Cosa rischiano i sub?
Il mancato rispetto dei tempi di risalita durante un'immersione subacquea può causare problemi di salute come embolie e traumi al cranio. In questo articolo: EGA: embolia gassosa arteriosa.
Cosa rischia un sub?
Comprendono debolezza, formicolio, disorientamento, intorpidimento, dolore alle articolazioni e alle giunture, fino alle più gravi difficoltà respiratorie, paralisi, perdita di conoscenza e morte.
Quante persone muoiono facendo sub?
Infatti la mortalità nella subacquea è davvero bassissima: 3 casi su 100.000. Insomma, dati alla mano, la subacquea è uno sport facile e sicuro, adatto a persone di ogni età. Ovvio che, per evitare problemi, occorre seguire regole precise, utilizzando sempre il buon senso.
Perché i sub rischiano l'embolia?
EMBOLIA- Il rischio maggiore che si corre quando si effettua un'immersione è l'embolia gassosa, ovvero un'improvvisa ostruzione delle arterie causata dalla presenza di bolle gassose di azoto che si formano durante una risalita in superficie troppo veloce.
Quando non fare sub?
Le controindicazioni comprendono la rinite virale acuta e la sinusite acuta, nonché infiammazioni croniche e granulomatose del naso. “Una cosa che il sub dovrebbe sapere è che non deve immergersi se ha il raffreddore - sottolinea Lechner - perché non può equilibrare il cambio di pressione mentre scende”.
Perché i SUB rischiano l'EMBOLIA - La scienza delle immersioni
Chi non può fare immersione?
I bambini sotto gli 8 anni e le donne incinte non possono fare immersioni subacquee. L'immersione è inoltre sconsigliata per alcune condizioni preesistenti.
Cosa non fare dopo l'immersione?
Evita alcol e sforzi intensi, prima e dopo essere stato sott'acqua. Dopo l'immersione l'azoto viene eliminato dai polmoni, ma questo processo è più difficoltoso se il subacqueo è disidratato e quindi più suscettibile alla formazione di bolle nel sangue e nei tessuti, aumentando il rischio di malattia da decompressione.
Come evitare l'embolia?
La migliore forma di prevenzione consiste nell'individuare e trattare le possibili fonti o origini dell'embolia: nei fenomeni arteriosi, si individuano e si trattano aritmie, valvulopatie cardiache o stenosi carotidea, mentre nel caso di embolie venose vanno individuate le trombosi venose alle gambe.
Quando viene l'embolia?
Il rischio di embolia aumenta se alla postura si aggiunge la pressurizzazione dell'interno dell'aereo, che favorisce la maggiore coagulazione del sangue: un grumo di sangue si forma nelle vene delle gambe, si rompe, manda in circolo frammenti che viaggiano verso il cuore e poi arrivano nel polmone facendolo soffocare.
Quali sono i sintomi di un embolo?
- difficoltà di respirazione,
- dolore al torace,
- tachicardia,
- tosse,
- giramento di testa, stordimento, fino alla perdita di coscienza nei casi più gravi;
- emottisi, cioè tosse con sangue,
- sudorazione eccessiva.
Come fanno i sub a risalire?
Il subacqueo deve risalire lentamente, per dare all'azoto il tempo necessario per passare progressivamente nei polmoni e da qui all'ambiente esterno. Il metodo, che come detto consiste nel rispettare determinate tappe a una certa profondità, è quello più rapido e fu proposto nel 1906 da J.S. Haldane.
Cosa succede se si va troppo in profondità?
(Malattia da decompressione; Malattia dei cassoni; Sindrome da decompressione) La malattia da decompressione è un disturbo in cui l'azoto, disciolto nel sangue e nei tessuti per l'elevata pressione, forma bolle gassose quando questa diminuisce. I sintomi sono stanchezza e dolore muscolare e articolare.
Cos'è la malattia da decompressione?
La sindrome da decompressione si verifica quando una rapida riduzione della pressione consente ai gas respiratori, precedentemente disciolti nel sangue o nei tessuti, di formare delle bollicine. Questo fenomeno si riscontra tipicamente nei subacquei che risalgono troppo rapidamente in superficie.
