Cosa vuol dire dare una casa in comodato d'uso?

Il comodato d'uso gratuito di un immobile è un contratto in base al quale una persona – detta “comodante” – mette un immobile a disposizione di un'altra persona – detta “comodatario” – per un certo periodo di tempo, senza che quest'ultimo debba pagare alcun canone di affitto.

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Cosa comporta fare una casa in comodato d'uso?

Il comodato d'uso gratuito è un contratto con il quale una persona (comodante) dà in prestito un bene mobile o immobile a un altro (comodatario) per un determinato periodo di tempo e per un determinato uso, con l'obbligo di restituire il bene ricevuto. La legge non prevede alcun corrispettivo salvo diverso accordo.

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Cosa rischia chi vive in comodato d'uso?

Il proprietario che concede un immobile in locazione simulando un comodato d'uso gratuito, rischia una sanzione che va dal 120 al 240% per omesso versamento dell'imposta di registro; oltre naturalmente a un accertamento fiscale per i redditi non dichiarati, con relative sanzioni e interessi.

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Chi può usufruire del comodato d'uso di una abitazione?

Il comodato è possibile solo tra figli e genitori. Sono esclusi comodati tra parenti al di fuori del primo grado. Il comodatario deve usare l'immobile in comodato come sua abitazione principale quindi deve avere la residenza e l'abituale dimora nell'immobile avuto in comodato.

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Come dare una casa in comodato d'uso gratuito?

Il contratto di comodato d'uso gratuito si registra presso presso l'Agenzia delle entrate. In particolare è necessario recarsi presso l'ufficio territorialmente competente rispetto al luogo in cui è situato l'immobile. La registrazione può essere effettuata sia dal comodante che dal comodatario.

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contratto di comodato: in cosa consiste?

Chi paga le tasse in caso di comodato d'uso gratuito?

Ai fini IVA, l'operazione posta in essere non ha rilevanza e non richiede l'assolvimento di alcun obbligo, in quanto si tratta di prestazione senza corrispettivo. Ai fini Imu/Tasi, invece, il proprietario dell'immobile è tenuto al pagamento dell'imposta.

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Chi paga l'IMU il proprietario o il comodatario?

160/2019: Requisito 1: rapporto di parentela tra comodante (proprietario dell'alloggio) e comodatario (occupante dell'alloggio). Il comodante (che è tenuto a versare l'IMU) deve essere legato da un rapporto di parentela di primo grado (genitore o figlio) con il comodatario (che non è tenuto a versare l'IMU).

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Quando conviene fare il comodato d'uso?

Quando posso utilizzare il comodato? Nel caso in cui si voglia cedere il proprio immobile a parenti e/o terze persone, senza avere in cambio un ritorno economico, il contratto di comodato d'uso è la formula che dovrà essere utilizzata.

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Quanto dura il contratto di comodato d'uso gratuito?

Un contratto di comodato d'uso gratuito di una casa può essere sia a tempo indeterminato, senza prevedere alcun limite di tempo né alcuna durata massima di uso della casa, e sia a tempo determinato e in tal caso allo scadere del tempo previsto la casa deve essere restituita al comodante.

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Cosa comporta un contratto di comodato d'uso gratuito?

Attraverso il contratto di comodato d'uso gratuito, il comodatario ha sull'immobile un diritto personale di godimento, non diventando però il legittimo proprietario. Può sfruttare l'immobile in modo gratuito per la durata accordata tra le parti. Non è possibile concedere l'oggetto a terzi, salvo consenso del comodante.

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Come sfrattare un inquilino con comodato gratuito?

Come dicevamo, l'unico modo per mandare via un inquilino in comodato d'uso è intraprendere la risoluzione del contratto per inadempimento. Per avere ragione occorre, però, dimostrare che il comodatario non ha rispettato gli impegni assunti nel contratto o che non ha custodito diligentemente l'immobile.

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Quali documenti servono per il comodato d'uso?

Per registrare il contratto di comodato d'uso gratuito è sufficiente presentare, presso qualunque ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate, il modello 69 (modello di richiesta di registrazione) in duplice copia e la ricevuta del pagamento di 200 euro per l'imposta di registro effettuato con modello F24 (codice ...

