Perché il legno fa la resina?

La resina è un componente naturale del legno che ne aumenta la conservabilità all'esterno. La quantità di resina contenuta in una pianta dipende da diversi fattori, quali clima e origine geografica; alcune essenze legnose quali douglas, larice e pino, possono contenerne elevate quantità.

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Come fermare la fuoriuscita di resina dal legno?

Per risolvere questo genere di problema, dobbiamo inizialmente coprire con della carta, oppure con un lenzuolo vecchio, che poi dovrà essere bruciato e gettato via, tutto ciò che sta vicino alla caduta della resina. In questo modo saremo sicuri che non rischieremo che la resina possa rovinare il tutto.

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Come togliere la resina dai mobili?

4/7 – Applicare aceto e bicarbonato. Mescolate l'aceto bianco con l'acqua calda, prendete un flacone spray per applicare la soluzione e lasciatela riposare per un minuto o due sulla macchia di resina; pulite la superficie con un panno pulito.

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Che funzione ha la resina?

Il suo impiego nel mondo dell'edilizia è davvero molto ampio. Essa infatti, viene utilizzata in ogni ambito della produzione, dal settore meccanico a quello ospedaliero,fino a quello alimentare ed edile.La resina si presta alla realizzazione di pavimenti, rivestimenti, consolidamenti di strutture e componenti d'arredo.

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Come si toglie la resina dei pini?

Versate un po' di alcol denaturato su un panno come prima azione aggressiva. Potrebbe bastare a portare a termine il lavoro. Se non funziona, passate a un prodotto specifico per la rimozione di resina d'albero, residui d'insetto o catrame, disponibile presso negozi di ricambi e ferramenta.

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Guida per utilizzare la Resina Epossidica e Tecnica efficace

Quali sono gli alberi che producono resina?

Le più importanti sono:
  • Le conifere, perché le loro foglie assomigliano ad aghi e fustoie, hanno un fusto che arriva sino ai 40 metri e principalmente sono: cipressi, larici, pini, abeti...
  • Nelle latifoglie troviamo molte piante tropicali come i ficus, ma anche i faggi emettono una determinata quantità di liquido.

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A cosa serve la resina dei pini?

Questo prodotto naturale ha una vasta gamma di applicazioni dalla cantieristica navale, alla produzione di vernici e solventi. Inoltre, il beneficio potenziale della resina di conifere per l'igiene personale e nel trattamento e nella prevenzione di varie malattie, è stato riconosciuto fin dall'antichità.

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Perché si forma la resina?

Generalmente le resine si ottengono per incisione del tronco di certi alberi: il succo che scola dall'incisione s'ispessisce o si solidifica all'aria. Alcune resine si possono ricavare da altre piante per estrazione con solventi organici.

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Chi produce la resina?

3CHI PRODUCE LA RESINA SINTETICA? La materia prima viene prodotta presso grandi fabbriche chimiche. Tale materiale non è utilizzabile direttamente in opera perché non garantisce le minime resistenze fisiche e chimiche richieste.

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Cosa serve per togliere la resina?

Per questo viene in aiuto l'essenza di trementina (acquaragia) un solvente vegetale che deriva proprio dalla resina. Ottimo anche l'alcool a 90°, che può essere utilizzato imbevendo un batuffolo di cotone da strofinare direttamente sulla macchia fino alla sua completa rimozione.

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Come sciogliere la resina indurita?

Usare l'alcool o l'acquaragia

Se vi rendete conto che la resina si è indurita e volete comunque procedere con il fai-da-te potreste optare per l'utilizzo di acquaragia o alcol isopropilico.

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Come ammorbidire la resina indurita?

Olio vegetale. Se la resina è fresca, è possibile ricoprirla con olio vegetale, come ad esempio olio d'oliva o olio di cocco, lasciando agire per 5 minuti (per una maggiore penetrazione si consiglia di utilizzare un panno imbevuto di acqua calda).

