Perché Pola non è più italiana?

Pola, ora si chiama Pula ed è in Croazia, fa parte delle città che alla fine della II Guerra mondiale e dopo il trattato del 1947 sono state cedute alla ex Jugoslavia. E' come dire che io non sono più italiana”.

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Perché l'Italia non ha più l Istria?

Dopo la battaglia di Austerlitz, nell'ambito della pace di Presburgo (1805), il Veneto, l'Istria e la Dalmazia passarono dal dominio asburgico a quello di Napoleone, imperatore dei Francesi. Nel marzo 1806 Napoleone aggregò ufficialmente l'Istria e la Dalmazia al Regno d'Italia.

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Quando l'Italia ha perso la Croazia?

Nel settembre del 1943, con la capitolazione dell'Italia, la parte italiana della Dalmazia - ad esclusione di Zara - venne occupata dall'esercito tedesco ed annessa allo Stato Indipendente di Croazia.

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Come si chiama Pola oggi?

Home. Pola (in croato Pula, in sloveno Pulj, in istroveneto Pola, in istrioto Puola) è una città croata di 62.378 abitanti (2006), la maggiore dell'Istria. Pola è un importante centro portuale.

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Chi ha ceduto l Istria alla Jugoslavia?

A seguito dell'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943 e della creazione della Zona d'Operazioni del Litorale Adriatico da parte della Germania nazista (10/09/1943), il 13 settembre 1943 il Governo provvisorio insurrezionale croato riunito a Pisino proclamò unilateralmente l'annessione dell'Istria alla Croazia e alla ...

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Quando l'Italia perse l'Istria e Dalmazia (ESODO GIULIANO)

Da quando l'Italia ha perso l Istria?

Nel febbraio del 1947 l'Italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l' Istria e la Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia. Trecentocinquantamila persone si trasformano in esuli.

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Perché Tito invase l Istria?

In Venezia Giulia le forze iugoslave di Tito produssero un grande sforzo per occupare Fiume, l'Istria e Trieste prima degli anglostatunitensi, per rivendicarne poi il possesso con il diritto della forza, senza basi storiche né geografiche né etniche.

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Che lingua si parla a Pola?

Pola, come Umago, è ufficialmente bilingue e vi si parlano sia l'italiano che il croato; la maggior parte della toponomastica cittadina è quindi nella nostra lingua.

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Quanti italiani ci sono a Pola?

Oggi la maggioranza dei cittadini di Pola è croata (il 77,37% della popolazione totale, stando al censimento del 2011), seguita dai serbi (6,01%), dagli italiani (4,43%), dai bosniaci (3,5%) e dagli sloveni (0,9%).

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Quando l'Italia ha perso l Istria è la Dalmazia?

Il diktat di pace del 10 febbraio 1947 imposto al termine della seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici, strappò l'Istria, Fiume e Zara e le isole all'Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.

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Quando l'Italia attacca la Jugoslavia?

Il 6 aprile 1941 iniziò l'invasione della Jugoslavia, avviata dalle truppe nazifasciste tedesche, subito sostenute da quelle italiane e ungheresi.

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Quando la Jugoslavia era italiana?

L'occupazione italiana della Jugoslavia 1941-43 - Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

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Dove si parla italiano in Istria?

La grande maggioranza delle Comunità degli Italiani, 42, si trova in Istria, 4 Comunità si trovano nelle regione liburnica (Fiume, Cherso, Lussinpiccolo e Veglia), 3 in Slavonia (Lipik, Ploštine e Kutina), 2 in Dalmazia (Spalato e Zara) e 1 a Zagabria.

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Come si chiama oggi l Istria?

La maggior parte dei territori ex italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia appartiene oggi alla Croazia, mentre solo una piccola parte dell'Istria settentrionale è sotto la sovranità slovena.

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Perché l'Italia non ebbe la Dalmazia?

L'Italia aveva trovato un ostacolo insormontabile nel presidente americano Wilson, deciso a difendere il principio di nazionalità, in virtù del quale gli Slavi dovevano riunirsi sotto un unico stato: perciò egli non volle riconoscere l'annessione all'Italia della Dalmazia, dove la popolazione era quasi tutta slava.

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Dove si parla italiano in Croazia?

In molti comuni della Regione istriana (Croazia) vigono statuti bilingui, e la lingua italiana viene considerata lingua co-ufficiale. Vi sono alcune scuole italiane in Istria, specialmente nei territori della ex-zona B: scuole elementari a Buie, Umago, Cittanova, Parenzo, Pola e Rovigno; scuole medie a Pola e Rovigno.

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Quanti croati parlano italiano?

L'italiano risulta parlato come seconda lingua a Malta dal 61% della popolazione, in Slovenia dal 15%, in Croazia dal 14%, in Austria dall'11%, in Romania dall'8%, in Francia, Grecia e Lussemburgo dal 6% della popolazione e a Cipro dal 4% della popolazione.

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Dove vivono gli italiani in Croazia?

L'area maggiormente popolata e conosciuta dagli italiani che spesso vi passano le vacanze è l'Istria o ossia, la più grande penisola del mar Adriatico. La regione si affaccia a ovest verso l'Italia, a est verso il Golfo del Quarnaro. A sud si trovano le moltissime isole della Croazia e la regione della Dalmazia.

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Dove non si parla italiano?

C'è un piccolo villaggio perduto tra le Alpi piemontesi, nella provincia di Cuneo, al confine tra Italia e Francia, che è davvero fuori dal comune. Si tratta infatti di un paesino dove la lingua madre non è l'italiano, ma il provenzale.

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Qual è la lingua che assomiglia all'italiano?

L'italiano è la seconda lingua più somigliante al latino, con un grado di evoluzione del 12%. Nella loro formazione, le lingue romanze hanno sviluppato anche delle similitudini tra di loro: tra le principali, le più simili sono spagnolo e portoghese, mentre l'italiano è considerato più prossimo al francese.

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Come si chiamano gli abitanti di Pola?

Del Polésine, regione del Veneto meridionale corrispondente alla provincia di Rovigo; abitante, nativo, originario del Polesine. 2. Altra denominazione degli abitanti della città di Pola, usata soprattutto dagli abitanti stessi e in genere nella Venezia Giu-lia (v. polese).

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Chi ha buttato gli italiani nelle foibe?

Con i massacri o eccidi delle Foibe si fa riferimento alle migliaia di italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito verso la fine della Seconda guerra mondiale.

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Che cos'è la tragedia delle foibe?

Tra l'ottobre del 1943 e il maggio del 1947, decine di italiani furono imprigionati, fucilati e gettati nelle cavità carsiche dell'Istria e della Dalmazia, poi conosciute come foibe, da partigiani comunisti di Tito.

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Chi buttavano nelle foibe?

Il 10 febbraio si è celebrato il giorno del ricordo delle vittime delle Foibe. Le foibe sono voragini naturali, tipiche del Carso e dell'Istria, nelle quali i partigiani Jugoslavi gettavano i cadaveri delle loro vittime per farle sparire.

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