Perché il cemento romano è più resistente del nostro?

Il calcestruzzo romano è così resistente perché è in grado di autoripararsi: lo studio del MIT. La civiltà romana è stata la prima ad usare il cemento su larga scala. Acquedotti, strade, ponti e molti edifici dell'antica Roma sono costruiti in cementizio, un materiale duttile e resistente.

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Quale cemento e più resistente?

Il cemento pozzolanico, nato da una miscela di pozzolana, clinker puro e gesso, non necessita di aggiunte di materiali inerti come la sabbia, ed è perfetto nei climi più caldi, poiché offre la maggiore resistenza alle infiltrazioni d'acqua.

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Qual è il segreto del calcestruzzo romano?

Una miscela di polvere e frammenti di calce uniti al composto a temperature molto elevate. Era questo il segreto che ha permesso agli antichi romani di raggiungere le vette dell'ingegneria civile e costruire reti di strade, acquedotti, porti e imponenti edifici rimasti stabili per millenni.

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Cosa usavano i romani al posto del cemento?

MA I ROMANI GIA' SAPEVANO

Infatti grazie al comportamento della pozzolana e del cocciopesto la malta, costituita da calce aerea e pozzolana, faceva presa ed induriva anche in acqua, senza contatto con l'aria, consentendo la produzione di leganti ad alta resistenza e rapido indurimento.

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Come era fatto il calcestruzzo dei romani?

IL SEGRETO DEL CEMENTO ROMANO

Un mix di pozzolana, calce viva e acqua usato per “impastare” il pietrisco di roccia vulcanica e ottenere così il cemento impiegato per la realizzazione delle imponenti architetture civili e dei monumenti giunti sino ai giorni nostri.

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Il cemento romano: la ricetta e la composizione che lo rende eterno. Con @Vanilla_Magazine

Come si chiamava il cemento dei romani?

Secondo un nuovo studio, il cemento degli antichi romani si autoripara. Mentre la città gli si evolveva intorno, con edifici che venivano costruiti, e poi crollavano o venivano demoliti, lui è sempre stato lì.

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Come costruivano i muri gli antichi romani?

I Romani generalmente impiegavano i mattoni interi o li riducevano, con la martellina, in forma triangolare [2]. Nell'antichità si riscontra sia la malta di terra, in cui le proprietà “leganti” erano affidate all'argilla, che quella di calce.

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Come facevano i romani a riempire il Colosseo di acqua?

Non "riempivano il Colosseo", ma facevano affluire acqua prelevandola, dicono, da una falda che si trovava alcuni metri sotto l'arena. Pare che la scelta del sito per la costruzione fosse avvenuta proprio facendo prospezioni del terreno, durante le quali quella vena d'acqua fu trovata.

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Come si faceva il cemento una volta?

Già nel 1570, in alcuni trattati di architettura, si parlava di una calce chiamata “calce nigra”, che si preparava attraverso la cottura di una particolare pietra calcarea. Quest'ultima si trovava nella zona di Padova e permetteva di creare un materiale molto simile al cemento che usiamo oggi.

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Cosa c'era prima del cemento?

Età antica. L'utilizzo del legante nelle costruzioni può essere fatta risalire al III millennio a.C., quando in Egitto era utilizzata la malta di gesso per la realizzazione di paramenti murari in conci di pietra. I Romani inizialmente impiegavano come legante prevalentemente la calce aerea.

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Come facevano i Romani a costruire gli acquedotti?

Gli acquedotti antichi romani presentavano delle camere dove le acque venivano raccolte e sottoposte a purificazione (le piscinae limariae), sia all'inizio del percorso, sia alla fine. Il condotto principale era detto specus ed era costruito in muratura ricoperta con un amalgama impermeabile fatto di calce e laterizi.

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Come facevano la calce i romani?

Secondo gli scienziati il calcestruzzo romano è stato probabilmente realizzato mescolando la calce viva (costituita chimicamente da ossido di calcio) direttamente con la pozzolana e l'acqua a temperature estremamente elevate, o in aggiunta alla calce spenta (calce viva miscelata con l'acqua).

