Perché non mi vengono le parole quando parlo?

Potrebbe trattarsi di una condizione passeggera, magari aggravata da un momento di stress, ma anche alcune forme di decadimento cognitivo possono esordire proprio con sintomi di questo tipo. Ecco perchè si tratta di un fenomeno per il quale non serve allarmarsi ma che non va neanche sottovalutato.

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Cosa vuol dire quando non ti vengono le parole?

L'afasia è la perdita parziale o completa della capacità di esprimersi o comprendere parole scritte o verbali. È causata da un danno alle aree del cervello che controllano il linguaggio. Le persone possono avere difficoltà a leggere, a scrivere, a parlare, a capire o a ripetere il linguaggio.

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Come si chiama quando non ti vengono in mente le parole?

Anomia come sintomo di patologie neurologiche

Se invece diventa un problema frequente, potrebbe essere il sintomo di una patologia neurologica. Afasia: questo disturbo del linguaggio, quando diventa cronico, può essere causato da lesioni cerebrali dovute a traumi, ictus o tumori.

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Perché non mi vengono le parole?

La disnomia può essere un sintomo di intossicazione alcolica, basso tasso di glucosio nel sangue, commozione cerebrale, scompenso elettrolitico, carenza nutrizionale, ipogonadismo, ipertermia, ipotermia, ipossiemia ed altre condizioni o malattie.

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Perché ho difficoltà a parlare?

La difficoltà di linguaggio può essere provocata da varie patologie, tra le quali ci sono: autismo, botulismo, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cancro della bocca e della laringe, demenza senile, emicrania, ictus, labbro leporino, malattia di Alzheimer, mal di testa, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi ...

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Se NON MI VENGONO LE PAROLE. Che cosa fare

Come inizia l afasia?

La causa più frequente di afasia è l'ictus, ischemico o emorragico. Tuttavia, il disturbo può essere dovuto anche a tumori cerebrali, traumi cranici, malattie neurodegenerative o infettive (come l'encefalite virale). I sintomi afasici possono essere temporanei in caso di attacco ischemico transitorio (TIA).

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Come capire se si soffre di disnomia?

Nello specifico, la disnomia, si concretizza in una difficoltà a richiamare alla memoria una certa parola in un determinato momento senza però che vi sia una compromissione della capacità di comprendere o ripetere quella parola stessa.

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Come si può curare la disnomia?

Cosa fare in caso di disnomia? È importante rivolgersi ad uno specialista (un logopedista o uno psicologo specializzato), per valutare la situazione ed eventualmente mettere in atto delle strategie – o training specifici – per risolvere il problema.

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Come capire se si soffre di afasia?

Il paziente afasico può non essere più in grado di parlare, oppure di comprendere, o ancora di scrivere o di leggere. La sensazione riportata maggiormente dai pazienti che soffrono di questo disturbo del linguaggio è quella di non riuscire a trovare la parola giusta.

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Quali sono i disturbi del linguaggio?

Il Disturbo del Linguaggio fa parte dei disturbi del neurosviluppo ed è caratterizzato da un ritardo in uno o più ambiti dello sviluppo del linguaggio, in assenza di problemi cognitivi, sensoriali, motori, affettivi e di importanti carenze socio-ambientali.

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Come si fa ad allenare la memoria?

Uno dei modi per allenare e migliorare la propria memoria consiste nell'utilizzare delle strategie adottando semplici tecniche di concentrazione. Leggere, scrivere, giocare a scacchi, o a dama, o fare giochi di enigmistica, come sudoku, anagrammi, rebus o parole crociate, possono avere utili benefici per la memoria.

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Cosa significa avere un vuoto di memoria?

I vuoti di memoria sono brevi o prolungati lassi di tempo in cui il nostro cervello non riesce a ricordare informazioni che la persona conosce e conserva. Una data di nascita, un numero di telefono, nomi di amici o familiari, eventi recenti o passati.

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Come parla una persona con afasia?

