Perché è famoso il Rubicone?

Fiumicello della Romagna, che nel 1° sec. a.C. segnava il confine fra l'Italia e la Gallia Cisalpina. Nessun magistrato poteva varcarlo a capo di un esercito senza l'autorizzazione del senato: ciò che, invece, fece Cesare il 10 gennaio del 49, iniziando la sua discesa su Roma.

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Cosa è successo sul Rubicone?

Sì, è possibile, se si parla del Rubicone. Il corso d'acqua che, privo altrimenti di altri fattori di interesse, nel I secolo a. C. costituiva il confine del territorio di Roma e la Gallia cisalpina e che, nel 49 a.C., fu attraversato da Giulio Cesare al comando delle sue truppe.

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Perché è famosa la Valle del Rubicone?

Era conosciuto come Fiumicino fino al 1933, anno in cui è stato riconosciuto come il famoso fiume attraversato da Giulio Cesare nel 49 a.C.

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Cosa è successo a Rubicone?

Il 10 gennaio del 49 a.C. Giulio Cesare alla testa delle sue undici legioni al ritorno dalla Gallia, attraversò il fiume Rubicone respingendo gli ordini del Senato di concedare l'esercito e violando la legge del tempo che proibiva l'ingresso armato dentro i confini dell'Italia, manifestando apertamente la sua ...

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Perché non si poteva passare il Rubicone?

Nessun magistrato investito di cariche militari poteva varcare in armi il confine del territorio romano senza l'autorizzazione del Senato. Ma Cesare non attese l'autorizzazione, che tardava ad arrivare, e decise di attraversare il fiume agendo di propria volontà e infrangendo perciò la legge.

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GIULIO CESARE SI PREPARA AD ATTRAVERSARE IL RUBICONE

Cosa dice Cesare quando attraversa il Rubicone?

Il 9 gennaio ha ordinato a 5 coorti di marciare fino alla riva del fiume ed il 10 gennaio ha attraversato il Rubicone, pronunciando la storica frase "Alea iacta est" (Il dado è tratto).

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Cosa succede quando Cesare varca il fiume Rubicone?

Cesare rifiuta e varca il Rubicone con il suo esercito. Pompeo e il Senato fuggono in Grecia. 48 a.C: Battaglia di Farsalo. Pompeo viene sconfitto, fugge in Egitto dove viene ucciso a tradimento da re Tolomeo XIII.

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Chi ha ucciso Giulio Cesare?

Tra i cesaricidi si annoverano Casca (il primo a colpirlo al collo), Decimo Giunio Bruto (legato di Cesare in Gallia, ufficiale della flotta nella guerra contro i Veneti), Marco Giunio Bruto (figlio di Servilia Cepione, amante di Cesare) e Gaio Cassio Longino (che era riuscito a sopravvivere alla disfatta di Carre ed ...

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Cosa vuol dire il dado è tratto?

Letteralmente significa “il dado è tratto” ed è stata attribuita da Svetonio a Giulio Cesare. L'espressione alea iacta est si usa per indicare una decisione che non ammette ripensamenti.

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Qual è il vero Rubicone?

Ed è lo stesso fondatore Rino Zoffoli a spiegare che "il vero Rubicone storico è quello che nasce nel territorio di Sogliano per poi scendere nei territori di Calisese, Sorrivoli, Montiano. Nel dialetto ma anche in diverse carte geografiche veniva definito Urgone.

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Dove è il Rubicone di Cesare?

Il Rubicone è il nome di un fiume dell'Emilia Romagna, tra Cesena e Rimini, che dall'Appenino tosco-emiliano scende verso l'Adriatico. Questo corso d'acqua, non particolarmente rilevante, è famoso per essere stato il fiume attraversato da Giulio Cesare nel 49 a.C.

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Chi ha detto la frase Il dado è tratto?

È una frase attribuita da Svetonio — che la riprende probabilmente da Asinio Pollione — nel suo De vita Caesarum (Divus Iulius), a Giulio Cesare, che l'avrebbe proferita la notte del 10 gennaio del 49 a.C. prima di varcare il fiume Rubicone (o il Pisciatello) alla testa delle proprie truppe, violando apertamente la ...