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Che malta usavano i romani?

L'opera cementizia (in latino opus caementicium) è una tecnica edilizia inventata e ampiamente utilizzata dai Romani. È caratterizzata dall'utilizzo del cementizio. La malta a sua volta è composta da calce mescolata con sabbia.

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Quanti anni dura il cemento?

DEFINIZIONE DI DURABILITÀ

Si definisce durabile una costruzione in calcestruzzo armato con una vita utile di servizio di almeno 50 anni. Tuttavia, per opere di una particolare importanza strutturale o sociale si può raddoppiare la vita utile di servizio aumentando il copriferro di almeno 10 mm.

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Come rendere il cemento più forte?

Per realizzare un ottimo calcestruzzo è fondamentale: utilizzare la giusta quantità d'acqua. L'acqua è infatti l'elemento chiave per rendere forte il calcestruzzo. Il liquido funge da catalizzatore durante la fase di idratazione, permettendo la formazione dei legami chimici necessari per l'indurimento del cemento.

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Come fare un cemento durissimo?

Per ottenere una buona malta di cemento, molto importante per la riuscita di qualsiasi lavoro in muratura, bisogna unire cemento, sabbia e acqua in queste proporzioni: Una parte di cemento; Quattro parti di sabbia di fiume; Una parte d'acqua.

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Perché il cemento si chiama Portland?

Il nome deriva dalla pietra di Portland ‒ penisola dell'Inghilterra meridionale, dove abbondava ‒ allora utilizzata nelle costruzioni e il cui colore è analogo a quello del cemento.

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Perché bagnare il cemento?

Un basso rapporto acqua cemento porta a una pasta cementizia più compatta e, quindi, più resistente, più impermeabile, più durevole, con minori rischi di ritiro se si prendono opportune precauzioni.

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Che differenza c'è tra cemento 425 e 325?

Rispetto al 325, il 425 viene usato per scopi marcatamente strutturali come getti in calcestruzzo armato di pilastri, travi e solai.

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Perché i romani hanno costruito il Colosseo?

La sua edificazione fu pensata per realizzare un luogo dove offrire spettacoli pubblici a spese dello stato e intrattenere la popolazione. Proprio per questo le sue dimensioni erano così imponenti tanto da meritargli nel medioevo l'appellativo di colosseum, traducibile con colossale, che si riferiva alla sua imponenza.

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In che materiale è fatto il Colosseo?

Il Colosseo è diventato il più grande anfiteatro romano, con una struttura ellittica lunga 188 metri, larga 156 metri ed alta 57 metri. Fatto di mattoni e ricoperto in travertino è stato diviso in cinque livelli con una capacità di oltre 50.000 persone.

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Chi ha inventato il Colosseo?

La sua costruzione, iniziata da Vespasiano nel 70 d.C., fu conclusa da Tito, che lo inaugurò il 21 aprile nell'80 d.C. Ulteriori modifiche vennero apportate durante l'impero di Domiziano, nel 90 d.C.

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Come si costruivano le case negli anni 60?

Fatte le fondamenta, si procedeva alla muratura di elevazione perimetrale e dei muri maestri, in blocchi di tufo; a intervalli di 1 metro veniva posto un piano di 2 file di mattoni. Anche gli angoli e le riquadrature delle porte e finestre venivano fatti con mattoni per dare più stabilità alla struttura.

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Che materiali usavano i Romani per costruire?

I Romani usavano la malta che è un composto formato da un legante la calce, e da uno o più aggregati, sabbia, nonché acqua. Unendo alla malta ghiaia o scaglie di pietra o di mattone si otteneva il calcestruzzo che una volta asciutto aveva la consistenza della pietra.

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Che cosa hanno inventato i Romani?

I romani sperimentarono in campo medico la rimozione delle vene varicose, della cataratta e perfino la chirurgia estetica. Tecnologie come il cemento armato, le arene e gli appartamenti su piani sono invenzioni romane così come sviluppato strutture impressionanti quali il Colosseo ed il Pantheon.

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