Cosa producono i monaci?

I monaci sono, fin dai tempi più remoti, all'origine della creazione di tanti prodotti locali: vino (indispensabile per la Messa), birra, dolci, pasta e - last but not least - formaggio. Frugale ed energico allo stesso tempo, il formaggio era nel Medioevo un alimento comune e il cibo degli umili per eccellenza.

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Che cosa si produce in un monastero?

I monaci dell'abbazia si dedicano alla produzione di tantissimi prodotti cosmetici naturali, dagli unguenti alle creme viso fino ai saponi artigianali. Sono famosi anche i vini, sia bianchi sia rossi, e gli spumanti che si producono qui.

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Cosa producevano i monaci benedettini?

In particolare i monaci cistercensi, che facevano parte dell'ordine benedettino, erano conosciuti fin dall'anno 1000 per la loro straordinaria abilità tecnologica e metallurgica. Tra le invenzioni dei monaci medievali ci sono l'orologio ad acqua, gli occhiali, la contabilità, ma anche il formaggio Parmigiano Reggiano!

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Cosa fa un monaco durante il giorno?

La giornata di un monaco

Il compito più importante per un monaco era la preghiera. Durante il corso della giornata si avevano 8 orari in cui i monaci si riunivano e pregavano collettivamente.

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Cosa si produce ancora oggi nei monasteri italiani?

Esiste una vasta produzione di prodotti alimentari monasticiche vanno dal vino all'olio, ai liquori, alle marmellate, ai sughi, alla cioccolata, ai mieli, alle caramelle, alla birra ecc… confezionati con passione, dai monaci e dalle monache di tantissimi monasteri di Italia e d'Europa.

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Soli con Dio: la vita dei monaci

Cosa facevano le donne nei monasteri?

All'interno del monastero e del ritiro si svolgeva una vita ricca di preghiere e opere di carità, e particolare attenzione era data all'educazione e all'istruzione delle giovani fanciulle. Inoltre vi era particolare interesse per la poesia, la storiografia, la filosofia.

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Cosa si coltivava nei monasteri?

I frati coltivavano le piante medicamentose in un orto attiguo, distillavano erbe e fiori, preparavano essenze, elisir, pomate, balsami e rifornivano la vicina Farmacia di San Marco, fondata e gestita dallo stesso Ordine, i cui prodotti erano esportati addirittura nelle Indie e in Cina.

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Quante ore lavorano i monaci?

La giornata dei monaci benedettini comprendeva 8 ore di preghiera e 9 di lavoro, in applicazione della formule “Ora et labora”.

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Che vita fanno i monaci?

La preghiera, l'ascolto della Parola, il silenzio, la lotta interiore, la comunione con i fratelli, quella marginalità che caratterizza la vita monastica rispetto al mondo, tutto questo è il cammino concreto che traduce e orienta la vita del monaco nella ricerca di Dio.

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Dove dormono i frati?

Il dormitorio: normalmente si tratta di un'unica stanza, in cui tutti i monaci dormono assieme. Il chiostro: si tratta di una costruzione tipica dei monasteri benedettini, poi divenuta comune in monasteri di altri ordini.

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Come vive un monaco?

I monaci riposavano in un dormitorio, giovani e vecchi insieme, stendendosi su un pagliericcio ricoperto di un panno, ed ognuno aveva poi anche diritto ad una coperta e ad un cuscino. L'abito era semplice: ogni monaco riceveva due tuniche e due cocolle leggere per l'estate, ed altrettante di velluto per l'inverno.

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Cosa fanno i monaci alle ore 13?

Verso le ore 13, il lavoro era stato già interrotto due volte per cantare in chiesa, ma a quell'ora la campanella annunciava il pranzo, a base di verdura, pane, frutta, a volte pesce; la carne era proibita. Si mangiava nel refettorio, in perfetto silenzio, mentre uno dei monaci leggeva testi sacri.

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Quante volte al giorno pregano i frati?

