Cosa succede se la condizione sospensiva non si avvera?

1353 c.c.). È detta sospensiva la condizione che sospende l'efficacia (iniziale) del contratto, che si perfeziona immediatamente, ma che è inidoneo a produrre effetti giuridici fino a quando non si avvera l'evento: il contratto esiste ma non è ancora efficace.

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Cosa succede se la condizione sospensiva non si verifica?

In particolare la condizione sospensiva collega l'iniziale efficacia del contratto dal verificarsi di un avvenimento futuro e incerto: se l'avvenimento non si verificherà il contratto, pur valido, non avrà mai un effetto; se, invece, si verificherà, da quel momento avrà piena efficacia.

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Quando si considera come avverata la condizione Sebbene non sia davvero avvenuta?

L'art. 1359 c.c. recita: ”La condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa”.

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Quali effetti produce l'apposizione ad un contratto di una condizione risolutiva impossibile?

E' nullo il contratto al quale e' apposta una condizione, sospensiva o risolutiva, contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume. La condizione impossibile rende nullo il contratto se e' sospensiva; se e' risolutiva, si ha come non apposta.

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Come comunicare avveramento condizione sospensiva?

Condizione sospensiva

Barrare la casella in presenza di atto sospeso. Si ricorda che entro 30 giorni dall'avverarsi della condizione sospensiva ne va data comunicazione all'ufficio presso cui è stata effettuata la registrazione dell'atto.

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La condizione sospensiva del contratto preliminare | Alfio Bardolla

Quando si avvera la condizione sospensiva?

Gli effetti dell'avverarsi della condizione

La condizione si avvera quando si verifica l'evento che ne costituiva oggetto e al quale erano subordinati gli effetti del contratto. Questi dunque si producono se la condizione era sospensiva, cessano quelli già resi se risolutiva.

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Che cos'è l'atto di avveramento?

Avveramento della condizione

La condizione si considera avverata quando si verifica l'evento futuro e incerto stabilito nel contratto; questa si considera ugualmente come “avverata” quando non si verifichi per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento.

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Quali conseguenze si verificano con la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta per causa non imputabile?

se la prestazione diventa impossibile e la causa dell'impossibilità non è imputabile al debitore l'obbligazione si estingue; se la prestazione diventa impossibile, e la causa dell'impossibilità è imputabile al debitore, allora il debitore è tenuto al risarcimento del danno, in quanto deve considerarsi inadempiente.

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Che cosa distingue la condizione sospensiva da quella risolutiva?

In sintesi, la differenza fondamentale tra la condizione sospensiva e quella risolutiva è che la prima subordina l'efficacia del contratto alla verificazione di una determinata condizione, mentre la seconda prevede la risoluzione automatica del contratto in caso di verificazione di una determinata condizione.

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Qual è la conseguenza della mancanza di forma ad substantiam?

E in tema di contratti, requisito formale per eccellenza è la forma scritta ad substantiam, la cui mancanza viene punita dal legislatore con la peggiore delle sanzioni: la nullità.

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Quando la condizione e illecita?

"In tema di contratto, la condizione è illecita qualora contraria a norme imperative, all'ordine pubblico ed al buon costume, implicando, o l'abusiva coercizione del contraente lesiva dei suoi interessi essenziali, o il compimento di un fatto illecito produttivo di effetti favorevoli per il suo autore.

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Cosa dice l'articolo 1353 del codice civile?

Art. 1353. (Contratto condizionale). Le parti possono subordinare l'efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro e incerto.

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Perché la clausola risolutiva abbia effetto?

Costruzione giuridica di detta clausola

Questo perché il creditore potrebbe avere interesse all'adempimento dell'obbligazione nonostante l'inadempimento del debitore: si deve quindi dire che, nonostante l'inadempimento, la risoluzione avviene solo se così vuole il creditore.

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Chi ha un diritto subordinato a condizione sospensiva o risolutiva può disporre in pendenza di questa?

Art. 1357. (Atti di disposizione in pendenza della condizione). Chi ha un diritto subordinato a condizione sospensiva o risolutiva puo' disporne in pendenza di questa; ma gli effetti di ogni atto di disposizione sono subordinati alla stessa condizione.

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Quando si può ricorrere alla risoluzione per impossibilità sopravvenuta?

Nozione. Il licenziamento per impossibilità sopravvenuta della prestazione rientra tra le ipotesi di risoluzione del rapporto per giustificato motivo oggettivo e ricorre ogniqualvolta vi sia una sopravvenuta inidoneità del lavoratore alle mansioni assegnate.

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Cosa comporta la risoluzione del contratto?

Ha come principale effetto quello di far venire meno il vincolo contrattuale, “liberando” le parti dalle obbligazioni contratte. Quando opera però, e la parte in danno del quale si è prodotta non sia incolpevole, quest'ultima dovrà risarcire il danno causato.

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Quando un evento non può avverarsi con o senza l'intervento dell'uomo si parla di condizione?

21) Quando l'evento non può avverarsi con o senza l'intervento dell'uomo la condizione è: illecita.

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Quando il diritto è sottoposto a condizione risolutiva?

Si ha condizione risolutiva (art. 1353 c.c.), allorquando le parti subordinino la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un evento futuro e incerto. Qualora si verifichi la condizione risolutiva, gli effetti del negozio si considerano come mai verificati.

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Quali effetti produce una condizione risolutiva?

Si dice risolutiva la condizione che, a differenza del caso precedente, consente al contratto di produrre i suoi effetti già dalla sua conclusione, ma che determina la sua inefficacia nel momento in cui si verifica l'avvenimento dedotto nella condizione stessa e, quindi, con effetto retroattivo (ex tunc).

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Cosa succede se il debitore e inadempiente?

1218 c.c. ➢ Art. 1218: il debitore inadempiente è tenuto a risarcire il danno se non prova che la prestazione oggetto del rapporto obbligatorio è divenuta impossibile per una causa a lui non imputabile. ➢ La responsabilità nascente dall'inadempimento di un'obbligazione viene definita “RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE”.

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Quali effetti produce tra le parti la risoluzione per inadempimento?

La risoluzione del contratto per inadempimento ha effetto retroattivo tra le parti(1), salvo il caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica, riguardo ai quali l'effetto della risoluzione non si estende alle prestazioni già eseguite(2).

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Quando si ha inadempimento contrattuale?

Come abbiamo visto, si ha inadempimento contrattuale quando una prestazione, prevista da un contratto, non si verifica nel luogo, nel tempo o secondo le modalità stabilite dallo stesso contratto. Un esempio è il mancato pagamento da parte di un'assicurazione del danno procurato da un suo cliente assicurato con RCA.

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Quando l'atto notarile è nullo?

Ai sensi della norma, il contratto è nullo quando:

È contrario a norme imperative; Manca uno dei requisiti previsti dall'art. 1325 (accordo, causa, oggetto, forma ad substantiam) La causa è illecita (art.

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Quando si prescrive un atto notarile?

Responsabilità del notaio: si prescrive in 10 anni dal momento in cui si è prodotto un danno percepibile.

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Chi può contestare un atto notarile?

Ciò significa che la contestazione dell'atto può essere effettuata non solo da altri chiamati all'eredità, ma anche da eventuali creditori.

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