Perché nell'ordine dorico ci sono metope e triglifi?

Nella facciata del tempio dorico di Atena Apháia a Egina le quattro colonne centrali sono in asse con i triglifi soprastanti. Per risolvere il conflitto angolare è stata aumentata la larghezza delle metope alle estremità, in modo da far terminare il fregio con un triglifo.

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Che cosa sono le metope ei triglifi?

Prototipi dei triglifi e delle metope furono considerate le lastre decorative cretesi-micenee che portano scolpite due palmette divergenti, separate da una fascia sporgente con un motivo ornamentale verticale, e che si credette formassero un fregio analogo a quello dorico.

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A cosa servono le metope?

Elemento di proporzioni generalmente quadrate (rettangolari in età alto-arcaica) configurato come una lastra coronata da un listello in rilievo (capitello della metopa). Assieme ai triglifi, le metope definiscono l'alternanza regolare che contraddistingue il fregio della trabeazione dorica.

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A cosa serviva il triglifo?

Se l'ordine dorico rappresenta la traduzione in pietra di forme lignee, i triglifi rappresenterebbero le testate delle travi appoggiate all'epistilio, o meglio il loro rivestimento decorativo costituito da una tavoletta scanalata, e le regole con le gocce sarebbero i listelli e i perni che le fissavano.

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Perché i tre stili del tempio si chiamano anche ordini?

Si distinguono tre stili principali: dorico, ionico e corinzio. Sono chiamati anche "ordini" perché prevedono appunto una disposizione ordinata e proporzionata degli elementi che li caratterizzano: base, colonna, capitello, architrave e fregio.

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Gli ordini architettonici: ordine dorico

Perché si chiama ordine dorico?

Che l'ordine dorico già nel V sec. a. C. si chiamasse così, è provato dall'accenno ai "triglifi dorici", quindi a un membro tipico ed inequivocabile dell'ordine, in Euripide (Orestes, v.

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Qual è la differenza tra dorico ionico e corinzio?

A differenza dei capitelli dorici ed ionici, quello corinzio non presenta al di sotto un collarino, ma una modanatura circolare che ne forma la base. Nella variante italica, diffusa in età repubblicana, il capitello è privo dei caulicoli, mentre in ambiente asiatico le foglie d'acanto del capitello appaiono più aguzze.

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Che cos'è il triglifo nel tempio greco?

Consiste in una formella in pietra, decorata con scanalature verticali (i glifi): le due scanalature centrali sono uguali, mentre le due laterali sono la metà di quelle centrali e messe insieme formano la terza scanalatura ideale. Da qui il nome triglifo, dal greco trèis (tre) e glyphè (scanalatura).

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Dove erano collocate le metope nei templi greci?

Con il cosiddetto Thēseĩon, in Atene, si torna alla collocazione delle metope scolpite all'esterno; ma delle complessive 68, soltanto 18 erano tali, e collocate tutte sulla fronte orientale (10) e sui tratti contigui dei lati lunghi (4 per parte).

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Quando è nato l'ordine dorico?

L'ordine dorico è il più antico degli ordini architettonici greci. Il suo nome è dovuto all'origine peloponnesiaca, anche se si diffuse a partire dal VII secolo a.C., al resto del territorio greco e alle colonie greche in Italia.

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Cosa simboleggiano i temi delle metope del fregio dorico?

Fregio dorico esterno

Le metope del lato est del Partenone, sopra l'entrata principale, raffigurano la Gigantomachia (la lotta degli dei dell'Olimpo contro i Giganti). Sul lato ovest, le metope mostrano l'Amazzonomachia (la mitica battaglia degli Ateniesi contro le Amazzoni).

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Cos'è la metopa nel tempio greco?

La mètopa è un elemento architettonico del fregio dell'ordine dorico dell'architettura greca e romana. Consiste in una formella in pietra, scolpita a rilievo, a seconda dei casi altorilievo o bassorilievo, posta in alternanza con i triglifi.

