Cosa serve per tornare in Italia dall'estero?

Le misure per gli ingressi in Italia Non vi sono misure restrittive per l'ingresso in Italia correlate al COVID-19 attualmente vigenti. Dal 1 giugno 2022, non è più richiesto il Green Pass (né certificazione equivalente) per l'ingresso o il rientro in Italia.

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Come rientro in Italia dall'estero?

Chi proviene da questi Paesi deve: compilare il Passenger Locator Form, presentare la certificazione verde Covid-19 di vaccinazione (o certificazione equipollente) ed effettuare un test (molecolare nelle 72 ore antecedenti l'ingresso nel territorio nazionale, oppure antigenico nelle 24 ore antecedenti all'ingresso nel ...

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Come fare per riportare la residenza in Italia?

I cittadini iscritti AIRE che rientrano definitivamente in Italia dovranno presentarsi presso il Comune dove hanno deciso di stabilirsi per dichiarare il nuovo indirizzo di residenza. Nella stessa data il Comune provvederà alla cancellazione dall'AIRE con contestuale iscrizione in APR (Anagrafe Popolazione Residente).

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Cosa fare per il rimpatrio?

I cittadini iscritti all'AIRE che rientrano definitivamente in Italia dovranno presentarsi presso il Comune Italiano dove hanno deciso di stabilirsi per dichiarare il nuovo indirizzo di residenza entro i termini previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.

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Cosa serve per andare all'estero?

Il passaporto resta infatti il principale documento per le trasferte oltre confine, poiché universalmente riconosciuto, mentre non sono molti i Paesi che accettano la carta d'identità italiana valida per l'espatrio.

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Quali sono i documenti di riconoscimento validi in Italia?

Il principale documento di riconoscimento è la carta d'identità; per legge sono definiti equipollenti alla carta d'identità il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il porto d'armi, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, le tessere di riconoscimento.

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A cosa serve la dichiarazione di accompagnamento?

Nel caso in cui un minore italiano che non ha compiuto quattordici anni viaggi fuori dal Paese di residenza non accompagnato da almeno uno dei genitori (o da chi ne fa le veci) è necessario richiedere una menzione sul passaporto italiano o una dichiarazione di accompagnamento.

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Come cambiare residenza dall AIRE rientro in Italia?

Il cittadino italiano proveniente dall'estero che intende trasferirsi in Italia, dovrà presentarsi personalmente all'Ufficio di anagrafe del comune in cui vuole risiedere (eventualmente anche diverso da quello di iscrizione AIRE) e dichiarare l'indirizzo presso cui intende assumere la residenza in Italia.

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Come funziona l'espulsione in Italia?

L'espulsione è eseguita dal questore competente per il luogo di detenzione, facendo accompagnare dalla forza pubblica il detenuto straniero al posto di frontiera. L'espulso potrà fare ritorno in Italia solo dopo che saranno trascorsi dieci anni, altrimenti dovrà scontare la pena residua.

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Chi viene portato al CPR?

Sono strutture di detenzione amministrativa ove vengono reclusi i cittadini non comunitari sprovvisti sprovvisti di un regolare documento di soggiorno oppure già destinatari di un provvedimento di espulsione.

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Chi è iscritto all AIRE deve fare la dichiarazione dei redditi in Italia?

se suo figlio si è iscritto all'AIRE entro il 30 giugno 2023 (quindi iscritto all'AIRE per almeno 183 giorni nell'anno d'imposta 2023) risulterà cancellato dall'anagrafe della popolazione Italiana. Tuttavia, sarà tenuto a dichiarare in Italia tutti i redditi qui prodotti (da lavoro, fondiari, ecc.)

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Chi è iscritto all AIRE ha la doppia residenza?

DOPPIA RESIDENZA (O PIÙ RESIDENZE) Il contribuente, abitante all'estero e magari iscritto anche nell'anagrafe del comune estero, se conserva la propria iscrizione anche nell'anagrafe della popolazione residente, viene presunto residente fiscalmente in Italia.

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Quanto tempo ci vuole per ottenere l'iscrizione all AIRE?

