico glaciale.

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Quanto dura un farmaco una volta aperto?

In linea generale la durata un farmaco aperto è minore della data di scadenza riportata, e varia in base alla sua forma farmaceutica (compresse, colliri, pomate, sciroppi, ecc…). Un farmaco mai aperto, invece, rimane valido fino all'ultimo giorno della data di scadenza (se correttamente conservato).

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Cosa succede se si prendono troppi antinfiammatori?

L'uso prolungato di antinfiammatori non-steroidei aumenta il rischio d'infarto. L'uso prolungato di alcuni antidolorifici della famiglia dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei, è associato a un aumento del rischio di eventi vascolari quali infarto, ictus e morte per eventi cardiovascolari.

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Cosa comporta prendere troppi farmaci?

I sintomi di un avvelenamento da farmaci sono diversi e dipendono dal tipo e dalla quantità di farmaco assunto; i più frequenti sono i sintomi a carico: del sistema nervoso (confusione, delirio, coma); dell'apparato respiratorio (difficoltà respiratoria); del cuore (alterazioni del ritmo cardiaco).

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Qual è il sedativo più potente?

Il flunitrazepam appartiene alla classe delle benzodiazepine; sintetizzato agli inizi degli anni settanta dagli stabilimenti Hoffmann-La Roche (con il nome commerciale Rohypnol), ha conosciuto inizialmente un uso ospedaliero nei casi in cui era richiesta la sedazione profonda.

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Qual è il farmaco antinfiammatorio più potente?

Ibuprofene: il campione tra gli antinfiammatori

L'ibuprofene è uno dei farmaci da banco più conosciuti ed efficaci per combattere il dolore e l'infiammazione. Questo antinfiammatorio non steroideo (FANS) funziona bloccando le sostanze chimiche che causano dolore e infiammazione nel corpo.

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Qual è la differenza tra Brufen e ibuprofene?

La differenza tra i due medicinali consiste nel dosaggio del principio attivo: infatti Brufen 600 mg ha un dosaggio più alto di ibuprofene e non è possibile acquistarlo online poiché è obbligatoria la ricetta medica. Invece, Brufen 400 è acquistabile online senza ricetta medica.

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Perché il paracetamolo non è un antinfiammatorio?

Meccanismo d'azione

Il paracetamolo ha una scarsa affinità per le ciclossigenasi 1 e 2 (COX-1 e COX-2) ed è alla base di un'attività antinfiammatoria molto debole. Si pensa (Graham GG, Scott KF 2005) che l'azione antinfiammatoria sia attribuibile a un'inibizione debole della via di sintesi delle prostaglandine.

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Quando il farmaco non fa più effetto?

Tolleranza. È la diminuzione della risposta a un farmaco dopo esposizione continuata, ossia la necessità di somministrare dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto.

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In quale tessuto i farmaci si distribuiscono più lentamente?

Nei tessuti scarsamente perfusi (p. es., muscolo e adipe) la distribuzione è molto lenta, specialmente se il tessuto ha un'alta affinità per il farmaco.

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Quante volte si può prendere l'influenza in un anno?

Non ci si può ammalare più volte nella stessa stagione.

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Cosa bere per smaltire farmaci?

Succo di Aloe Vera. Il succo di Aloe Vera risulta particolarmente efficace in seguito ad intossicazioni da farmaci che hanno affaticato il fegato e l'intestino. Questo integratore è arricchito di Vitamina C che facilita ulteriormente il processo di depurazione ed il drenaggio delle tossine accumulate.

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Quale farmaco fa abbassare subito la pressione?

beta-bloccanti (atenololo, labetalolo, metoprololo, nadololo, propanololo, timololo) ACE inibitori (benazapril, captopril, enalapril, fosinopril, lisinopril, moexipril, quinapril, ramipril) antagonisti recettori angiotensina II o sartani (olmesartan, irbesartan e losartan)

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Perché i farmaci vanno presi alla stessa ora?

Semplice: perché il nostro organismo non funziona nello stesso modo in ogni momento della giornata. È per questo che oltre la metà dei 100 farmaci più diffusi aumentano o diminuiscono la loro efficacia in particolari orari.

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Qual'è l'antinfiammatorio meno pericoloso?

I FANS come ibuprofene, ketoprofene e naprossene sono generalmente ritenuti meno dannosi per lo stomaco rispetto all'aspirina, sebbene esistano pochi studi di confronto tra i vari farmaci. Come l'aspirina, questi farmaci possono causare lesioni digestive, ulcere e sanguinamento gastrointestinale.

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