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Quanti tipi di comodato d'uso ci sono?

In generale, il comodato d'uso può essere sia in forma scritta sia in forma verbale.

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Cosa succede in caso di morte del comodante?

Comodato precario, senza un termine definito: In questo caso, la morte del concedente porta automaticamente alla risoluzione del contratto, consentendo agli eredi di richiedere la restituzione immediata del bene.

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Come faccio mandare via il comodatario?

L'unico modo per mandar via il beneficiario è attraverso la risoluzione per adempimento, dimostrando un danneggiamento volontario dell'immobile da parte del comodatario. Inoltre, è possibile avvalersi della restituzione dell'immobile in caso di contratto scaduto o nel momento in cui non vi sia una scadenza fissata.

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Come si chiude un contratto di comodato d'uso gratuito?

Come si effettua la disdetta di un contratto di comodato d'uso gratuito? La disdetta può essere richiesta da entrambe le parti e deve essere comunicata all'altra parte con un preavviso. È importante seguire le disposizioni del contratto e notificarlo all'Agenzia delle Entrate se è stato registrato.

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Chi paga le spese di registrazione del contratto di comodato?

Diversamente dall'affitto o dalla locazione, nei contratti di comodato la legge – nei casi in cui la loro registrazione è obbligatoria – non pone l'onere di provvedere esclusivamente o principalmente a carico di uno dei due: entrambi sono coinvolti insieme, o, come si dice, in solido fra loro.

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Quanto si paga di IMU con comodato d'uso?

160 per l'abitazione (con l'eccezione di quelle appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9) concessa in comodato dal soggetto passivo a parenti in linea retta entro il primo grado (genitori/figli) la base imponibile IMU è ridotta del 50%.

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Cosa bisogna fare per non pagare l'IMU sulla seconda casa?

Esistono esenzioni e riduzioni delle quali si può beneficiare per risparmiare sull'importo dell'IMU sulla seconda casa: infatti, la legge stabilisce che per le case concesse in comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado è prevista una riduzione del 50% sull'aliquota IMU.

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Chi dichiara il comodato d'uso?

Chi deve dichiarare il reddito da locazione di un immobile in comodato. Se viene dato in locazione a un soggetto terzo un immobile in comodato, il reddito deve essere dichiarato fiscalmente dal soggetto comodante, da chi dà l'immobile, cioè il proprietario, in quanto titolare del diritto reale sull'immobile.

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Dove si fa il comodato d'uso?

La registrazione di un contratto tra privati per il comodato d'uso di un immobile può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate . Al momento della richiesta di registrazione dell'atto l'ufficio restituisce una copia dell'atto timbrata e firmata .

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Cos'è l'usufrutto gratuito?

L'usufrutto può essere a titolo gratuito, ma anche oneroso: ad esempio l'atto costitutivo può prevedere il versamento da parte dell'usufruttuario di una rendita in favore del nudo proprietario. Il diritto fondamentale dell'usufruttuario è quello di ottenere il possesso del bene e di conseguenza di poterne godere.

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Quanto costa stipulare un contratto di comodato d'uso gratuito?

Come si registra il contratto di comodato

Per i contratti di comodato è dovuta l'imposta di registro di 200 euro, inoltre per i comodati in forma scritta è dovuta l'imposta di bollo di 16 euro. L'importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.

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Cosa succede alla morte di uno dei due usufruttuario?

Alla scadenza o alla morte dell'usufruttuario, si verifica il consolidamento dell'usufrutto, e tutte le facoltà di questo diritto tornano al proprietario, che riacquista la piena proprietà del bene. Se l'usufruttuario muore, i suoi eredi devono informare il proprietario, liberare l'immobile e restituire le chiavi.

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Quando conviene l'usufrutto?

Vantaggio di comprare casa con usufrutto

Sicuramente al momento del rogito nel caso l'usufruttuario sia molto giovane, si potrà ottenere uno sconto maggiore in quanto maggiore sarà l'attesa prima di entrare in casa e avere il pieno possesso della stessa.

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