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Dove sono le metope?

Sui salienti dei muri diaframma della cattedrale di Modena si susseguono, quattro per parte, una serie di lastre scolpite dai soggetti apparentemente misteriosi, creature favolose, essere mostruosi, personaggi in atteggiamenti singolari, acrobatici.

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Dove sono conservate le metope del Partenone?

Sono in marmo pantelico e risalgono attorno al 446-440 a.C. Oggi sono conservate in luoghi diversi. Alcune si trovano al Museo dell'Acropoli di Atene, mentre la maggior parte al British Museum di Londra.

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Quanti triglifi ha il Partenone?

Il fregio esterno

L'esterno del Partenone presenta una trabeazione composta da un architrave (parte liscia) e da un fregio dorico (decorato e policromo) di 160 m. É caratterizzato 92 metope separate da triglifi, raffiguranti scene della mitologia.

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Cosa vuol dire Crepidoma?

Nell'architettura classica, prende il nome di crepidòma (κρηπίδωμα, dal greco krepìs, fondazione) la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio.

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Quali sono i due elementi fissi che caratterizzano i templi greci?

L'architrave e il fregio sono ciascuno 1/6 dell'altezza della colonna. Il basamento del tempio con i gradini è la metà della trabeazione, cioè dovrebbe avere la stessa altezza dell'architrave o del fregio.

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Cosa rappresentano le sculture del Partenone?

il lato sud era dedicato alla Centauromachia, la battaglia tra i Lapìti e i Cenaturi (metà uomini, metà cavalli); sulla facciata orientale era raffigurata la Gigantomachia, gli dèi dell'Olimpo in lotta contro i giganti; a est era rappresentata l'Amazzonomachia, la battaglia tra i Greci e le Amazzoni.

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Come si chiama l'elemento di raccordo tra colonna e architrave?

Modanatura: profilo utilizzato come elemento di raccordo tra due parti di un contesto costruttivo o decorativo. Il profilo può essere in aggetto o in rientranza rispetto al filo delle parti che raccorda, può essere rettolineo, curvo, liscio o intagliato.

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Quali sono le differenze tra il tempio romano e quello greco?

La più marcata differenza del tempio romano rispetto al tempio greco è la sua sopraelevazione su un alto podio, accessibile da una scalinata spesso frontale. Inoltre si tende a dare maggiore importanza alla facciata, mentre il retro è spesso addossato a un muro di recinzione e privo dunque del colonnato.

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Quali sono gli elementi fondamentali del tempio greco?

Il tempio greco ha una copertura a doppio spiovente che determina in facciata e nella fronte opposta due "frontoni" triangolari. Il tempio è detto ipetro quando nel suo tetto è praticata un'ampia apertura dalla quale entra luce nella cella.

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Come sono fatti i capitelli dei tre ordini?

Il capitello era formato da enchino (forma simile a un tronco di cono) e abaco (parallelepipedo). Sopra il capitello c'è la trabeazione, composta da architrave (epistilio) solitamente a superficie liscia, che precedeva la fascia di metope e triglifi, sopra la quale troviamo l'ultima fascia ovvero la cornice.

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Quali sono le principali caratteristiche dell'ordine dorico?

L'ordine dorico è caratterizzato dall'ornamento del fregio a metope e triglifi alternati; le colonne che sostengono l'architrave, o epistilio, su cui poggia il fregio, sono solitamente tozze, ma possenti, scanalate e sprovviste di basi poggiano direttamente sullo stilobate.

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Perché si chiama ordine corinzio?

L'ultimo ordine architettonico greco ad essere nato è quello Corinzio. Viene chiamato così perché nacque nella città di Corinto.

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Qual'è lo stile più recente tra dorico ionico e corinzio?

I cinque ordini. Ordini: greci scanalati (dorico, ionico, corinzio), etrusco liscio (tuscanico), romano scanalato (composito).

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