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Quando Cesare ha detto il dado è tratto?

Alea iacta est, “il dado è tratto”, è la famosa frase probabilmente pronunciata da Giulio Cesare il 10 gennaio del 49 a.C. secondo quanto riportato da Svetonio (70 d.C – 126 d.C.) un secolo abbondante dopo il fatto, nel suo 'De vita Caesarum'.

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Perché scoppia la guerra tra Cesare e Pompeo?

Venuto a mancare il legame di parentela e la mediazione di Crasso, Pompeo, temendo i successi di Cesare in Gallia e la popolarità che da questa ne derivava, si avvicinò sempre di più al Senato, provocando di fatto lo scoppio di una nuova guerra civile.

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Chi ha detto la frase Alea iacta est?

Secondo Svetonio l'avrebbe pronunciato Cesare al passaggio del Rubicone (Svet., Caes. 32; ma in alcune edizioni si legge nella forma imperativa iacta alea esto «si getti il dado»).

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Quanti lati ha un dado?

Il tipo più comune di dado è un piccolo cubo con il lato lungo da 1 a 2 cm e le cui facce sono numerate da uno a sei (usando generalmente dei puntini).

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Quando è stato inventato il dado?

La scoperta del dado da brodo risale ai primi anni dell'Ottocento, quando il farmacista francese Antoine-Auguste Parmentier (1737-1813), su richiesta dell'esercito francese, propose patate ed estratti di carne per sfamare i soldati impegnati contro la reintroduzione della monarchia in alcuni stati europei.

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Cosa disse Giulio Cesare prima di morire?

tu quoque, Brute, fili mi? (lat. «anche tu, Bruto, figlio mio?»). – Parole che, secondo la tradizione, Cesare prima di morire avrebbe rivolto a Marco Bruto riconoscendolo tra i suoi uccisori.

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Perché Giulio Cesare è così importante?

Sconfisse l'esercito a Farsalo e si fece nominare dittatore a vita. Fece riforme, riorganizzò le Istituzioni della Repubblica, assegnò le terre ai veterani e ai poveri, diede la cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina, fece opere pubbliche.

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Dove si trova la tomba di Cesare?

Il tempio del Divo Giulio (aedes Divi Iulii) è un tempio dedicato a Gaio Giulio Cesare, divinizzato dopo la sua morte, situato a Roma nel Foro romano.

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Che cosa rappresentava il fiume Rubicone?

Fiumicello della Romagna, che nel 1° sec. a.C. segnava il confine fra l'Italia e la Gallia Cisalpina. Nessun magistrato poteva varcarlo a capo di un esercito senza l'autorizzazione del senato: ciò che, invece, fece Cesare il 10 gennaio del 49, iniziando la sua discesa su Roma.

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Chi si è incontrato sul Rubicone?

In questo appunto si descrive Giulio Cesare e l'attraversamento del fiume Rubicone.

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Che disse Giulio Cesare?

"Tu quoque, Brute, fili mi" è la frase di Giulio Cesare per eccellenza e, probabilmente, anche l'unica che non ha mai pronunciato. Stando a quanto raccontato da Svetonio, infatti, il celeberrimo giorno delle idi di marzo del 44 a.c. l'imperatore accoltellato si limitò ad emettere un assai meno cinematografico gemito.

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Cosa si intende per Le Idi di Marzo?

La parola Idi deriva dal latino idus. Il termine veniva utilizzato dai romani per indicare la metà del mese. In particolare, si riferiva al 15esimo giorno di marzo, maggio, luglio e ottobre e il 13esimo giorno degli altri mesi dell'anno.

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Cosa separava il Rubicone?

Il Rubicone, nella Roma repubblicana, era il confine estremo settentrionale del pomerium, il confine che separava l'Urbe dal resto del mondo, la delimitazione che originariamente coincideva con lo spazio circoscritto dalle "mura di Servio Tullio" e che poi l'avanzata delle legioni dello Stato romano aveva spinto sempre ...

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