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Come ammorbidire la resina?

Utilizzare un termo ventilatore per ammorbidire la resina epossidica. Scaldare una piccola area e utilizzare un raschietto per vernice o legno per rimuovere il rivestimento. Carteggiare la superficie e rimuovere il materiale in eccesso.

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Come incollare la resina al legno?

Applica uno strato sottile di colla epossidica su una o entrambe le superfici da incollare e unisci i due pezzi. Rimuovi subito la colla in eccesso con un panno pulito. I residui già induriti possono essere rimossi con un coltello.

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Come togliere la resina da una superficie?

Utilizzare l'alcol etilico, preferibilmente a 90°, con un bastoncino di cotone imbevuto, oppure direttamente a contatto con lo stampo. Lascia agire qualche minuto e rimuovi con attenzione tutti i residui di resina. Con grande facilità la resina verrà via, lasciando la superficie di attrezzi e stampi pulita e lucida.

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Come togliere la resina del legno dal pavimento?

Adesso, però, grazie a FILA togliere la resina dai pavimenti non è più un problema insormontabile: basta utilizzare SOLV e PS87 PRO. SOLV è un decerante per cere al solvente che si può tranquillamente usare, oltre che per la pietra naturale, anche per il cotto, il gres porcellanato, il legno e il marmo.

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Quando nasce la resina?

Le resine che conosciamo oggi hanno origini più recenti: la prima fu creata agli inizi del Novecento nel laboratorio newyorkese di Leo Hendrik Baekeland, uno scienziato con più di qualche brevetto depositato negli Stati Uniti.

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Quanto spessore fa la resina?

Il range varia da pochi decimi di millimetro (film) fino a massetti di oltre 1 centimetro. Nelle maggioranza delle situazioni, lo spessore è di circa 2-3 mm, utile per evitare problemi di altezze o di dover intervenire su soglie, porte e portoncini d'ingresso. Quanto costa un pavimento in resina?

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Che tipo di materiale e la resina?

Si tratta di un materiale plastico, ottenuto dalla miscelazione di una resina di base con un indurente, molto resistente all'usura, impermeabile, privo di sostanze tossiche e che permette una pulizia pratica e rapida grazie alla sua superficie uniforme. Ma quali sono le resine più utilizzate in edilizia?

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Cosa succede se tocchi la resina?

L'essenziale in breve. La resina epossidica può provocare malattie cutanee come eczemi irritativi e allergie, talora con la comparsa di estese eruzioni cutanee su braccia, collo e viso. Si deve dunque evitare assolutamente che la pelle entri in contatto con la resina ancora liquida o appiccicosa.

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Perché la resina si crepa?

Tale crepa può essersi originata preventivamente al rivestimento in resina (e quindi non è stata trattata efficacemente) o successivamente, a causa di dilatazioni impreviste, cedimenti, etc..

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Quanto è dura la resina?

Durata e resistenza dei pavimenti in resina

Però, se volessimo avere un riferimento puramente orientativo, potremmo dire che un pavimento in resina correttamente applicato in un ambiente interno ed esposto ad un livello medio di sollecitazioni potrebbe durare anche oltre i 15 anni.

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Come si forma la resina degli alberi?

Sono prodotte dalle piante sia spontaneamente sia a seguito di uno stress (ferita, attacco di patogeni). Le resine terpeniche sono composte in media da 20-50 molecole differenti, con composizione (ed enzimologia) differente tra le resine preformate e quelle indotte da lesione.

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Cosa rilasciano i pini?

Sugli aghi sono visibili delle pustoline nerastre dalle quali fuoriescono i propaguli che vengono affidati all'acqua piovana, vento e insetti.

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Come si chiama la resina dei pini?

Per trementina si intende una resina di tipo oleoso e fluido e volatile, dalla colorazione chiara quasi trasparente. Questa viene ottenuta grazie un processo di incisione dal tronco di particolari alberi come larici, pini, abeti.

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