Dove dormivano in trincea?

Molto spesso i soldati furono costretti a crearsi degli alloggi di fortuna per la notte, in buche coperte da un semplice telo, in anfratti del terreno dove si dormiva gli uni attaccati agli altri per disperdere il meno calore possibile.

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Come si viveva in trincea?

I soldati vivevano nei fossati in cui le condizioni di igiene erano pessime. In più le persone erano esposte al caldo, al freddo, al sole, alla pioggia e ai bombardamenti. Poi c'erano gli ufficiali superiori che trattavano le truppe con arroganza e non concedevano la licenza a chi ne aveva il diritto.

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Come si moriva in trincea?

Molti soldati divennero vittime di malattie infettive: dissenteria, tifo, colera. Molti soldati erano afflitti da diverse malattie provocate da parassiti. Spesso seppellire i morti era un lusso che nessuna delle parti belligeranti aveva intenzione di sobbarcarsi.

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Come si passava il tempo in trincea?

Come ci è stato tramandato dalle testimonianze di chi l'ha vissuta, la vita di trincea trascorreva in maniera monotona e snervante. L'ansia dei possibili attacchi nemici, le notti trascorse al freddo di rigidi inverni, le attese lunghe e interminabili sfiancavano i soldati e fiaccavano il morale delle truppe.

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Dove mangiavano i soldati in trincea?

Prima delle battaglie veniva distribuito cibo aggiuntivo: biscotti o gallette, scatole di carne, cioccolato e grappa. Nelle trincee il vitto arrivava di notte, a dorso di mulo, mediamente tra le 22 e le 24, quanto il trasporto dei contenitori era meno pericoloso per i soldati di corvée.

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Come vivevano i soldati in trincea?

Cosa bevevano i soldati in trincea?

Se per l'esercito invasore era più difficile nutrire i propri soldati con efficienza, per i difensori la quantità non era spesso un problema, ma il cibo era di scarso apporto nutrizionale e l'acqua spesso inquinata tanto che la bevanda più utilizzata era il vino al quale era dedicata ampia parte della paga del soldato.

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Cosa facevano i soldati in trincea nel tempo libero?

Oltre alle iniziative legate alle Case del Soldato, venivano organizzati altri spettacoli, per lo più di rivista, ed esistevano numerosi postriboli per militari spesso suddivisi, a seconda del livello, per truppa e per ufficiali.

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Quanto era profonda una trincea?

Da punto di vista costruttivo, le trincee erano realizzate come fossati profondi circa due metri, di larghezza variabile, con la fronte rivolta in direzione delle postazioni nemiche e che seguiva l'anda- mento del terreno.

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Come si mangiava in trincea?

Il pranzo, che avveniva intorno alle 14, prevedeva a sua volta una minestra in brodo e una portata di carne, forse lo stesso bollito da cui si era ricavato il brodo, per una porzione media di 200-230 grammi a persona. Non mancava un contorno di patate o di verdure e poi anche di frutta, a seconda delle stagioni.

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Quanto dura la guerra di trincea?

La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) costituì il primo grande conflitto internazionale del ventesimo secolo.

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Come venivano sepolti i cadaveri dei soldati?

Spesso le croci erano ricavate dai supporti dei reticolati. La maggior parte dei soldati trovò sepoltura frettolosa in fosse comuni, ma molte migliaia letteralmente sparirono, dilaniati nelle trincee sconvolte o sepolti sotto le valanghe e nei crepacci del fronte alpino.

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Come venivano curati i soldati in trincea?

Di utile impiego erano tè, caffé, cognac, ammoniaca, fiale di etere, di stricnina, di morfina, di caffeina e di canfora. Gli intossicati lievi, con gas soffocanti, venivano tenuti a riposo almeno per un giorno, al riparo dal freddo, e a dieta liquida, a base di latte.

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Come si comunicava in trincea?

