Perché le insulae non avevano i vetri alle finestre?

Inoltre, le finestre non avevano i vetri e per ripararsi c'erano solo le imposte di legno, per cui d'inverno o si soffriva il freddo o si stava al buio.

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Perché i muri esterni delle abitazioni nelle insulae avevano finestre senza vetri?

L'illuminazione era scarsa; nelle insulae le finestre non avevano né vetri, né lastre di mica come nelle domus delle famiglie più ricche; gli inquilini, per ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usavano dei teli, delle pelli o degli sportelloni di legno che, però, non lasciavano passare la luce.

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A cosa servivano le insulae?

Destinate alle ricche famiglie patrizie, le Domus erano singole case private, in genere di un piano e si contrapponevano alle Insulae, le fatiscenti e poco confortevoli palazzine riservate alle classi povere della società e destinate alla coabitazione di un cospicuo numero di famiglie plebee.

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Come erano arredate le insulae?

Le case popolari, cioè le insule, avevano aperture soprattutto verso l'esterno, un po' come i palazzi di oggi. Infatti le insule erano palazzi, a volte isolate, a volte costituivano una serie di edifici disposti a quadrilatero, con un cortile centrale, porte, finestre e scale sia verso l'esterno sia verso l'interno.

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Come erano le case dei plebei?

Le abitazioni dei plebei erano palazzi a più piani chiamati insulae (si legge insule e significa «isole»). Nei locali al piano terra c'erano le botteghe. Al primo piano abitavano mercanti e artigiani: i loro appartamenti erano dotati di acqua, bagni e riscaldamento.

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Le case romane:LE INSULAE

Come erano costruite le insulae romane?

Questi edifici erano composti da un piano terra, in genere destinato a botteghe di vario genere (tabernae), dotate di un soppalco per deposito di materiali e/o alloggio degli artigiani più poveri, e da piani superiori, destinati agli alloggi, via via meno pregiati verso l'alto.

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Come erano le case 2000 anni fa?

Le stanze non avevano funzioni specifiche (come nelle domus) ed erano quasi senza mobili. Non c'erano comodità: solo gli appartamenti signorili del pianterreno erano collegati all'acquedotto e alla rete fognaria; gli altri erano senz'acqua e senza servizi igienici.

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Chi ci abitava nelle insulae?

La domus era l'abitazione delle ricche famiglie patrizie, mentre le classi povere abitavano in palazzine chiamate insulae.

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Quanto erano alte le insulae?

Inutilmente Traiano aveva reso più restrittivo il regolamento di Augusto abbassando il limite dell'altezza delle insulae a 60 piedi (circa 18 metri e mezzo) poiché le necessità abitative costringevano a superare questi limiti.

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Come dormivano gli antichi romani?

Il letto era formato da cinghie di cuoio incrociate, sul quale era poggiato un materasso imbottito di paglia o anche di lana, detto torus. Il cuscino, cervical o culcita, era generalmente di piume di cigno o di lana per i ricchi, di foglie di canna o di fieno per i poveri.

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Quanti piani avevano le insulae?

L' Insula in ambito romano era un edificio per appartamenti a più piani: quanti piani al massimo si costruivano nell'antica Roma? Per averne viste molte, soprattutto ad Ostia Antica, direi tra i 3 e i 5 piani.

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Perché i plebei vivevano nelle insulae?

Poichè non c'erano veicoli pubblici per trasportare i lavoratori dalle loro case sul luogo del lavoro, molti della plebe vivevano in casamenti di mattoni nel cuore della città o in camere dietro o sopra i loro negozi. Un casamento occupava di solito tutto un isolato: per questo era chiamato insula.

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Quando nascono le insulae?

Nel II secolo d.C. si contavano a Roma circa 1800 abitazioni signorili 4600 caseggiati popolari, c'erano case padronali e case in affitto. I caseggiati popolari erano molto grandi e sorgevano sopra un'area di solito delimitata da quattro strade da cui proviene il nome di isole (insulae ) che ora è diventata isolati.

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Quando hanno iniziato a mettere i vetri alle finestre?

I romani contribuirono molto alla storia della lavorazione del vetro e allo sviluppo dell'industria vetraria. Intorno al 100 a.C. misero a punto la produzione per soffiaggio dentro stampi aumentando enormemente la possibile gamma dei manufatti. Inventarono ed usarono per primi il vetro per le finestre.

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Quando sono stati inventati i vetri per le finestre?

Le prime "finestre" (4000~3000 a.C.) non erano chiudibili. Dal 2000 a.C. nacquero le prime chiusure cieche (infissi in legno, pietra e metallo) che poi si arricchirono di trasparenze naturali (tela cerata, vesciche di animali, ecc.).

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Come erano le finestre nel Medioevo?

La finestra nel Medioevo: finestre a tutto sesto, bifore e nicchie. Tipici del Medioevo erano i muri spessi con piccole finestre ad arco tondo, spesso disposte una accanto all'altra per far entrare più luce all'interno. Il vetro rappresentava un lusso inaccessibile all'epoca ed era riservato soprattutto alle chiese.

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Quanto erano alti in media i romani?

E scatta l'identikit antropologico: l'aspettativa di vita media era di 27 anni (raro superare i 49 anni, discreta la morte infantile sotto i 6 anni, più alte le morti di uomini); la statura media era di 167 centimetri per i maschi e 156 per le femmine.

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Come costruivano le case i romani?

- Come si costruivano le case romane? Le case romane si edificavano sullo stesso progetto catastale, così quando una casa crollava si costruiva con gli stessi confini ma senza potare via i vecchi materiali, pertanto il suolo romano si è alzato sempre di più, dai sei ai dodici metri e più.

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Cosa c'era al piano terra delle insulae?

Esse erano dette insulae avevano piccoli cortili interni comuni e molte volte superavano gli 8 piani di altezza ed erano costruite l'una vicino all'altra affinché avessero un muro in comune. Al piano terra erano presenti botteghe e negozi. La loro costruzione molte volte portava a incendi e crolli.

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Quale tipo di abitazione era più diffusa a Roma?

Nei quartieri residenziali delle città romane, la tipologia più diffusa di abitazione fu quella della domus, un edificio unifamiliare, a uno o due piani, dotato di un giardino o di un cortile porticato.

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Cosa vuol dire domus in italiano?

dò|mus s.f.inv., lat. lat. domus propr. “casa”.

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Cosa vuol dire Taberna?

tabĕrna «bottega, osteria»]. – 1. a. Osteria, trattoria di infimo rango, frequentata da gente poco raccomandabile: ne la chiesa Coi santi, e in taverna coi ghiottoni (Dante); una t.

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Come si costruivano le case negli anni 70?

Negli anni '70 la tipologia di muratura più evoluta era fatta con mattoni pieni e una camera d'aria in mezzo. Al tempo questa soluzione era il migliore degli optional in quanto a isolamento termico.

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Quanti abitanti aveva Roma all'epoca di Nerone?

In età imperiale Roma aveva circa 1.200.000 abitanti (schiavi e immigrati esclusi). Era piena di edifici monumentali, piazze enormi, fontane e statue, ma era anche molto rumorosa. Il traffico era caotico e le strade sempre affollate.

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Come erano le case nel 1500?

LE ABITAZIONI

I palazzi erano costruiti in pietra, dove le cave erano vicine, ed erano molto massicci e sontuosi. La facciata era ricoperta da un bugnato (un rivestimento di pietra tagliata a diamante),o decorata ad affresco.

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