La Regola di San Benedetto dice che i monaci devono pregare sette volte al giorno: 1. alle tre di notte recitano il mattutino; 2. alle sei del mattino recitano le lodi; 3.

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Come vivono oggi i monaci benedettini?

La vita monastica non appartiene al passato né al futuro; essa vuole essere vissuta nel presente puro e semplice. Si profila in questo modo un'opzione «cari- smatica», se cosi si può dire. Si tratta, in effetti, di vivere giorno per giorno l'opera dello Spirito: il mona- co benedettino d'Europa, oggi!

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Che cosa mangiavano i monaci?

La mensa delle congregazioni monastiche era imbandita con cereali, legumi e verdure, che fungevano da piatto principale, ed erano accompagnati da una libbra di pane bianco fresco al giorno. Inoltre, i monaci potevano bere anche vino, sia pure con moderazione.

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Cosa coltivavano i monaci nel Medioevo?

I monaci coltivavano frumento, orzo, segale; legumi, in particolare fave e fagioli; cavoli, aglio, cipolle, finocchi, lattuga, rape, zucche, frutti importati dall'Asia e dalle Americhe quali peperoni, pomodori, patate, melanzane. Tra gli alberi da frutto certamente fico,ciliegio, melo, pero ,noce, vite e olivo.

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Che tipi di monaci ci sono?

I monaci contano 10 ordini, cioè i Benedettini; i Camaldolesi, con 3 congregazioni; i Vallombrosani; i Silvestrini; gli Olivetani; i Benedettini Armeni o Mechitaristi, con 2 congregazioni; i Cisterciensi, con 4 congregazioni; i Certosini; gli Antoniani, con 4 congregazioni; i Basiliani, con 5 congregazioni.

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Come vivono i monaci di oggi?

In realtà i monaci vivono in un regime di diritto a cui sono sottomessi gli stessi abati. Il monaco «milita sotto l'abate e la regola» (c. 1,3), sotto l'abate nella misura in cui questi pratica e rispetta la regola: i suoi poteri sono immensi ma come lo sono i suoi stessi doveri.

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Come si fa a diventare monaco?

Il candidato entra nel monastero e inizia a vivere come membro della comunità, ricevendo istruzioni dal direttore dei novizi. Noviziato. Dopo alcuni mesi come postulante, l'uomo o la donna indossano l'abito monastico e diventano membri del nostro Ordine, continuando a ricevere istruzioni dal direttore dei novizi.

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Quando si svegliano i monaci?

I monaci si svegliano nel cuore della notte, all'ora sesta, per la preghiera.

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Come si vive nel monastero?

I monaci vivono una vita di preghiera e di lavoro, spesso manuale, ma con varianti di grande importanza a seconda del periodo storico, dell'ordine e della regola di riferimento, della regione nella quale si trovano. Si trovano monasteri anche presso altre religioni.

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Come vive un monaco di clausura?

La clausura

La vita del monaco si svolge all'interno dello spazio claustrale. Nel monastero tutto è organizzato in modo che il monaco non ne debba uscire. Il grande chiostro riunisce le singole celle dove i Padri – o le monache del coro – conducono vita solitaria.

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Che erbe usavano i monaci?

Tra le erbe medicinali coltivate e utilizzate durante il Medioevo ricordiamo la salvia, il rosmarino, l'anice verde, la cannella, i chiodi di garofano, la malva, la menta, il papavero, la ruta, il timo, l'ortica e tante altre ancora (figg. 1-5).

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Chi ha inventato i monasteri?

Il fondatore del monachesimo occidentale è però Benedetto da Norcia (nato nel 480 circa e morto nel 547). Nato da famiglia nobile, studiò a Roma per dedicarsi poi alla vita eremitica. Chiamato a governare una prima volta una comunità monastica, quella di Vicovaro, fallì per l'indisciplina dei monaci.

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Perché sono nati i monasteri?

I monasteri sono nati con lo scopo di accogliere persone che volevano dedicare la propria vita alla preghiera e alla meditazione in una vita riparata e isolata.

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