L'afasia riguarda non solo il linguaggio verbale, ma spesso anche la capacità di scrivere, leggere ed utilizzare i gesti. Nelle condizioni più gravi una persona afasica può comprendere molto poco di ciò che gli viene detto e può essere in grado di dire solo qualche parola, come “ciao”, “si”, “no”.

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Cosa succede quando il cervello va in tilt?

Lo stato confusionale è una condizione in cui non si riesce a ragionare in modo chiaro e rapido. Può presentarsi come un senso di disorientamento oppure con l'incapacità di rimanere concentrati, di ricordare eventi o di prendere decisioni, e può essere associato a comportamenti inconsueti o aggressivi.

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Quando non si ricordano i nomi?

Si chiama “anomia” e non è un sintomo allarmante.

No, non c'è in previsione una patologia grave come l'Alzheimer. Potrebbe esserci se, dopo, i nomi non venissero più a galla e se questo fosse accompagnato dal non riconoscere più i volti di persone note, dei parenti.

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Come si chiama una persona che sa parlare bene?

Anche, buon parlatore.

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Come si chiama la difficoltà nel parlare?

L'afasia è un disturbo del linguaggio che altera la produzione e la comprensione della parola e la capacità di leggere o scrivere. In sostanza, la persona che ne soffre si trova nell'impossibilità di parlare e di capire il significato delle parole pur avendo gli apparati fonetico e uditivo sani.

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Quanto può durare l afasia?

Quanto tempo può richiede il recupero? Il recupero dall'afasia di Broca può durare giorni, settimane o, addirittura, anni; tutto dipende dalla severità della lesione a carico dell'area di Broca e da fattori, quali l'età, lo stato di salute generale, l'attenzione riservata alle cure, il supporto dei familiari ecc.

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Quanto dura l afasia?

A volte l'evoluzione è molto favorevole e il disturbo afasico regredisce completamente o quasi nel giro di qualche mese; nella maggior parte dei casi, tuttavia, il recupero è solo parziale. Dopo alcuni mesi dall'evento morboso il quadro afasico si stabilizza.

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Come ci si accorge di avere l'Alzheimer?

Sintomi della malattia di Alzheimer
  • Perdita di memoria. È uno dei motivi più comuni di consultazione medica, in particolare per gli anziani. ...
  • Problemi a utilizzare il linguaggio.
  • Disturbi della personalità
  • Disorientamento.
  • Problemi a svolgere le attività quotidiane normali.
  • Comportamento distruttivo o inadatto.

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A quale medico rivolgersi per problemi di memoria?

Tuttavia quando le difficoltà percepite iniziano a creare difficoltà nella vita quotidiana è consigliabile consultare il Neurologo, che è un medico esperto nella valutazione dei disturbi cognitivi.

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Quando preoccuparsi se si dimenticano le cose?

Se il disturbo della memoria comincia ad essere persistente e ad avere un'intensità tale da creare un crescente disagio, pur non inficiando la autonoma esplicazione delle occupazioni della vita di tutti i giorni, è necessario sottoporsi ad una visita neurologica.

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Come faccio a sapere se sono Disgrafica?

Quali sono i sintomi della disgrafia?
  1. eccessiva pressione sul foglio con la penna o la matita.
  2. parole e righe disallineate e fluttuanti.
  3. scrittura eccessivamente lenta.
  4. interruzioni nel tratto, scatti, distanza tra le parole variabile.
  5. variabilità dei grafemi (lettere scritte): lettere di dimensioni differenti.

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Che cosa è la disprassia?

Cos'è la disprassia? La disprassia è caratterizzata dalla difficoltà nel coordinare i movimenti necessari per compiere un'azione volontaria, può riguardare sia la motricità globale sia specifiche aree del corpo (mani, occhi, bocca…).

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Come si chiama chi ricorda tutto?

L'ipertimesia o sindrome ipertimesica è una condizione in cui l'individuo possiede una memoria autobiografica superiore, tale da permettere il ricordo di gran parte degli eventi vissuti nella propria esistenza. È anche nota con l'acronimo in lingua inglese HSAM, da Highly Superior Autobiographical Memory.

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