A quale profondità può arrivare un sub?
La massima profondità subacquea in apnea (immersione no limits) è stata raggiunta dall'austriaco Herbert Nitsch, che il 6 giugno 2012 è riuscito a toccare i -253 metri, anche se il record gli è costato un malore che l'ha costretto a un trattamento in terapia intensiva.
Quali sono i sintomi di un embolia polmonare?
La sintomatologia dell'embolia polmonare è aspecifica e comprende dispnea, dolore toracico pleuritico e, nei casi più gravi, sensazione di testa vuota, presincope, sincope o arresto cardiorespiratorio. Anche i segni non sono specifici e possono comprendere tachipnea, tachicardia e, nei casi più gravi, ipotensione.
Cosa succede se un sub risale troppo velocemente?
Se si risale da un'immersione troppo velocemente (facendo quindi scendere in modo repentino la pressione ambiente), i meccanismi naturali di desaturazione si sovraccaricano. ll gas disciolto nel corpo fuoriesce dalla soluzione troppo velocemente, formando bolle che possono causare la malattia da decompressione o MDD.
Come si cura l'embolia?
Per curare un'embolia polmonare si ricorre principalmente a una terapia di tipo farmacologico. I farmaci più usati sono gli anticoagulanti, come l'eparina e il warfarin; tuttavia, qualora ce ne fosse bisogno, potrebbero essere impiegati anche i medicinali ad azione trombolitica.
Cosa fare in caso di embolo?
Tra i più importanti trattamenti attuabili contro i fenomeni embolici, figurano l'intervento chirurgico di embolectomia, le terapie farmacologiche a base di anticoagulanti e trombolitici (N.B: valide solo per i casi di tromboembolismo) e il trattamento in camera iperbarica (N.B: valida solo in caso in embolia gassosa).
Cosa succede se entra l'aria in vena?
La presenza di bolle d'aria circolanti nel sistema vascolare può essere assai pericolosa, in quanto gli emboli potrebbero raggiungere anche le arterie del cervello, le coronarie che irrorano il muscolo cardiaco e i vasi sanguigni che conducono il sangue deossigenato dal cuore ai polmoni.
Cosa bere per evitare trombosi?
Meglio preferire cibi poco salati come frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) e bere molta acqua (preferibilmente non gassata e lontano dai pasti).
Chi è a rischio di embolia polmonare?
Poiché l'embolia polmonare è la complicanza di una trombosi venosa profonda, i fattori di rischio sono i medesimi indicati per la trombosi venosa profonda: età, familiarità, diabete, assunzione di pillola anticoncezionale, gravidanza e puerperio, traumi (soprattutto fratture agli arti inferiori), infarto miocardico e ...
Quanto camminare per evitare trombosi?
camminare a passo svelto almeno 4 Km al giorno. Alzarsi per muovere le gambe quando si affrontano lunghi viaggi. Mantenere una dieta sana ed equilibrata ed evitare condizioni di sovrappeso e obesità Favorire il ritorno venoso sollevando le gambe di 10-15 cm quando ci si sdraia.
Come si respira in immersione?
Nell'immersione con autorespiratore ad ossigeno la respirazione avviene invece attraverso un sistema ciclico e chiuso: non viene espulso gas in quanto questo viene trattato tramite filtri per eliminare l'anidride carbonica e reintrodotto nel circuito.
Cosa sapere prima di fare immersione?
Prima di imparare a fare immersioni subacquee (o di andarci), ti verrà chiesto di compilare un questionario medico. Se hai una condizione di salute che potrebbe influenzarti durante l'immersione, è importante consultare un medico per assicurarti che l'immersione sia sicura.
Cosa da sapere prima di fare un'immersione?
- Impara a pianificare.
- Studia il luogo dell'immersione.
- Controlla l'attrezzatura.
- Il compagno di immersione.
- Il comportamento in barca.
- Ultimo consiglio: saper rinunciare.