Nelle guerre precedenti le staffette portaordini e i segnali ottici erano stati gli strumenti standard di comunicazione. All'inizio di questa guerra furono sviluppati, installati e adoperati mezzi tecnologicamente avanzati quali i telefoni ed i telegrafi a filo, che rimasero in funzione accanto ai metodi tradizionali.

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Cosa facevano le donne durante la Prima guerra mondiale?

Così vestirono abiti semplici “le divise”, per guidare i tram, oppure per distribuire la posta, entrarono negli organici delle fabbriche come operaie specializzate nella realizzazione di esplosivi e proiettili, detonatori, diaframmi, impararono a montare i fucili e a lavorare al tornio.

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Che armi si usavano in trincea?

La baionetta, un lungo coltello posto sotto la canna del fucile, durante la prima guerra mondiale era lo strumento principale dei soldati negli attacchi alle trincee, poiché, dopo aver superato il filo spinato e gli spari dei nemici, si doveva ingaggiare un violento scontro corpo a corpo.

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Cosa si mangiava in tempo di guerra?

Ai tempi di guerra le famiglie contadine mangiavano solo ciò che producevano, comperavano pochissime cose come sale, zucchero, lievito, caglio per il formaggio, saltuariamente caffè. Uno dei prodotti principali della campagna era il grano che veniva portato al mulino a macinare per produrre farina integrale.

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Quali malattie si potevano contrarre in trincea?

Le malattie più diffuse e più pericolose negli anni della Grande guerra sono il tifo esantematico o petecchiale, il colera, la dissenteria amebica, la malaria e la turbercolosi.

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Che aspetto ha la trincea?

La trincea

Si tratta di stretti fossati scavati nel terreno per circa due metri di profondità e altrettanti di larghezza che si possono estendere per diversi chilometri, spesso protette da filo spinato per rendere più difficile l'assalto del nemico e da sacchi colmi di sabbia utili per fermare i proiettili nemici.

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Perché la prima guerra mondiale si chiama guerra di trincea?

Guerra di trincea. La guerra è combattuta soprattutto nelle trincee, lunghi corridoi scavati nel terreno e difesi da filo spinato e mitragliatrici.

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Quanti km di trincee prima guerra mondiale?

Le trincee e i ripari erano scavati in alta montagna lungo i 450 chilometri del fronte alpino che generalmente si sviluppava tra i 1000 e i 2000 metri di quota, ma raggiunse anche i 3000 sulla Marmolada e i 3400 sul massiccio dell'Adamello.

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Perché l'Italia non entra subito nella prima guerra mondiale?

L'Italia il 2 agosto 1914 si proclama neutrale per il carattere della Triplice Alleanza, che obbligava le potenze all'intervento solo nel caso in cui una di loro fosse stata attaccata.

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Chi viveva nelle trincee?

In questo lungo periodo furono la "casa" dei soldati, il luogo dove i militari impegnati al fronte vissero per settimane (se non addirittura mesi) tra una battaglia e l'altra.

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Chi pulisce i campi di battaglia?

La scelta dipendeva dall'urgenza, dato che, spesso, la guerra richiedeva di riprendere la marcia senza arrestarsi ulteriormente. In questo caso, era la natura a occuparsi della faccenda: avvoltoi, corvi, lupi, volpi. Tutti questi carnivori trovavano molto materiale a propria disposizione.

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Quali tipologie di trincea esistono?

LE TRINCEE

Potevano avere più livelli, scale di collegamento e bunker. La tipologia delle trincee cambiava a seconda dei diversi fronti di guerra, delle esigenze dei militari e del terreno: potevano essere dei fossati oppure muretti a secco, ammassi di rocce o muri di cemento.

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Come si mangiava negli anni 30?

La struttura dei pasti dipendeva molto dalle possibilità economiche, il divario sociale era infatti molto accentuato. Avremmo perciò potuto trovare in tavola minestre, brodi e zuppe, ad esempio di patate, piselli, fagioli e legumi vari. Oppure cereali, riso, polenta, pane, latte, formaggi, salumi.

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