SCADENZA: Entro 90 giorni dalla data dell'espatrio. E', però, sempre possibile anche dopo i 90 giorni recarsi presso L'Ufficio consolare per richiedere l'iscrizione all'AIRE, regolarizzando, così, la propria posizione anagrafica.

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Chi è iscritto all AIRE può avere la tessera sanitaria?

I cittadini AIRE che rientrano temporaneamente in Italia possono richiedere per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare l'iscrizione al Sistema Sanitario Regionale senza assegnazione del Medico Medicina Generale/Pediatra di Famiglia, con rilascio di tessera sanitaria.

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Come si contano i 183 giorni?

Conteggio 183 giorni

Il lavoratore deve prestare la propria opera all'estero per un minimo di 183 giorni nell'arco di 12 mesi, questo significa che non ci si riferisce al periodo d'imposta che per le persone fisiche è l'anno solare ma può essere anche a cavallo di due anni.

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Come rientrare in Italia dopo l'espulsione?

Lo straniero espulso non può rientrare nel territorio dello Stato senza una speciale autorizzazione al rientro del Ministro dell'Interno. Il rilascio dell'autorizzazione al rientro è fortemente discrezionale da parte del Ministero, che non ha alcun obbligo di esito positivo nei confronti dello straniero.

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Quanto dura l'espulsione da un Paese?

10 ottobre 2014 – Il decreto di espulsione prevede che lo straniero non può rientrare in Italia per un periodo che va tre anni e cinque anni. Nel caso in cui l'interessato sia considerato una persona socialmente pericolosa, il divieto può essere superiore a cinque anni.

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Come si elimina il decreto di espulsione?

L'espulsione può essere revocata se il giudizio di pericolosità viene meno. L'interessato o il suo difensore possono fare istanza di revoca ex art. 679 c.p.p. e contro i provvedimenti del magistrato di sorveglianza è possibile proporre appello al tribunale di sorveglianza ex art.

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Quando si rischia l'espulsione?

La presente norma è stata riformulata dal c.d. “Pacchetto sicurezza” (L. 125/2008), e prevede l'espulsione dello straniero, dopo l'espiazione della pena, quando sia stato condannato alla pena della reclusione per un tempo superiore ai due anni.

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Cosa succede se non mi iscrivo al AIRE?

213 del 30 dicembre 2023, in vigore dal 1° gennaio 2024, introduce un nuovo regime sanzionatorio per i cittadini italiani residenti all'estero che non sono iscritti all'AIRE, prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro per ciascun anno di mancata iscrizione, fino a un massimo di 5 anni.

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Cosa succede se sposto la residenza all'estero?

I cittadini italiani che trasferiscono la residenza da un comune italiano all'estero, devono farne dichiarazione all'Ufficio consolare della circoscrizione di immigrazione entro 90 giorni dall'espatrio. L'iscrizione all'AIRE è contestuale alla cancellazione dall'Anagrafe della popolazione residente.

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Cosa succede se non cambio residenza entro 20 giorni?

Ciò impedisce di ottenere la carta di identità, la tessera elettorale e i certificati anagrafici; perdita dell'assistenza sanitaria: senza una residenza valida, si perde il diritto all'assistenza sanitaria, che è collegata all'ASL del luogo di residenza.

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Quando è necessaria la dichiarazione di accompagnamento?

Se il maggiorenne accompagnatore è persona differente dai genitori (o da chi è riconosciuto legalmente tutore), occorre la "dichiarazione di accompagno".

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Dove si fa la dichiarazione di accompagnamento?

La dichiarazione di accompagnamento va presentata presso le Questure in Italia o le Rappresentanze diplomatico-consolari all'estero. L'Autorità competente a ricevere la dichiarazione è di norma quella nella cui circoscrizione risiede il richiedente.

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Cosa ci deve essere scritto sul verbale per avere l'accompagnamento?

L'indennità di accompagnamento spetta se è riportata l'espressione “con necessità di assistenza continua …” oppure “con impossibilità a deambulare …” o entrambe queste espressioni.

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